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giovedì, Marzo 28, 2024

Garantiti i rinforzi di giudici alla sezione di Ischia: arriva il magistrato Ragosta

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Il magistrato Rosamaria Ragosta prenderà servizio dopo il 1 dicembre, mentre oggi i processi verranno celebrati con due giudici onorari che si alterneranno. Il presidente del tribunale ha nominato nel frattempo un giudice togato e uno onorario per rinforzare le udienze civili. Quest’oggi è previsto un incontro con i massimi vertici dell’avvocatura e il presidente Garzo per affrontare tutti i nodi della sezione distaccata di Ischia

Paolo Mosè | Il Consiglio giudiziario ha dato il proprio assenso alla decisione del presidente del tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo, alla nomina del giudice Rosamaria Ragosta che prenderà il posto del collega Angelo Pizzi. Con l’incarico di occuparsi del settore penale, oggi senza un punto di riferimento per l’assenza di un togato. In questo periodo di vacatio il presidente del tribunale ha delegato a due giudici onorari di dividersi le udienze penali in attesa della presa di possesso del giudice Ragosta, che avverrà quasi sicuramente dopo il 1 dicembre. E’ quanto emerso dalle ultime iniziative che sono state intraprese in questi ultimi giorni. La stessa presidenza ha ordinato a due onorari di procedere alla fase dibattimentale di quei processi di cui hanno la competenza, mentre per tutti gli altri che passano obbligatoriamente per l’udienza preliminare, si è stabilito il rinvio a dicembre. Solo nei casi eccezionali, per imminente prescrizione o altra emergenza, i giudici onorari dovranno trasmettere il fascicolo immediatamente alla sede centrale per essere assegnato ad un giudice che affronterà il processo ed emetterà eventualmente anche la sentenza.

Per gli avvocati è un “pericolo” su cui oggi bisogna fare chiarezza immediatamente. E dopo molte insistenze si è riusciti a fissare un incontro che avverrà quest’oggi nell’ufficio di presidenza, ove parteciperanno il massimo responsabile del tribunale Elisabetta Garzo e i suoi più stretti collaboratori, i presidenti del consiglio dell’Ordine degli avvocati e della Camera penale che accompagneranno il presidente dell’Assoforense dell’Isola d’Ischia Gianpaolo Buono e il delegato della Camera penale a Ischia, l’avv. Cristiano Rossetti.

PROBLEMI URGENTI
Un incontro necessario per mettere a punto alcune serie problematiche che necessitano di risposte urgenti, dato che siamo proprio all’inizio di una nuova stagione giudiziaria. Che è già entrata a pieno ritmo. In questa fase si sta procedendo soltanto ad interventi “tampone”. Mentre per il civile una risposta significativa e certa è già giunta. Il presidente Garzo ha già nominato un giudice togato e uno onorario che saranno assegnati alla sezione di Ischia. Avranno il compito principale di ereditare le centinaia di processi che erano stati un tempo sotto la direzione del giudice Eugenio Polcari, il quale è stato trasferito alcuni mesi fa al tribunale di Santa Maria Capua Vetere. A seguito di una decisione della commissione del Consiglio superiore della magistratura che ne aveva evidenziato l’incompatibilità ambientale.

Emersa a seguito di un esposto apocrifo inviato alla procura della Repubblica di Roma, che ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di abuso d’ufficio. A confermare tale attività investigativa era stato, durante l’audizione, il procuratore della Repubblica di Roma Prestipino.
Processi assegnati a Polcari che in tutti questi mesi sono rimasti nel limbo e durante le udienze che erano state già fissate precedentemente si è proceduto solamente a fissarne delle altre. Ora è il momento di dare delle risposte ai cittadini che si sono rivolti alla giustizia, che non possono attendere decenni per sapere se la propria istanza è fondata.
Ma l’anello debole in questi casi è il penale, su cui pende una situazione molto complessa e difficile da gestire.

Vi sono all’attenzione anche processi abbastanza delicati che riguardano reati per omicidio colposo, di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti e soprattutto una infinità di accuse per maltrattamenti in famiglia e stalking. Qualcuno di questi processi pende e si rischia la prescrizione. In questi casi chi ha la responsabilità di giudicare, ha l’obbligo di intervenire per evitare che tutto venga vanificato. Poi c’è il problema della mancanza di forza lavoro nelle cancellerie. E’ lì il vero problema. E si trascina da anni senza una soluzione definitiva. Ci sono solo stati provvedimenti tampone, ma che non hanno mai risolto definitivamente le innumerevoli problematiche. Si parla oggi della possibilità di assegnazione di vincitori di concorso per cancelliere, a cui hanno partecipato numerosissimi avvocati che hanno iscrizione all’albo da oltre dieci anni. Questi quattro sono residenti sull’isola e non è affatto certo che tutti vengano assegnati alla sezione isolana. Si parla della possibilità di concederne due e saranno individuati in ordine al piazzamento conseguito al concorso stesso. Chi sarà stato più bravo ha la facoltà di scegliersi il posto di lavoro.

IL FUTURO DELLA SEZIONE
Un incontro voluto dal presidente Gianpaolo Buono, che va proprio nella direzione di chiudere la quadra dei problemi o comunque di risolverli almeno parzialmente, per non trovarsi durante l’anno giudiziario in costante emergenza. In modo particolare per quanto riguarda la cancelleria civile, che mostra numerose lacune, inadempienze per mancanza di personale. Quello attuale è del tutto insufficiente e non ha la capacità di poter fronteggiare le migliaia di processi attualmente assegnati e che un tempo erano suddivisi in modo equo ai due giudici togati e a quello onorario.

Molto atteso, questo incontro, e si spera solo che alla fine qualcosa di concreto emerga, che le promesse diventino poi realtà e non si rimanga come nel passato solo a propositi che non si sono concretizzati per le emergenze che pur emergono in modo altrettanto grave presso la sede centrale, che annovera un sotto-organico abbastanza emblematico.
Gli avvocati dell’isola d’Ischia, però, temono che questa situazione di instabilità, emergenza, incapacità di risoluzione delle problematiche possa essere il pretesto per una soluzione graduale ed indolore della sezione d’Ischia. La quale è autorizzata ad operare per decreto del ministro della Giustizia fino al 31 dicembre 2022.

Non siamo lontani da questa data. E come è emerso dagli atti del Csm, la sezione distaccata di Lipari, che aveva ottenuto la stessa proroga, di fatto non opera più. Per decisione del presidente del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha trasferito “d’autorità” i procedimenti penali e civili presso la sede centrale. Per l’impossibilità di garantire la presenza su quell’isola di magistrati e personale sufficienti per consentire la regolarità delle udienze. E’ questo il nocciolo che più interessa l’avvocatura ischitana, che vuole garanzie che neanche un processo debba essere trasferito a Napoli per mancanza di un giudice togato. Bisogna rispettare le direttive del Ministero della Giustizia senza alcun indugio. Poi per la stabilizzazione o per una ulteriore proroga, si discuterà in sede politica affrontando la complessa e difficile situazione venutasi a creare nelle tre isole con lo stesso ministro o i sottosegretari che ne hanno assunto la delega. Per chiedere al Parlamento poi un voto che ridia dignità a quelle zone disagiate che hanno tutto il diritto di avere un presidio giudiziario.

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