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giovedì, Marzo 28, 2024

Giovanna e la sua famiglia:
dall’Ucraina in guerra alle vigne di Ischia

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Vito Pulizzotto | Giovanna viene dall’Ucraina e sull’isola sta lavorando per vendemmiare l’uva di Ischia, famosa in tutto il mondo. Una sfida affrontata insieme alla famiglia (il marito e due figlie), quella di lasciare il suo Paese devastato dalla guerra per trovare una ragione per andare avanti, per continuare a vivere. Una ragione per dire “non ci fermiamo”. E della vendemmia dice: «E’ un lavoro che mi piace».

Giovanna e la sua famiglia vengono da Odessa, l’importante porto sul Mar Nero al centro delle cronache di guerra da mesi. Sono arrivati sull’isola dopo l’inizio dell’invasione da parte della Russia. Un momento drammatico. Come tanti altri connazionali, loro sono riusciti a raggiungere l’Italia, non senza grandi difficoltà, «ma a Odessa abbiamo dovuto lasciare tutto: dalla casa al lavoro. Ma soprattutto mia madre e gli amici».
Nella sua città Giovanna svolgeva il lavoro di sarta, mentre il marito è ingegnere. Una bella differenza con il lavoro nelle vigne! «E’ un lavoro duro – dice – ma abbiamo deciso di venire in Italia perché non avevamo un altro luogo dove andare». E fanno tappa sull’isola d’Ischia, dove già vi soggiornava una folta comunità ucraina che ha accolto i propri connazionali diventati improvvisamente profughi.

Il marito aggiunge ulteriori dettagli di questa triste odissea, vissuta ad ogni modo con un sentimento di accettazione e speranza: «Qui sull’isola si sta bene perché siamo a stretto contatto con la natura».
E spiega che «adesso siamo scappati dalla guerra, però vent’anni fa eravamo già stati qui in Italia, dove avevo lavorato per diversi anni. Ed è proprio qui che è nato anche il nostro amore. In quegli anni abbiamo girato l’Italia e poi ogni tanto tornavamo in Ucraina». Un legame anche affettivo con la nostra isola, dunque.

La scelta di lavorare la terra coinvolgendo anche le figlie merita ulteriori spiegazioni: «Sì è vero, è un lavoro duro, ma normale. In questo modo le ragazze possono impegnarsi in un’attività che le distrae e non pensare alla guerra. La loro vita ha subito una improvvisa rottura: hanno dovuto lasciare la scuola, allontanarsi dagli amici. Ci è sembrata la decisione più giusta».
La famiglia soggiorna attualmente a Ischia, ma normalmente risiede ad Avellino. E a breve si trasferirà a Benevento, sempre per la vendemmia.
Una storia di dolore ma al tempo stesso di determinazione e speranza, come quelle di tanti cittadini ucraini che incontriamo sull’isola in questo periodo.

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