martedì, Maggio 13, 2025

Foglia Manzillo ci crede: «Ultime gare narrate male, l’impegno c’è sempre stato. Acerrana? Siamo pronti!»

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Un nuovo scontro diretto sul percorso dell’Ischia Calcio. Dopo il pareggio contro il Costa d’Amalfi, la squadra di Antonio Foglia Manzillo affronta l’Acerrana nella gara valida per la trentaduesima giornata del campionato di Serie D. Il tecnico gialloblù interviene in conferenza stampa e presenta la sfida, lasciando un breve commento sugli ultimi giorni vissuti sull’isola: “Non è stata una bella settimana. Quando si viene fischiati e c’è un confronto a fine partita tra tifosi, società e calciatori, non sono mai giorni tranquilli. Abbiamo ripreso subito a lavorare perché c’è un’altra importante partita: incassi e vai avanti”.

Mister, l’Ischia è reduce da due prestazioni tutt’altro che positive. Come sta la squadra?
“Credo che i punti siano sempre positivi. È un argomento che abbiamo affrontato tantissime volte. Il gioco, a tre giornate dalla fine, lascia il tempo che trova. Sono qui da due mesi e mezzo, un allenatore non può dare un gioco piacevole alla squadra, il tempo a disposizione è poco. Non mi è stato chiesto di far giocare bene l’Ischia, ma l’obiettivo è quello di portare il club alla salvezza. Dobbiamo mantenere la categoria. Questo mi è stato chiesto e, per quanto possibile, l’ho garantito. Sento di poterlo garantire. Se mi avessero chiesto tre mesi fa di raggiungere la salvezza con un gioco divertente, avrei detto stop perché non avrei potuto garantirlo. Il pareggio di Gravina è stato molto importante perché abbiamo tenuto giù una diretta concorrente, oltre a muovere la classifica. La gara di Gravina non è stata così brutta rispetto a quanto narrato. È stata narrata molto male anche quella di sabato scorso, è un mio pensiero”.

Mister, quale può essere il giudizio dopo la prestazione vista contro il Costa d’Amalfi?
“Potevamo fare meglio? Sì. Era una partita da vincere? Sì. Avremmo quasi chiuso i giochi. Ho visto una squadra che ha fatto la partita per 90’ e un’altra che ha fatto difesa e contropiede. Le quattro occasioni da gol che ha avuto il Costa d’Amalfi, compreso il gol, sono quattro ripartenze. Siamo stati lì, abbiamo fatto la partita e messo due volte Talamo davanti al portiere. Abbiamo fatto gol e messo D’Anna in una posizione favorevole con quel diagonale. Poi ci sono state le opportunità per Colella, anche Padulano e Desiato hanno avuto le loro occasioni. Ci sono due rigori non fischiati. Il nostro l’abbiamo fatto. Potevamo fare meglio? Ripeto, sì.

Ma è stata narrata molto male questa partita, anche perché quando giochi contro una squadra che è reduce da quattro gol rifilati al Matera, vuol dire che affronti un avversario sicuramente retrocesso ma non è una Juniores. Quattro gol in Serie D, nel Girone H, non si fanno per caso. È stata presentata molto male questa gara nell’ambiente. Non ci sono impegni scontati. Abbiamo creato otto palle gol e quattro le abbiamo concesse, non dovevamo farlo. Abbiamo sbagliato le preventive. Non abbiamo fatto una grande prestazione perché ci sono stati degli errori, ma i fischi per me sono stati ingenerosi. C’è delusione perché volevamo vincere. I ragazzi si sono impegnati”.

C’era il pensiero di una partita già vinta? Stanno mancando anche cinismo e fortuna all’Ischia.
“L’abbiamo detto. Ne ho giocate tantissime di queste partite. Ero molto nervoso sabato perché quando avverti, nell’ambiente, che la vittoria è scontata, mi innervosisco. So che così non è. Se avessimo tenuto la partita in bilico, sullo 0-0, ero anche convinto che il gol l’avremmo fatto e avremmo vinto. Se lo prendi, la partita si comincia a mettere male. Però l’abbiamo ripresa a fine primo tempo. C’erano tutte le condizioni per andare a vincerla nella ripresa, purtroppo abbiamo forzato una quantità industriale di palloni, dovevamo fare quel giro in più ed essere più tranquilli. Siamo stati molto frettolosi nella gestione del pallone, abbiamo forzato tante palle. Ci sta. Ci prendiamo questo pareggio e pensiamo alla prossima gara. Anche questa volta non siamo stati cinici, ci siamo presentati davanti alla porta in più di una circostanza. Non dico che l’Ischia sia sfortunata. Chi parla di Ischia fortunata, è fuori luogo. Non siamo sfortunati perché commettiamo degli errori. Agli altri i rigori li danno, a noi no. Andiamo avanti”.

Tornando alla questione cinismo, come si fa a trovare lucidità davanti alla porta nelle prossime uscite? Perché è stato sostituito Piszczek contro il Costa d’Amalfi?
“Sui cambi, abbiamo dovuto fare i conti con i tantissimi infortuni. Anche oggi ne abbiamo sette. Sabato avevo in panchina giocatori che potevano cambiare la gara, li ho messi ad inizio secondo tempo. Ho cambiato Piszczek perché ho visto molto bene Padulano, poteva anche partire titolare. Mi sono tenuto questa decisione fino all’ultimo. Doveva entrare e la decisione era tra Talamo e Piszczek. Sull’1-1 non è un bel segnale tirare fuori Talamo. Ho scelto di sostituire Piszczek che stava facendo una prestazione simile a quella del compagno. Vorrei mettere Padulano anche al posto di un calciatore over, purtroppo per come siamo combinati, non possiamo giocare con tutti e tre. Non vogliamo prenderci rischi colossali oggi”.

