venerdì, Luglio 11, 2025

I tassisti di Casamicciola sono i nuovi “nemici” di Giosi. 12 licenze pronte a saltare per un po’ di… ombra

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Dai commercianti del centro ai tassisti del porto: la stretta punitiva dell’amministrazione Ferrandino colpisce ancora. Sanzioni, umiliazioni e zero dialogo per chi lavora ogni giorno tra disagi e caldo infernale. A Casamicciola si governa col bastone, senza ombra di mediazione.

Gaetano Di Meglio | Dopo i commercianti del corso – invitati a delocalizzare se non gradivano le regole imposte dall’amministrazione – il nuovo “nemico” del sindaco di Casamicciola Terme sembrano essere diventati i tassisti.
Un accanimento terapeutico che appare sproporzionato e fuori luogo. Eppure, perfettamente in linea con la deriva autoritaria e punitiva impressa da Giosi Ferrandino e dai suoi consiglieri. Intesi come coloro che, dalla mattina alla sera, ronzano nelle chat e nelle orecchie del primo cittadino.

Un accanimento che sembra arrecare danni ai privati senza che si capisca a vantaggio di chi o di cosa. Se i danni inflitti agli operatori del porto possono essere considerati figli di una nuova normativa – seppur con evidenti limiti di gestione politica – quelli subiti dai tassisti di Casamicciola appaiono come ferite mortali. Vere e proprie coltellate al cuore di intere famiglie.

Diciamolo subito: purtroppo, nel corso degli anni, la categoria dei tassisti di Casamicciola non ha sempre brillato per atteggiamenti virtuosi. Non ha fatto molto per guadagnarsi l’amore della comunità o per evitare sceneggiate indegne e spettacoli poco edificanti. Tuttavia, la vicenda di cui stiamo parlando è scollegata da qualsiasi giudizio pregresso.
Non si parla di tassisti violenti o truffaldini, come purtroppo capita di vedere in altri comuni (Barano, ad esempio, è un caso emblematico). Né si parla di tassisti che intralciano la circolazione. Questa volta si tratta di una vera e propria aggressione istituzionale verso un’intera categoria, colpevole – forse – solo di esistere.

Il sindaco e i suoi giullari di corte (nessuno si senta offeso) danno fastidio anche a chi, in buona parte, li ha votati e sostenuti alle ultime elezioni comunali.
Nei mesi scorsi, come avevamo anticipato, diversi tassisti isolani sono finiti nel mirino dei controlli della Guardia di Finanza. Sapete qual è stato l’esito? Solo Casamicciola Terme ha deciso di procedere con l’applicazione delle sanzioni: sospensione della licenza per 10 giorni a uno, e per 5 a un altro. E dove non è arrivata la Finanza, ci ha pensato il comando dei vigili urbani.
La storia è semplice. In un pomeriggio infuocato, in piena controra, gli agenti della polizia municipale sono stati inviati al porto per controllare che i mezzi dei tassisti non fossero lasciati incustoditi. Un giro sotto il sole, un telefono in mano per scattare quattro o cinque foto, e via. Dopo questo blitz – che potremmo definire senza esagerazione infame – sono arrivate le contravvenzioni per ben 12 operatori del trasporto pubblico.

La contestazione? Aver lasciato il mezzo incustodito nel piazzale Italia ’90. Ma quei mezzi erano davvero incustoditi?
Non serve un’inchiesta complicata per sapere che i tassisti, in attesa sotto il sole cocente, cercano un attimo di sollievo all’ombra, dall’altro lato della strada, a pochi metri dai propri veicoli, protetti solo dall’edificio del Banco di Napoli. Un gesto umano, comprensibile. Ma i vigili non li hanno visti? Non hanno voluto vederli? Sono stati forse inviati con il preciso scopo di colpire?
Non lo sappiamo. Ma non servono i RIS del caso Garlasco per capire che si tratta di un disegno preordinato per elevare sanzioni ai sensi dell’articolo 33 del nuovo regolamento. Più un regolamento di conti, che uno strumento per regolare in maniera efficiente e umana un settore delicato.

Un operatore si è lasciato scappare un commento amaro: “Ci hanno detto che non ci possiamo allontanare. Se abbiamo un bisogno fisico, dobbiamo usare i bagni della stazione marittima. Ma quei bagni sono sporchi, impraticabili, pieni di vomito e altre schifezze. Vi mandiamo le foto.”

Giosi Ferrandino sembra deciso a non concedere pace. Ora nel mirino ci sono almeno 12 operatori, colpevoli di aver cercato un angolo d’ombra. Vittime di un’amministrazione che non riesce neanche a installare una tenda nel piazzale, che non è in grado di offrire una sistemazione dignitosa a un servizio essenziale.
Non una pensilina, non un metro di ombra: devi restare lì, dentro al taxi, a schiattare di caldo. Fino a morire.

BANCHINA NEGATA
La storia della banchina del porto di Casamicciola torna d’attualità. In questo clima di scontro tra amministrazione comunale e tassisti, merita un attimo di attenzione anche il divieto di accesso imposto ai taxi in direzione del pontile SNAV o dell’area di sbarco dei traghetti.

Possono passare tutti: NCC, auto di cortesia degli hotel, auto private. Tutti, tranne i tassisti. I loro clienti sono costretti a percorrere la banchina sotto il sole cocente, valigia alla mano, mentre molti tassisti, per ovviare al disagio, sono costretti a raggiungere lo sbarco a piedi per aiutare i clienti con i bagagli. È vero, la natura del servizio “da piazza” non prevede formalmente questo tipo di prestazione. Ma sarebbe necessaria una mediazione, un minimo di buon senso.

Solo che Giosi Ferrandino non media con i casamicciolesi normali: né con i tassisti, né con gli imprenditori del corso. Chi non è d’accordo con questo modo di amministrare, può anche andarsene da Casamicciola. Dove, non è dato saperlo. Ma una cosa è certa: il sentimento di fiducia che un tempo circondava il sindaco, oggi si è trasformato in un sentimento profondo di ostilità. E questo sentimento, statene certi, è destinato a crescere nelle prossime settimane, quando – come temiamo – gli scritti difensivi presentati dai tassisti verranno ignorati, e dal Comune partiranno nuove comunicazioni di sospensione delle licenze. Avremo così famiglie rovinate, padri di famiglia senza lavoro, colpevoli solo di aver cercato un po’ d’ombra in una giornata d’inferno. Sembra assurdo, ma è Casamicciola.

E, parafrasando un vecchio adagio – “È successo a Casamicciola!” – potremo ormai dire: “È salito Giosi Ferrandino.”

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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