lunedì, Novembre 10, 2025

Forio: le “Casette dell’Acqua” in “secca”. Cittadini senza risposte sulla manutenzione

Dal fiore all’occhiello all’emblema del disservizio: le “Casette dell’Acqua” di Forio, un tempo simbolo di sostenibilità e modernità, oggi giacciono tra incuria, guasti e silenzi istituzionali, mentre i cittadini chiedono chiarezza e sicurezza su ciò che bevono

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Luigi Balestriere | Poche gioie e tanti dolori per le case dell’acqua sul territorio isolano. Arriva da Forio un’oculata osservazione sullo stato dei distributori pubblici a nome di cittadini. La manutenzione e i costi sono finiti nelle sabbie mobili della res pubblica come nelle migliori tradizioni.

Ecco il testo della nota: “Quella che nell’aprile 2017 fu salutata come un’iniziativa di successo e un fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale guidata allora da Francesco Del Deo, oggi rischia di trasformarsi nell’ennesimo capitolo di inefficienza e abbandono sul territorio di Forio. Parliamo delle tre “Casette dell’Acqua” installate in punti strategici del comune – precisamente alla Chiaia, a Monterone e a Panza – che avrebbero dovuto garantire ai cittadini l’accesso ad acqua filtrata e controllata a un costo accessibile.
All’epoca, l’entusiasmo era palpabile: un servizio pratico ed ecologico, molto apprezzato dalla popolazione. Oggi, la situazione è drasticamente cambiata, passando così dallo splendore all’abbandono.

Con il cambio di amministrazione – prosegue la nota – un velo di incuria sembra essere calato su queste infrastrutture. Numerosi cittadini foriani hanno inviato negli ultimi mesi ripetute segnalazioni in merito al mancato funzionamento delle casette e, soprattutto, all’assenza di manutenzione.

Il servizio, che dovrebbe essere un punto di riferimento per l’approvvigionamento idrico locale, versa in uno stato di stallo. La principale lamentela riguarda la difficoltà nel reperire risposte sia dalle società che gestiscono il servizio che dall’amministrazione comunale attuale.

Una vera e propria mancanza di comunicazione che lascia i cittadini in balia del disservizio. Il problema, tuttavia, non si limita alla semplice interruzione del servizio. In molti casi, i distributori non funzionanti non solo non erogano l’acqua ma, peggio, non restituiscono nemmeno l’importo in denaro versato, un importo che, peraltro, ha subito un rincaro nel corso degli anni.

A minare ulteriormente la fiducia nel sistema è il sospetto diffuso sulla manutenzione dei filtri. La mancanza di trasparenza e la palese assenza di cura hanno sollevato timori legittimi sulla qualità e sicurezza dell’acqua erogata. Se i filtri non vengono cambiati con la dovuta regolarità e certificazione, l’obiettivo originario di fornire “acqua controllata” viene completamente disatteso. Per questo motivo, anche dove i distributori sono ancora funzionanti, molti cittadini hanno preferito smettere di usufruire del servizio per paura di possibili rischi igienico-sanitari.

L’appello dei cittadini – conclude il documento – all’amministrazione attuale e ai gestori è chiaro: è tempo di ripristinare il servizio e, soprattutto, di fornire risposte e garanzie sulla sicurezza e la trasparenza della manutenzione”.

  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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