L’Ente affiancherà le parti offese su richiesta di queste ultime. Una decisione che «mira ad evitare che eventi del genere si ripetano in futuro attraverso l’accertamento delle responsabilità degli enti preposti alla tutela del territorio»
Anche il Comune di Casamicciola Terme formulerà opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica per l’alluvione del 26 novembre 2022. Lo ha deliberato la Giunta su proposta del sindaco Giosi Ferrandino.
La delibera richiama in premessa quella tragica data, quando il comune «è stato interessato da un eccezionale evento alluvionale che ha determinato una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone, causando dodici vittime, l’allagamento e l’isolamento di diverse località e l’evacuazione di numerose famiglie dalle loro abitazioni».
La Procura di Napoli aveva aperto il procedimento penale contro ignoti, affidato ai sostituti procuratori Mario Canale e Stella Castaldo. A marzo 2024, la Giunta «deliberava di avviare la procedura per la salvaguardia del Comune di Casamicciola Terme nell’eventualità del rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica», affidando incarico legale all’avv. Gennaro Tortora.
La richiesta di archiviazione è stata avanzata il 30 giugno scorso a seguito della perizia dei consulenti della Procura. Conclusioni che non individuano alcun “colpevole” per quella tragedia e che hanno suscitato amarezza e sconforto nei parenti delle vittime.
Le parti offese, come è noto, hanno già presentato opposizione e hanno chiesto al Comune, in persona del sindaco, di adottare analoga iniziativa. Peraltro, a seguito della delibera del 2024, anche il sindaco di Casamicciola Terme risulta essere già parte del procedimento.
La Giunta evidenzia in proposito di ritenere opportuno, «sia nell’interesse delle persone offese quali cittadini dei “residenti” del Comune di Casamicciola Terme, che nell’interesse della collettività formulare richiesta di opposizione all’archiviazione atteso che tale richiesta (unitamente a quella di ulteriori indagini) mira ad evitare che eventi del genere si ripetano in futuro attraverso l’accertamento delle responsabilità degli enti preposti alla tutela del territorio, dell’assunta eccezionalità dell’evento e della importanza delle opere di prevenzione di mitigazione del rischio (anche quelle non effettuate)».
Un’archiviazione infatti farebbe in sostanza calare il sipario sulle cause della tragedia e fornirebbe un segnale di “impunità” per una scorretta e pericolosa gestione del territorio e delle sue criticità.
Di qui la necessità «di affiancare le persone offese e di formulare opposizione all’archiviazione nel procedimento penale».
L’incarico legale verrà conferito agli avvocati Gennaro Tortora ed Alfredo Sorge, specializzati nel settore.
Gli ulteriori adempimenti vengono demandati alla responsabile dell’Area II Servizi al Territorio dott.ssa Vincenza Piro, ma la Giunta ha fissato il compenso per l’incarico legale a complessivi 6.344 euro. Una spesa “dovuta”.










