Pasquale Raicaldo | «Il mondo ricoperto da un fumo nero, polvere e lapilli come di un esplosione immensa, rumori di guerra, urla e grida. Poi il fumo a forma di fungo delle bombe». Torna a fare paura la Madonna di Zaro. Nel messaggio affidato alla veggente Simona durante la presunta apparizione dello scorso 8 ottobre, compaiono sinistri presagi. Non i primi, per la verità, nella pluridecennale storia del fenomeno che porta sull’isola centinaia di pellegrini, l’8 e il 26 di ogni mese. Un fenomeno sul quale continua ad indagare la commissione teologico-scientifica nominata dal vescovo di Ischia, Pietro Lagnese. E in attesa di un pronunciamento definitivo della Chiesa, che nel frattempo si mantiene a debita distanza continuando a definire luogo di preghiera il posto in cui apparirebbe la Madonna, fa discutere l’ennesimo messaggio dal contenuto quasi apocalittico. La cui eco viene amplificata attraverso il profilo Facebook della onlus che sovrintende al fenomeno, l’associazione Madonna di Zaro: un profilo che conta già 4500 like.
E stavolta Simona, una delle due veggenti, ha raccontato di aver visto “Mamma, immersa nella luce, il suo vestito era di un grigio perlato tenue, il velo bianco dal capo le scendeva fin giù ai piedi scalzi, il velo era mosso all’indietro dal vento, la sua mano destra era appoggiata sul suo petto e la sinistra tesa in avanti con la corona del Santo Rosario poggiata in essa”. Quindi, di seguito, ha trascritto il messaggio: «Cari figli – vi amo, e vedervi qui mi riempie il cuore di gioia. Figli miei, vi ringrazio di ciò che mi donate, ma il dono a me più gradito è la preghiera, la preghiera detta con il cuore, la preghiera semplice di chi ama.
Figli miei, non siate sempre pronti a giudicare, il giudizio non spetta a voi, è solo di Dio Padre; Egli è Padre buono e misericordioso, ma anche giusto, e darà ad ognuno ciò che merita quando sarà il momento. Figli miei, potete indossare una maschera e fingere con gli altri uomini, ma non con Dio Padre, Egli conosce ogni vostro pensiero, ogni vostra azione, conosce il numero dei capelli del vostro capo, conosce tutto di ciascuno di voi e, nonostante la vostra imperfezione, la vostra pochezza, Egli vi ama, vi ama di un amore così immenso, che vi ha donato il suo Figlio, il suo unigenito per la vostra salvezza. Figli miei affidate tutta la vostra vita a Dio Padre, Egli camminerà passo a passo con voi nella vostra vita e, nei momenti duri e dolorosi, vi porterà tra le sue braccia.
Figli miei, vi amo immensamente e, per l’immenso amore che provo per ciascuno di voi, vi chiedo ancora una volta preghiera: preghiera per la mia amata Chiesa, per questo mondo – ormai la sua sorte è segnata – ma voi figli continuate a pregare».
Simona ha poi raccontato di aver visto la Madonna abbassare lo sguardo e chinare la testa: «Io ho seguito il suo sguardo – ha proseguito la veggente – e ho visto il mondo ricoperto da un fumo nero, polvere e lapilli come di un esplosione immensa, rumori di guerra, urla e grida. Poi il fumo a forma di fungo delle bombe. Dagli occhi di Mamma è scesa una lacrima che ha rigato il Suo viso ed è caduta sul mondo, fermando tutto e facendo tacere tutto».
Quindi, un nuovo messaggio: «Figli, troppi miei figli soffrono e chiedono aiuto, il mio cuore è straziato da tutto ciò, ma figli, i delitti, gli abomini, contro i più piccoli, contro gli innocenti, gridano vendetta dinanzi a Dio. Figli miei pregate, vi prego, pregate, pregate! Vi amo immensamente, se solo capiste quanto vi amo.
Adesso vi do la mia santa benedizione. Grazie per essere accorsi a me».
E naturalmente sul fenomeno è consistente il partito degli scettici, tra i quali figurano peraltro anche molti parroci isolani, capeggiati da don Pasquale Sferratore. Che proprio attraverso il “Dispari” aveva liquidato così la faccenda: «Sono barzellette. Non screditate la Madonna, attribuendo a Lei la previsione di cose già avvenute». Don Pasquale aveva poi ironizzato sui terremoti in California, sui conflitti nel mondo islamico e su una serie di presunte previsioni, facilmente derubricabili a semplice lettura dell’attualità.
Esattamente un anno fa, il 26 ottobre del 2014, la Madonna aveva annunciato un grande male avvicinarsi. Con il dettaglio di «un grande paese islamico in cui si sentiva forte una musica come un lamento. Poi, milioni di persone inginocchiate a terra a pregare come islamici».
Un messaggio che in quella circostanza non mancò di far discutere, amplificando la frattura tra le due più grandi religioni del mondo. Così come quello dello scorso 8 ottobre, che riporta senz’altro alla mente le polemiche di un passato più o meno recente per il carattere catastrofistico di alcuni dei messaggi letti nel bosco di Zaro. Polemiche che – lo ricorderanno i lettori più attenti – portarono “La vita in diretta”, attraverso le parole di don Bruno Fasani, a prendere con forza le distanze dalla Madonna di Zaro e in particolare dalla presunta previsione dell’attentato delle Torri Gemelle. Nel 1995 Simona raccontò infatti di aver visto, sette anni prima che si compisse la «profezia » i grattacieli di Manhattan in fiamme. La testimonianza della ragazza fece notizia: «Ho visto dei grattacieli che venivano giù; poi ho visto la Statua della Libertà in frantumi e ho capito che doveva essere New York». E le polemiche dei teologi che storsero il naso di fronte a una matrice catastrofista delle previsioni mariane portò don Ciro Vespoli, padre spirituale delle veggenti, a spiegare: «La Mamma celeste non “prevede” catastrofi, ma le annuncia ed invita a conversione, come ha sempre fatto e come risulta dalla storia di tutte le apparizioni mariane. Inoltre credo che non si possa mai definire in modo esaustivo cosa può o non può la Madonna, davanti al senso del Mistero sono abituato a chinare il capo».
Ora, l’ennesimo messaggio catastrofista – che parla di fumo a forma di fungo, con evidenti riferimenti icastici alle bombe nucleari – riporta alla stretta attualità il dialogo su ciò che accade a Zaro, dove pure si riversano centinaia di fedeli in cerca di miracoli. Che anche stavolta paiono essere tornati preoccupati dalla nuova, rigorosamente vaga profezia del grande Male. E del suo avvicinarsi. Un nuovo brivido, che arriva dall’alto. Forse.