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sabato, Aprile 20, 2024

Gianni Buono, il sindaco elegante. Il profilo

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Dalle note di archivio dei Sindaci di Ischia dal 1946 ad oggi redatte nel 2017 da Lello Montuori

Giovanni Buono Sindaco di Ischia dal 1994 al 1998, fu il primo Sindaco eletto direttamente dai cittadini con il sistema dell’elezione diretta dopo una combattuta campagna elettorale. L’Italia era già stata sedotta dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi e l’ingegnere Giovanni Buono sostenuto anche da liste civiche particolarmente agguerrite, si presentava sotto le insegne di Forza Italia con grandi speranze di rinnovamento della classe politica e della amministrazione. Di carattere riservato, mai sopra le righe, colto e disponibile al confronto, l’ingegnere si concentrò nella programmazione di importanti opere pubbliche che, anche grazie ai finanziamenti per le isole minori, riuscì ad appaltare e in gran parte a realizzare.

Dalla Torre di Cartaromana, alla realizzazione del sistema fognario in diverse frazioni con oltre 9 miliardi di lire di finanziamento, dai lavori di adeguamento in molte strutture scolastiche, alle strade, ai marciapiedi, Giovanni Buono fu il Sindaco di importanti opere infrastrutturali ed impiantistiche. Avviò la progettazione per la costruzione del depuratore e di San Pietro, diede incarico della progettazione del moderno piano fognario del Comune, intercettò i finanziamenti per i lavori di adeguamento della Biblioteca Antoniana, dell’ ex Carcere di Punta Molino, realizzò il Parco Giardino sul Lungomare Cristoforo Colombo, appaltò i lavori per l’adeguamento e la sistemazione del Piazzale delle Alghe, per il recupero del camminamento della Torre di Cartaromana, del Cimitero dei Colerosi del 1600 a Sant’Anna, della Caserma delle Guardia di Finanza e del cantiere Argita, per la realizzazione dell’approdo turistico nautico del porto d’Ischia (pontili galleggianti) per il risanamento di via De Rivaz e Piazza Croce dalle acque meteoriche, tutti completati negli anni successivi.

La sua Amministrazione realizzò ancora la riqualificazione di Via Edgardo Cortese, la riqualificazione della Riva destra del Porto con la sostituzione della sottostante fognatura, il recupero del basolato e la realizzazione dell’impianto di illuminazione pubblica, il recupero del Salone della Terme e delle Antiche Terme Comunali, l’impianto di illuminazione pubblica dello “Stradone” (Ischia Ponte) ed il Recupero potenziamento dell’illuminazione Pubblica del pontile aragonese, l’appalto per la valorizzazione ed acquisizione del Faro del Castello Aragonese, il recupero del Palazzo D’Ambra e la realizzazione della Stazione Marittima (progettazione e finanziamento nell’ambito Progetto Magna Grecia), l’impianto di illuminazione pubblica di via Campagnano a Piano Liguori, il recupero della pavimentazione della strada vecchia di Campagnano nell’ambito del piano di riqualificazione di Campagnano.

Il Sindaco Buono promosse altresì il restauro della Chiesa di Santa Maria delle Grazie in San Pietro e della Chiesa di Campagnano con l’intervento del Ministero competente, il recupero delle pavimentazioni stradali e dei marciapiedi nel Centro Storico. Atti rilevanti del Sindaco Buono concernono inoltre l’introduzione nel piano paesaggistico dell’Isola d’Ischia della previsione che consente il Piano di Dettaglio del condono edilizio e la approvazione del Piano di Ormeggio del Porto d’Ischia, il Piano per anziani impegnati in lavori socialmente utili, il Piano per assistenti a domicilio per gli anziani.

Il Sindaco Buono affrontò il percorso di risanamento finanziario del Comune di Ischia, che era stato dichiarato in dissesto, confrontandosi con le gravose e poco collaudate problematiche dell’istituto del dissesto di nuovo impianto: riduzione del personale, mobilità, revisione della pianta organica, contenzioso, piano di riequilibrio finanziario al fine di realizzare il risanamento dell’ente e l’approvazione del primo bilancio stabilmente riequilibrato.

Si deve a lui la creazione di una società mista, una delle prime in Italia a capitale misto pubblico-privato per la gestione della raccolta rifiuti. Nacque così la società Ischia Ambiente non ancora partecipata in forma totalitaria dal comune. Avrebbe senz’altro proseguito l’azione amministrativa intrapresa se la litigiosità tipica delle amministrazioni ischitane che contengono da molti anni al loro interno sia la maggioranza che l’opposizione, non avesse posto fine alla suo mandato interrompendo la vasta azione di rinnovamento intrapresa.

(Ischia, sala del Consiglio 2017)

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