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venerdì, Aprile 19, 2024

EXEMPLA di schifo. PERCHE’ offenderci in questo modo?

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Fa schifo? Si! Questa cosa organizzata dalla Regione Campania alla Stazione di Milano è la peggiore che avremmo potuto ricevere. Se questa è la brochure informativa immaginiamo il livello degli interventi che, già dai testi, si evincono come di seconda mano.

Venerdì si terrà il workshop “Ischia. Modello di turismo resiliente”. Ecco come viene presentato: “Ricchissima di vegetazione che cambia le tonalità e i profumi col mutare dei venti e delle stagioni, Ischia è chiamata l’Isola Verde per i suoi giardini. Arrivando dal mare, accoglie con la sagoma imponente del Castello Aragonese, tappa imperdibile insieme all’Eremo di San Nicola, al Torrione e, per gli amanti del[1]le immersioni, al sito sommerso di Aenaria. Il Museo archeologico di Pithecusae, in Villa Arbusto, custodisce la famosa Coppa di Ne[1]store risalente all’epoca di Omero. Per le vacanze al mare, si può scegliere fra un ampio ventaglio di spiagge: dai Maronti, a San Montano, da San Francesco a Citara. La cucina tipica locale ha tra i propri piatti l’unicità del coniglio all’ischitana, allevato secondo antiche tradizioni domestiche. Ricca la carta dei vini, frutto dei vitigni tipici isolani: Biancolella, Forastera e Piedirosso”. Roba che non saremmo riusciti a leggere neanche il peggiore catalogo di agenzie di viaggio degli anni 90.

L’unica nota positiva è la partecipazione dei testimonial Lina Sastri e Gino Rivieccio. Il resto lo faranno i nostri sindaci e alcuni dipendenti della Regione Campania. E lo faranno impugnando una brochure con la foto del Castello Aragonese stampata al contrario in copertina e nelle pagine interne. Già, EXEMPLA. Il Grand Tour del Saper Fare le “figuracce”.

Ma si può pensare che l’agenzia del turismo della Campania non riesca a stampare una foto giusta del Castello Aragonese? Come potranno mai rappresentarci se non conoscono il territorio neanche dalle cartoline. Eppure, sarebbe bastato scaricare le foto senza fare modifiche. Siamo così belli e potenti che non c’è bisogno di fare nulla. E’ legittimo chiedersi quale sia il “Saper Fare Campano” se non riusciamo a mettere la foto giusta di un panorama? Una cosa facile, semplice, davvero “modello base”.

La preoccupazione sale. “Fra le azioni previste per rafforzare il posizionamento della desti[1]nazione turistica “Campania”, anche attraverso la visual identity “Campania.Divina”, l’apertura di temporary info point nelle stazioni di Milano, Roma Termini, Genova e Verona, oltre alla diffusione di spot promozionali giornalieri su impianti digitali nella Stazione Centrale di Milano. Il progetto è finanziato dal Fondo Unico Nazionale per il Turismo” se hanno stampato il Castello Aragonese al contrario, cos’altro riusciranno a fare con i soldi del Fondo Unico Nazionale per il Turismo? Per ora hanno saputo “fare” una bella figuraccia. Per il resto dobbiamo solo attendere. Ma non finisce qui…

Come se non bastasse la foto del Castello al contrario, è interessante sapere che Nino Di Costanzo, lo chef che ha fatto di Ischia la sua base operativa a colpi di stelle Michelin, prima come interprete della “destinazione gastronomica” e presentato come “Chef ischitano” e poi come autore di un piatto per “Procida”. Questa è proprio l’EXEMPLA di cosa non fare una cosa buona. Il tutto con i soldi nostri “buttati” nelle mani della Scabec.

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