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Futuro… cosa? |#4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 25 novembre 2021

Volete provare a farVi accapponare progressivamente la pelle in soli 10’53”? Vi sarei grato se lo faceste, giusto per aiutarmi a dimostrare che non sono solo io, inguaribile comunicatore, ad emozionarmi al cospetto di una grande idea creativa, qualcosa che va ben oltre l’effetto di uno storytelling ben fatto.

L’idea -manco a dirlo- è di Armando Testa s.p.a., il nome più famoso nella pubblicità italiana: il cliente, invece, è Banca Mediolanum, che attraverso la sua pagina media “Mediolanum Play” ha diffuso già da qualche giorno un cortometraggio dal titolo “L’uomo che inventò il futuro”.

Massimo Doris, CEO di Mediolanum, sapeva bene che il suo papà Ennio sarebbe scomparso di lì a poco (è avvenuto ieri -ndr) e ha messo insieme la riconoscenza di un figlio d’arte fortunatissimo ma anche molto bravo all’occasione più propizia per lanciare il nuovo concept creativo della sua azienda: INVENTA IL TUO FUTURO – LE SCELTE DI OGGI SONO LA VITA DI DOMANI.

Il titolo “L’uomo che inventò il futuro” sembra di per sé un semplice presagio di una morte annunciata che merita la giusta celebrazione. E invece, sotto la regia di Ferzan Özpetek, ecco un genitore quasi intimidito dal disinteresse di suo figlio anche al semplice saluto della “buonanotte”, vedendolo intento a concentrarsi sul videogame in corso, che riesce magicamente a catturarne l’attenzione con una storia che lo fa passare dalla noia diffidente alla progressiva, inaspettata sorpresa di un racconto fantastico. Un percorso illustrato con un ambientazione dalla semplicità geniale ma, al tempo stesso, di assoluta efficacia, con gli occhi dei protagonisti sempre più lucidi e una conclusione assolutamente geniale: “Bella. E’ tua?” esclama il ragazzo, ancora affascinato da quel racconto. E suo padre: “No. L’hai inventata tu!”, concludendo nel modo migliore un processo di comunicazione che aveva agevolmente sovvertito l’espressione diffidente e scocciata del figlio, culminata in uno sprezzante “Futuro… cosa? Quanto vi piace questa parola”, in una condizione da assoluto protagonista, ammirato da quel papà un po’ nostalgico ma così sorprendentemente profondo nello spiegargli quanto sia importante “capire il futuro, ma anche l’importanza del passato e imparare da questo”.

In ricordo di #EnnioDoris (1940-2021)

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