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giovedì, Aprile 25, 2024

I ciucci si «appiccicano» e…

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Giovanni Sasso | «Secondo un iter consolidato, la proposta alla FIGC sarebbe dovuta arrivare dalla Lega Dilettanti. E’ mai partita? Dispettucci puerili, retaggio della “guerra fredda” tra Gravina e Sibilia? Tutto è possibile», scrivevamo ieri su queste colonne. Il comunicato che in mattinata la LND s’è affrettata a diramare, conferma in pieno quelle che erano delle supposizioni. Del resto non ci voleva la “zingara” per capire che non c’è alcun tipo di feeling tra i rieletti presidenti della Federcalcio e della LND. La lega che fa capo a Sibilia mette in risalto che la richiesta alla FIGC di rivolgere al CONI l’istanza di inserire i massimi campionati regionali tra quelli di interesse nazionali, era stata inoltrata praticamente all’indomani del consiglio direttivo, l’8 febbraio. Una mail non scaricata? Un documento ricevuto, stampato e su chissà quale scrivania della segreteria della FIGC giace? Intanto la giunta del CONI si è riunita martedì mattina (Malagò ieri ha diffuso una nota confermando quanto precisato dalla LND, a riprova della sintonia che c’è con Sibilia) e non ha potuto inserire l’Eccellenza tra i campionati di interesse nazionale, così come avvenuto a suo tempo su richieste della Federbasket per i campionati di Serie C Gold e C Silver e della Federvolley per quelli di Serie C regionale. Campionati che sono iniziati e che si accingono a partire, facendo “marameo” a quelli che lo sport di contatto lo praticano con i piedi. Gli stessi arti con cui è stata gestita una situazione paradossale, al limite dell’assurdo, che rende il calcio italiano ancora più “bizzarro” di quello che è. Ai “giornaloni” fa comodo puntare l’attenzione solo sulla Serie A, disquisire sull’esame taroccato di Suarez pilotato dalla Juventus, sulla gestione tamponi da codice penale della Lazio o sulle comparsate di Zlatan a Sanremo, ma si guardano bene dall’accendere i riflettori su vicende riprovevoli come queste. E’ scendendo ai piani inferiori che vengono fuori le situazioni più aberranti. Perché toccano la base del calcio, il mare magnum del calcio italiano, decine di migliaia di tesserati. Vicende di stampo politico/sportivo che offendono i presidenti e gli sponsor che fanno girare il “sistema”, che scalfiscono il morale di centinaia di migliaia di tifosi e appassionati che appaiono disorientati o, per chi è maggiormente informato dei fatti, letteralmente disgustati. Ai fiumi di parole, alle chiacchiere in quantità industriale udite prima e durante l’ultima assemblea elettiva, preferiremmo maggiore attenzione ma soprattutto concretezza. E’ la base del calcio che lo pretende.

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