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mercoledì, Aprile 24, 2024

Il cameriere con la cocaina va ai domiciliari

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Alla fine la difesa la spunta e riesce a tirare fuori dal carcere Salvatore Capriello, arrestato nel pomeriggio di sabato con un bel po’ di cocaina e circa 3.000 euro in contanti. Il giudice per le indagini preliminari Gallo ha convalidato l’arresto eseguito dai militari del Nucleo operativo della Compagnia di Ischia, ma al tempo stesso ha concesso gli arresti domiciliari. Ritenendola la misura più adeguata a garantire che il trentenne partenopeo non reiteri la medesima condotta criminosa.

L’indagato era in una posizione alquanto difficile e problematica. Essendo un pregiudicato per un reato di rapina e di evasione che di fatto avrebbe potuto impedire l’applicazione di una misura meno afflittiva. E sul punto gli avvocati Antonio e Mitty De Girolamo hanno posto una serie di questioni al giudice sottolineando che i fatti che gli venivano contestati risalgono a diversi anni fa. E che comunque il Capriello da tempo aveva cambiato stile di vita svolgendo un’attività lavorativa continuativa e si era trasferito sull’isola d’Ischia prendendo servizio presso un noto ristorante. La difesa ha chiesto che venisse rigettata la richiesta del pubblico ministero del mantenimento nella struttura del carcere di Poggioreale. E che una misura meno afflittiva sarebbe stata comunque sufficiente per ottenere quelle garanzie onde avere la certezza che non continuasse a maneggiare sostanza stupefacente, cosiddetta pesante. Alla luce proprio delle dichiarazioni che lo stesso ha riferito su precise contestazioni del giudice Gallo. Il Capriello ha spiegato che la sostanza che è stata rinvenuta all’interno del condizionatore a muro nella sua abitazione di Casamicciola (con annesso bilancino di precisione e altre attrezzature per il confezionamento) era stata acquistata per uso personale.

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