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Guerra tra titani a San Montano. Demanio bollente: ecco l’opposizione a proroga e variazione della Concessione

By Redazione Web

February 07, 2021

Gaetano Di Meglio | Prosegue senza esclusione di colpi e su più fronti la guerra del demanio. Tra Lacco Ameno e Forio tutta la gestione delle concessioni viene messa sotto accusa da più parti. In questa pesante contrapposizione che sicuramente produrrà gravi conseguenze, a Lacco Ameno gli atti rilasciati dal Comune vengono contestati con diffide ed opposizioni da chi ritiene di essere danneggiato da provvedimenti adottati a favore dei concorrenti. Addebitando all’Ente chiusure d’occhio su abusi e irregolarità.Una battaglia iniziata già qualche mese fa, che vede contrapposti più soggetti e che ha innescato uno scontro tra titani. Due società che si contendono un’area demaniale e in mezzo gli uffici comunali e le altre istituzioni preposte.

Chi si ritiene danneggiato accusa il Comune di non aver adottato i necessari atti sanzionatori contro il concorrente. Nel mirino, come al solito, politici e funzionari.La richiesta di rilascio della concessione demaniale marittima presentata da una delle società contendenti si era arenata dinanzi alla proroga rilasciata dal Comune al concorrente. Una proroga con tanto di successiva variazione che viene però fortemente e dettagliatamente contestata con un atto di opposizione.Anche alla luce del sopralluogo della Capitaneria che evidenziava una occupazione illegittima. A seguito della quale però alcuna ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi è stata adottata, né tanto meno un sequestro. Eppure la stessa Capitaneria aveva accertato la realizzazione di opere sul demanio senza i necessari titoli edilizi e paesaggistici; il mantenimento delle opere autorizzate oltre i termini previsti dai titoli concessori (è notorio che certe strutture vanno smontate al termine della stagione balneare); la realizzazione di opere in prossimità di 30 metri dal demanio in assenza della prescritta autorizzazione. In questi casi nel passato si sono registrati numerosi sequestri delle strutture, ma stavolta ciò non è avvenuto.

Alla richiesta di revocare la proroga, il Comune di Lacco Ameno aveva risposto rigettandola. Contro questa decisione addirittura pende ancora un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (che si sicuro in questo periodo ha ben altri problemi di cui occuparsi…). Non scopriamo l’acqua calda se diciamo che negli uffici comunali di Lacco Ameno (e non solo) cercano di “confondere le carte”. Ed infatti ad una richiesta di accesso agli atti era stato risposto con una elencazione di iniziative e provvedimenti ritenuta incompleta dalla controparte.

L’ATTO DI OPPOSIZIONEUn contenzioso che tira in ballo anche la Soprintendenza, in quanto le aree oggetto della contesa sono sottoposte al vincolo paesaggistico ed archeologico. Sta di fatto che dinanzi alle sollecitazioni ad adottare i provvedimenti previsti, il Comune di Lacco Ameno non ha dato seguito e ha preferito trincerarsi dietro il silenzio. Ma non per questo è rimasto inerte. Anzi, a dicembre scorso ha finanche rilasciato un atto di anticipata occupazione, per il quale la legge prescrive la pubblicazione del relativo avviso all’albo pretorio. Proprio per consentire la presentazione di opposizioni e di domande concorrenti.Una opposizione che era già stata presentata dalla società concorrente, essendo oltretutto stata rilasciata anche la “famigerata” variazione al contenuto della concessione demaniale marittima. Alla luce degli atti, questa variazione viene ritenuta «solo funzionale a sanare sotto il profilo demaniale una serie concatena di abusi realizzati negli anni dalla controinteressata». Ed in particolare si evidenzia la realizzazione di aumenti di volumetria; aumenti di superfici utili; diversa distribuzione delle opere su demanio marittimo; il mantenimento di opere definite ed abilitate come amovibili, ma che nel tempo hanno acquistato il carattere della stabilità in quanto non sono mai state rimosse entro il termine previsto. In palese contrasto con le norme vigenti. Una serie di violazioni che oltre alla sanzione della demolizione, non essendo sanabili, comporterebbero anche la decadenza della concessione.

In questi casi il Comune deve ricorrere all’annullamento in autotutela, cosa che finora non è avvenuta.La controinteressata dunque torna alla carica chiedendo l’annullamento di tutti gli atti “viziati” rilasciati dal Comune di Lacco Ameno: proroghe e variazione della concessione demaniale marittima. Richiede anche l’adozione di una ordinanza di demolizione e la revoca di una eventuale agibilità degli immobili abusivi, nonché il rigetto di eventuali istanze di sanatoria. Sollecitando anche un controllo sulla eventuale realizzazione di ulteriori opere.

Quale sarà l’esito di quest’ultima iniziativa? Al Comune di Lacco Ameno faranno orecchie da mercante? Certamente chi si ritiene danneggiato non si arrenderà. E allora scatterà una denuncia penale e anche alla magistratura contabile, per verificare se possono configurarsi danni all’erario. Perché in ballo vi è anche la esatta rimodulazione del canone demaniale in proporzione all’aumentato valore di mercato per le nuove opere realizzate.

Insomma un capitolo intricato di una più complessa vicenda ancora più intricata. Concessioni prorogate irregolarmente che bloccano le istanze di chi avrebbe i titoli. La battaglia era iniziata prima della scorsa estate, prosegue ora in previsione della stagione turistica 2021, peraltro ancora densa di incertezze. Questo è un caso emblematico di una gestione troppo allegra dell’intera materia. Ma adesso che la questione si è allargata ed è esplosa in tutta la sua deflagrante gravità, coinvolgendo i comuni di Lacco Ameno e Forio, la gestione delle concessioni demaniali marittime è destinata a rimanere ancora a lungo agli onori delle cronache. Siamo ancora in inverno, ma il clima sulle spiagge si è decisamente arroventato.