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giovedì, Aprile 25, 2024

Gara per la Riva Destra, il Comune “commissariato” dal Tar. C’è la verifica dell’Università

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Una delle ditte partecipanti ha chiesto l’annullamento dell’aggiudicazione alla “A.T.I Operazione Srl–Campania Noleggi s.r.l.” ritenendosi danneggiata. Il verificatore dovrà verificare la congruità dei prezzi offerti. Per la decisione di merito udienza fissata al 10 maggio 2023. Tutto sospeso! La gara aggiudicata ad aprile scorso dal Comune d’Ischia per la realizzazione dei famosi lavori alla Riva Destra è finita nelle aule della giustizia amministrativa. L’aggiudicazione dell’appalto all’“A.T.I Operazione Srl–Campania Noleggi s.r.l.” di Napoli è stata impugnata dinanzi al Tar Campania da altra ditta partecipante. I giudici amministrativi, prima di decidere, hanno però disposto una verifica sulla complessa materia del contendere, rinviando ogni decisione a maggio prossimo.

A ricorrere al Tribunale amministrativo regionale è stata la “Bo.Mar S.r.l.”, quale mandataria dell’Ati, “Rifer Costruzioni Generali S.r.l.” contro il Comune d’Ischia e Asmel Consortile in quanto la gara era stata espletata sulla piattaforma Asmecomm. Gli interventi da eseguire riguardano come è noto il primo lotto del mega progetto denominato “Lavori di messa in sicurezza, potenziamento delle infrastrutture e attrezzature portuali, integrazione con le aree retro portuali e riqualificazione del porto di Ischia”. Aggiudicati all’ “ATI Operazioni srl/Campania Noleggi srl” per l’importo, al netto del ribasso d’asta dell’8,50%, 3.935.985, 67 euro.

L’impresa ricorrente chiede ai giudici amministrativi l’annullamento della determina del 20 aprile a firma dell’allora responsabile dei lavori pubblici con cui veniva definitivamente aggiudicato l’appalto all’“ATI Operazioni srl/Campania Noleggi srl” e degli atti collegati (verbali di gara, nomina della commissione), ma nel caso anche dello stesso bando, del capitolato e del disciplinare. La “Bo.Mar” chiede al Tar di accertare il suo diritto ad ottenere l’aggiudicazione della commessa (ovvero di essere dichiarata vincitrice della gara) e dunque che venga dichiarato inefficace il contratto di appalto eventualmente stipulato con la concorrente risultata aggiudicataria. In via subordinata il risarcimento per equivalente dei danni subiti e subendi per effetto dell’esecuzione degli atti impugnati.

Questo il ricorso definito introduttivo. Perché in realtà i ricorsi sono due, a conferma della complessità del caso. Infatti la stessa impresa aggiudicataria “Operazione S.r.l.” ha presentato a sua volta ricorso incidentale chiedendo l’annullamento di tutti i verbali di gara nella parte in cui è stato ammesso il” R.T.I. Bo.Mar S.r.l.- Rifer Costruzioni Generali S.r.l.”, ovvero per la mancata esclusione di quest’ultimo. Adducendo una serie di “vizi” tecnici: carenza del requisito della regolare esecuzione dei lavori; illegittima attivazione del soccorso istruttorio nei confronti del R.T.I. secondo classificato, in carenza assoluta del requisito dei servizi analoghi; genericità del contratto di avvalimento; mancata specificazione del prestito del requisito della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001.

Una sorta di attacco per difesa, evidentemente, quello dell’impresa aggiudicataria che si è vista impugnare l’esito della gara che si era risolta a suo favore.

Il Comune e “Operazione S.r.l.” si sono costituiti in giudizio. Una bella “gatta da pelare” per l’Amministrazione di Enzo Ferrandino, che aveva finanche già disposto lo spostamento dei natanti ormeggiati nel tratto interessato dai lavori. Ma anche per i giudici della I sezione del Tar che devono sciogliere l’intricata matassa. E così con ordinanza hanno deciso per una verificazione, che sarà eseguita dal responsabile del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edilizia e Ambientale dell’Università “Federico II” di Napoli o suo delegato. Il verificatore dovrà rispondere a una serie di quesiti relativi ai prezzi praticati. Nello specifico: «Precisi se i prezzi offerti dall’aggiudicataria (Ati costiuito da Operazione S.r.l. e Campania Noleggi s.r.l.) per le migliorie indicati nei criteri A1 (Realizzazione di Massetto di allettamento alla pavimentazione in pietra e stuccatura delle fughe della stessa per una quantità di circa 5 450 mq con materiali della casa Mapei: MAPESTONE TFB 60 E MAPESTONE PFS2), A2 (sostituzione di acciaio zincato – sovrapprezzo per acciaio inox AISI 316 L) e A4 “maggiorare la tubazione per il micropalo da uno spessore di 10 mm portandolo a 11 mm” siano attendibili e ragionevoli e siano in linea con i comuni prezzi di mercato».

Un passaggio essenziale per poter valutare il ricorso. La verifica dovrà avere luogo entro il 15 febbraio e la relazione conclusiva depositata entro il termine del 15 marzo. Infatti l’udienza di discussione del merito è già stata fissata per il 10 maggio 2023. Se ne riparlerà dunque a primavera inoltrata. Intanto la gara di Enzo Ferrandino per la Riva Destra è stata “commissariata”.

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