Consiglio caldo quello di Forio. Dopo la mancanza del numero legale per lo svolgimento della seduta convocata dal presidente Regine, arrivano le dichiarazioni del primo cittadino Francesco Del Deo e dello stesso presidente Regine

“I nostri consiglieri comunali – ci ha detto il primo cittadino di Forio – avevano già anticipato di non poter essere presenti per impegni inderogabili, e noi eravamo convinti che l’opposizione, avendo fatto richiesta di quattro punti all’ordine del giorno avesse interesse a che la seduta si tenesse. Ma il fatto più grave – continua e alza l’asticella del dibattito politico – è che noi eravamo convinti che sul primo argomento all’ordine del giorno, cui facevano seguito i loro punti, avessero votato a favore di una opera pubblica importantissima per l’intera comunità quale è la difesa e la messa in sicurezza del molo di sovra flutto con il completamento della testata e ripristino dei massi di sovraccarico danneggiati con la mareggiata del 28 dicembre 1999. Un’opera – chiosa polemico Del Deo – questa storica per il comune di Forio dell’importo di 9 milioni e mezzo che potrebbero andare persi per il comportamento irresponsabile dell’opposizione. Un’opera come questa non si vedeva a Forio da oltre 30 anni.”

Ma la polemica con si chiude qui. Michele Regine non ha dubbi.

“Stranamente, su una richiesta di convocazione da parte delle opposizioni – ci ha detto Regine – , con all’ordine del giorno ben quattro punti voluti e richiesti dalle stesse opposizioni, gli stessi consiglieri richiedenti la convocazione del consiglio non erano presenti al momento della convocazione per discutere i punti da loro stessi richiesti. A questo si aggiunge anche il fatto che l’assenza dei consiglieri di opposizione ha fatto sì che non si è potuto discutere anche in ordine ad un eventuale approvazione di una delibera importante per il comune di Forio, ossia quella relativa alla variazione di bilancio necessaria per l’esecuzione dei lavori nel Porto di Forio. Ma la cosa ancor più strana – la conclusione amara del presidente – è che non si è capito il motivo per il quale questi consiglieri presenti, tutti, all’esterno della sala consiliare, non abbiano ritenuto opportuno entrare per discutere i punti da loro stessi richiesti, preferendo, invece, aspettare l’appello nominale allo scadere dell’ora di rito prevista affinchè non si raggiungesse l numero legale richiesto per la regolare convocazione del civico consesso.”