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mercoledì, Aprile 24, 2024

Guida alla coltivazione della cannabis: le tre diverse tipologie di piante esistenti

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Per iniziare a coltivare la cannabis è necessario in primis conoscere le tre fondamentali tipologie di piante esistenti in questa categoria. La cannabis viene divisa in tre famiglie: sativa, indica e ruderalis. Le prime due vengono anche chiamate foto dipendenti in quanto necessitano della diminuzione delle ore di luce per fiorire, mentre la varietà detta ruderalis, fuoriesce indipendentemente dalle ore passate sotto alla luce e rimangono di dimensioni piuttosto contenute. La prima varietà ovvero quella sativa, sviluppano delle piante con una grande altezza con internodi distanti l’uno dell’altro. Il periodo relativo alla fioritura si aggira inoltre intorno alle dodici settimane. L’effetto della cannabis sativa è meditativo e celebrale, ideale quindi per coloro che vogliono vivere dei momenti di incredibile creatività, spensieratezza e allegria. La varietà indica, invece, produce nello specifico piante di piccole dimensioni, con la struttura detta accestata. L’effetto della cannabis in questione è fisico e corporale e viene utilizzata in prevalenza dalle persone che necessitano di un momento di relax mentale oltre che fisico. Infine restano le varietà ruderalis, anche dette auto fiorenti, considerati essere le più coltivate. Il ciclo di vita di queste piante è piuttosto breve perché le più veloci riescono a maturare anche solamente in 55 giorni dal germoglio. Le loro dimensioni alquanto ridotte inoltre permettono di adattarsi facilmente a qualsiasi genere di spazio sia nel proprio giardino che in terrazzo. La guida alla coltivazione della cannabis viene precisata al seguente link: https://www.grow-shop-italia.com/manuali-e-risorse/coltivazione-cannabis

Quale varietà di pianta scegliere da coltivare

Le varietà di cannabis che possono essere coltivate sono molte ma esse devono riuscire ad adattarsi alle esigenze di ognuno. Importante è soprattutto conoscere con esattezza le caratteristiche specifiche di ogni varietà per capire come far vivere nel modo migliore la pianta. In primis occorre prestare attenzione alla durata della fioritura, alle sue dimensioni, ai patogeni, alla resistenza ed infine alle proprietà organolettiche, in quando sono proprio questi gli elementi che in qualche modo condizionano la cannabis. Un occhio di riguardo va prestato inoltre al suo ciclo di vita, diverso per ogni varietà di specie. La pianta di cannabis vive infatti un proprio ciclo di vita divisibile in tre precisi momenti: radicamento, crescita e fioritura. Nel radicamento si assiste a quella fase in cui la pianta affonda e moltiplica le sue radici all’interno delle zolle. Qui occorre utilizzare pochissima acqua e nessun tipo di concime. Successivamente durante la crescita, la cannabis produce ramificazioni e foglie e per questo occorre cominciare a fertilizzare con nutrienti ricchi di potassio e azoto. Infine, durante la fase della fioritura, sarebbe bene controllare se la pianta sia femmina, cosa che avviene nella maggior parte dei casi, in quanto se fosse così necessita di maggiori cure ed attenzioni.

Coltivazione della cannabis outdoor o indoor?

E’ possibile scegliere di coltivare la cannabis in due diversi modi: all’interno o all’esterno della propria abitazione. Nel primo caso occorre specificare che è possibile scegliere questa opzione per tutti e dodici i mesi dell’anno anche se bisogna cercare di ricreare tutte quelle condizioni di coltivazione che si possono avere all’aperto. La coltivazione della cannabis indoor permette di avere maggiore discrezione e sicurezza ed aiuta inoltre a tenere maggiormente sotto controllo i vegetali che richiedono particolari cure ed attenzioni. Al contrario la coltivazione outdoor, è quella che viene utilizzata ormai da moltissimi anni, appunto perché la pianta può vantare delle condizioni più ottimali. Lasciando però la cannabis sempre fuori nel proprio giardino o nel terrazzo, si potrebbe rischiare di esporla a parassiti o muffe. In linea di massima la manodopera necessaria per la cannabis outdoor è minore rispetto a quella indoor ma per poterla coltivare occorre attendere la stagione ideale.

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