Mister, Buono è stato squalificato per quattro giornate e ha chiuso la stagione. Chi sono gli altri assenti?
“Oltre a Buono squalificato, non ci saranno Giovanni Mattera, Tuninetti, Patalano, Onda, Bisogno e Bianchi. Questi sono quelli che mancheranno. Non c’è pre-tattica. Mattera veniva da un infortunio, la staffetta con Colella era programmata, non è stata una sostituzione punitiva. Ha avuto anche un gesto di stizza quando è uscito, lo capisco. Il giorno dopo si è presentato con questo problema”.

Mister, può darci un suo commento sulla delusione del pubblico.
“Ho giocato tante partite di questo tipo. Avevo lanciato quell’invito perché sapevo che c’era il rischio che potesse accadere qualcosa del genere. Nonostante il messaggio rivolto ai tifosi, la delusione per il mancato gol ha provocato qualche mugugno nel corso del primo tempo. Il tifoso è libero di esprimersi come vuole: questa è una piazza calda e passionale.

In linea di massima, però, sono stato accontentato. Anche dopo il gol subito, non ci sono state reazioni particolarmente scomposte. Sono contento del loro comportamento: credo abbiano compreso il momento che sta vivendo la squadra. Ci servono ancora alcuni punti. Anche ad Acerra la tifoseria sarà al nostro fianco e li ringrazio sempre. Spero di poter festeggiare con loro dopo la partita”.

Che partita sarà quella contro l’Acerrana, una diretta concorrente per la salvezza?
“Sarà una partita simile a quella di Manfredonia e di Gravina. Giochiamo contro una squadra che lotta per non retrocedere. Sarà un’altra battaglia sportiva. Ne abbiamo già fatte due, siamo allenati da questo punto di vista. Siamo pronti. Se loro sono arrabbiati e affamati di punti, noi non siamo da meno. Non vinciamo da un po’. Andremo lì per fare il massimo. La squadra è pronta e carica, vogliamo salvarci”.

Mister, quanto può influire l’Arcoleo?
“Le dimensioni sono nettamente inferiori e c’è una particolarità: lì si gioca tanto perché la palla non va mai fuori. Se la palla non scavalca le recinzioni, è sempre in gioco. L’ho detto ai ragazzi: il tempo effettivo sarà tantissimo e la gara non finisce mai su questi tipi di campi. Ci siamo preparati anche psicologicamente a questo tipo di atteggiamento. Ho visto quattro volte dal vivo l’Acerrana, prima di venire qui ad Ischia. È una squadra che, in casa, sviluppa un determinato tipo di gioco. È molto aggressiva nel primo tempo e costruisce trame interessanti. Danno tutto nei primi 60’/70’, questo è quello che ho visto. È cambiato l’allenatore e magari la tattica iniziale sarà diversa, però è un avversario che si esprime meglio all’Arcoleo. Al netto dello stadio, sappiamo quello che dobbiamo fare e lo faremo”.

C’è già un’idea sull’Ischia che vedremo in campo contro l’Acerrana?
“A differenza della settimana scorsa, le idee sono ben chiare fin da domenica. Ho voluto rivedere la gara contro il Costa d’Amalfi. Sappiamo come giocheremo e chi scenderà in campo; abbiamo anche studiato i cambi tattici da apportare. Poi, si sa, il calcio è situazionale e tutto può cambiare. Ma le idee ci sono. Cambi? Una cosa del genere l’abbiamo fatta con la Fidelis Andria. Avevo detto a Padulano e Talamo che avrebbero giocato un tempo ciascuno.

Quella è stata l’unica volta in cui ho anticipato una scelta del genere. Domenica, invece, avevo in mente una staffetta tra Giovanni Mattera e Colella, perché sono due giocatori devastanti sulla fascia. Mi aspettavo di poter vincere la partita proprio da quella zona del campo. E in effetti il gol è arrivato da lì. Nel secondo tempo mi aspettavo che Colella potesse spaccare tutto su quella fascia. In parte ci è riuscito: ha avuto qualche spunto interessante, ma la fretta non l’ha aiutato. Ha cambiato spesso posizione con Trofa e non era quello che avevo previsto. Colella dà il meglio quando ha i piedi sulla linea. C’era un po’ d’ansia e poi Trofa, entrando, voleva dare tanto. È andata così. Solo in quell’occasione (con Padulano e Talamo) i ragazzi sapevano della staffetta. Per il resto, lo so solo io. Loro devono dare tutto finché sono in campo”.

Mister, come sta Giacomarro e come ha visto Montanino?
“Giacomarro è rientrato subito, si è allenato anche venerdì e sabato. Non era disponibile per la partita. Da Montanino mi aspetto tantissimo, qui mi raccontano di un giocatore di grandissimo dinamismo. Sabato non ha iniziato bene, ha perso un paio di palloni sanguinosi, poi ha recuperato con due interventi importanti. Alla fine ha confezionato una prestazione sufficiente, secondo me. Mi aspetto tantissimo da lui, così come da tutti gli altri centrocampisti. Desiato? Ha fatto anche meglio rispetto alla gara con la Fidelis Andria. Sta crescendo tantissimo, ha un fisico straordinario e una forza incredibile, sa anche giocare. Il rigore nasce da una sua azione personale, è stato imprevedibile. Lì l’arbitro doveva dare rigore solo per la giocata di un 2007 che non ha malizia, il tocco c’è stato. Ha recuperato qualche palla, ma è nelle sue corde. Ha tanta forza e corsa, la struttura lo aiuta. Sarà un punto fermo dell’Ischia nella prossima stagione, ma deve fare bene anche domani”

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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