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venerdì, Marzo 29, 2024

Gr@fica, l’espressione artistica di Pasquale Mazzella

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Elena Mazzella | Matite, pastelli e pennarelli alla mano, l’architetto Pasquale Mazzella interpreta, con occhio attento e sensibile, luoghi, paesaggi, personaggi e icone appartenenti all’identità ischitana.

Tramutato in forma “Gr@fica”, (da qui il titolo della mostra personale) il racconto iconografico è caratterizzato da un richiamo al passato che tuttavia si impone nel presente svelandone una indiscussa modernità, espresso in ben trenta opere di diversi formati caratterizzate da disegni a china, inchiostro e matita in esposizione ancora per pochi giorni presso l’antico salone delle Terme Comunali di Ischia Porto.

Sin da piccolo l’artista respira aria di arte e creatività in quanto nipote diretto del noto artista ischitano Mario Mazzella, apprendendone prospettive, miscele di colori e forme di architettura proprie dell’isola d’Ischia.  

“Da ragazzino, recandomi in casa di mia nonna nel cuore del borgo di Ischia Ponte, osservavo in silenzio mio zio Mario alle prese con colori, tele e pennelli e aspettavo ansioso i preziosi scampoli di tela sui quali mi accingevo a dipingere con resti di colori i primi disegni che creavo grazie ai preziosi consigli di mio zio” ci racconta l’architetto, grande conoscitore di geometrie e forme con le quali esprime la sua vena artistica. Organizzatore di svariate edizioni della festa di Sant’Anna, nonché progettatore e costruttore di numerose barche allegoriche, Pasquale Mazzella ha da sempre avuto la passione del disegno attraverso la quale esprime il proprio vissuto.

Osservando le particolari opere che come fumetti raccontano particolari impressi nella mente dell’artista, si ha subito la percezione dell’identità ma soprattutto si avverte una rievocazione di un passato, emerso dalla memoria, vissuto per lo più al borgo storico di Ischia Ponte. Ricordi che si impongono a forza nel presente catapultandosi immediatamente nel futuro, come osserva Lello Montuori: “Disegni a china, pastelli, pennarelli, fotografati, digitalizzati e stampati come fossero un progetto. Forse solo un architetto abituato ad avere a che fare per lavoro con grafici dei luoghi e grafici di progetto, avrebbe potuto far diventare gr@fica un’opera d’arte e ci è riuscito”. 

“È per questo che andare a lavoro o uscire dal mio ufficio nel Palazzo Comunale, passando per il Salone delle Antiche Terme Comunali, da qualche giorno, è diventata un’esperienza, una di quelle che ti riportano a luoghi e architetture ischitane di ieri che magari non sono più le stesse di oggi, ma che ti sembra di rivivere nei disegni e i colori di Pasquale Mazzella esposti nella grande Sala delle Terme in Municipio”.

“Botteghe, persone che sono state familiari, antichi pavimenti, disegni in cui la prospettiva sembra perdersi e poi ritrovarsi, figure e colori, geometrie, spazi che si scompongono per ricomporsi divenendo tutt’uno con lo sfondo, come in qualcuno dei quadri più originali di Balthus.

Un mondo di rievocazioni vivaci e intense che non sembrano tradire alcuna nostalgia e restituiscono immagini di giornate vissute con pienezza: nel borgo, all’ombra del Castello, nelle botteghe, fra le donne e gli uomini di un passato vicinissimo che sembra appena ieri, ma è consegnato già al secolo scorso, un passato di cui rimangono colori e forme impresse nella mente e restituite in veste gr@fica”.

Osservando le opere in esposizione, lo spettatore ha un’immediata percezione dell’arte che non si può separare dalla vita, anzi, ci si rende conto di quanto sia grande la necessità dell’artista di appagare i sensi attraverso la matita, strumento essenziale per Pasquale Mazzella, attraverso il quale esprime e da voce al proprio universo interiore.

Al pari di un viaggio indietro nel tempo, visitando la mostra Gr@fica (ricordiamo in esposizione ancora per pochi giorni nell’antico salone delle Terme Comunali ad Ischia) ci accorgiamo di scoprire e rivivere un passato visto da tante angolazioni, uscendone con tante prospettive diverse.

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