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martedì, Marzo 19, 2024

Forio. Lavori al lungomare, ben venga la variante per salvare i basoli

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Non poteva mancare la famosa perizia suppletiva di variante neanche per il mega appalto per il lungomare di Forio oggetto di lavori di riqualificazione nel tratto Piazzale C. Colombo – via C. Calise. Un primo stralcio funzionale del costo di 1.403.828 euro finanziati con un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.

Lavori che erano stati aggiudicati al “Research Consorzio Stabile” di Napoli per l’importo contrattuale, Iva esclusa, di 920.633,28 euro in forza del ribasso del 19,153%. E meno male che le economie di gara ammontavano a 170.459,99 euro.

Infatti, come ormai sempre si verifica, sono emerse situazioni impreviste, tanto da rendere necessaria questa variante approvata dalla Giunta. In particolare, durante l’esecuzione dei lavori è stata rinvenuta lungo Via C. Calise parte della vecchia pavimentazione in basole vesuviane. Basoli da preservare e non danneggiare come accaduto a Ischia sul Pontile Aragonese. Ed infatti lo stesso sindaco Del Deo ha fatto presente al rup ing. Luca De Girolamo e al responsabile del I Settore arch. Marco Raia «l’opportunità di procedere al recupero del vecchio basolato lungo la predetta strada, con le eventuali integrazioni necessarie, al fine di conservare e preservare la memoria storica di tale zona di Forio».

Al contempo il direttore dei lavori evidenziava l’opportunità di valutare «un cambio della finitura della prevista pietra lavica bocciardata in quanto la stessa, a causa della azione del mare, avrebbe potuto perdere nel breve periodo le caratteristiche di scabrezza determinando possibili problematiche di aderenza ai veicoli circolanti».

Il rup decideva dunque la perizia di variante per il recupero del basolato, la diversa finitura delle lastre e anche un aggiornamento del lay out del locale biglietteria/Locamare Forio secondo le indicazioni pervenute durante i lavori da Evi, Enel e Capitaneria. Modifiche da realizzare «nell’ambito delle economie disponibili».

Sulla questione è intervenuta anche la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, chiedendo espressamente al Comune una variante che tenesse conto del particolare valore culturale dei basoli e dunque della necessità di valorizzarli adeguatamente.

In questo caso, insomma, ben venga la variante. Che però comporta un aumento del prezzo di 238.224,30 euro, pari al 26,487% del valore originario dell’affidamento. Alla luce del ribasso praticato, il costo complessivo dei lavori passa a 1.158.857,58 euro. E i tempi di esecuzione si allungano di 90 giorni. Il maggior importo contrattuale trova comunque copertura nell’ambito delle economie di gara e delle somme a disposizione del Comune. Soldi che verranno spesi non per distruggere, ma per preservare un patrimonio architettonico di Forio.

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