La lunga estate delle contraddizioni nella Forio della “monnezza” si arricchisce di un altro capitolo. Proprio così, come se non bastassero le polemiche per l’invadenza dei camion della nettezza urbana, dislocati lungo tutto il territorio del comune del Torrione. Un problema irrisolto, evidentemente, in attesa di comprendere se l’amministrazione riesca ad estrarre il proverbiale cappello da un cilindro dal quale è sin qui uscita, neanche a dirlo, solo immondizia.
Con una ordinanza firmata dal sindaco Francesco Del Deo si autorizza la Ego Eco ad «utilizzare per il periodo dall’ 12.9.2015 al 30.11.2015 per la sosta degli automezzi, destinati al trasporto dei rifiuti, la zona all’interno del piazzale denominato “Marinai d’Italia” nei limiti di quanto indicato in elaborato grafico allegato all’Ordinanza, nel tempo necessario alla sosta in attesa della partenza per il continente, dopo che su di essi sia avvenuto già il trasbordo dai mezzi adibiti alla raccolta, con espresso divieto di compiere in tale parcheggio qualsiasi operazione di trasbordo o selezione di rifiuti, essendo consentita la sola sosta».
Il sindaco autorizza poi la Ego Eco ad «effettuare le operazioni di trasbordo ai sensi dell’art. 193 D.Lgs. 152/2006 da automezzi satellite ad automezzi o attrezzature pianeta sulle strade cittadine, nelle aree di proprietà comunale o tenute in fitto dall’autorità comunale ove non siano di intralcio al traffico veicolare». Dove capita insomma.
E ancora: si autorizza l’azienda ad «adottare tutti gli accorgimenti necessari affinché l’area così come allestita sia mantenuta in perfetto stato, ponendo particolare attenzione alla continua sanificazione della stessa». «La Società EGO ECO SRL – si legge ancora nel testo – a cui la presente Ordinanza è notificata, deve assumere tutte le iniziative organizzative per l’attuazione della presente Ordinanza». E ancora: «Al Capo del III Settore Ambiente che adotti tutti gli atti necessari al fine di scongiurare l’insorgere di eventuali problemi igienico sanitari ed invii la presente Ordinanza alla Regione Campania, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, al Ministero dell’Ambiente e alla Capitaneria di Porto, Locamare Forio, per opportuna conoscenza». La Polizia municipale è tenuta a garantire il rigoroso rispetto dell’Ordinanza. Che naturalmente non risolve il problema.