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venerdì, Marzo 29, 2024

Ermando Mennella: «Federalberghi non accetterà elemosine dal governo»

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Nelle isole minori italiane si contano 893 strutture ricettive che significano 7 milioni e mezzo di presenze turistiche all'anno con una ricaduta economica per l'indotto locale e per l'economia nazionale di enorme importanza

Ugo De Rosa | Il turismo è stato duramente colpito dalla crisi legata alla pandemia, ma evidentemente i nostri governanti non se ne sono accorti, considerata la somma esigua destinata al settore a fronte di altre iniziative. Eppure le aziende ricettive hanno pagato a caro prezzo l’emergenza Covid 19, alla stessa maniera delle altre attività. Per non parlare della situazione delle isole minori, come Ischia. Disoccupazione schizzata alle stelle, due mesi scarsi di lavoro e nessuna certezza nemmeno per la prossima stagione. A fronte di questa “dimenticanza” del governo, si registra la reazione di Federalberghi nazionale e Isole Minori con il presidente Ermando Mennella.

«Il turismo è stato uno dei settori produttivi più colpiti dalla pandemia – ricorda – ma è pure uno di quelli che permetterà al nostro Paese di riprendersi: credo che nei piani del Recovery Plan non ci sia sufficiente attenzione per un comparto fondamentale per l’Italia. Condivido le parole del presidente di Federalberghi nazionale Bernabò Bocca, ora è il momento di sostenere la ripresa anche aumentando l’attrattività e la competitività del nostro turismo attraverso la riqualificazione degli hotel.
Nelle isole minori italiane si contano 893 strutture ricettive che significano 7 milioni e mezzo di presenze turistiche all’anno con una ricaduta economica per l’indotto locale e per l’economia nazionale di enorme importanza».

Quindi Mennella riporta un po’ di cifre, che certamente fanno arrabbiare tutti, su un’isola che vive di turismo: «Queste aziende, nei contesti territoriali di cui sono espressione, non possono subire oltre alle conseguenze del corona virus, anche la beffa della mancata considerazione nel Recovery Plan: è proprio per queste realtà che l’innovazione e la sostenibilità vanno implementate e sostenute.
Ci chiediamo perciò: è plausibile destinare 4,75 miliardi di euro al cashback ed alla lotteria degli scontrini a fronte dei soli 620 milioni per il turismo?».

Un governo dalle idee poco chiare, come sempre. Ed infatti anche per il settore del trasporto marittimo si registrano forti contraddizioni: «Apprezziamo che si voglia potenziare e rendere eco sostenibile il trasporto marittimo per le isole minori ma come possono mai bastare per le esigenze delle 51 realtà insulari nazionali 12 navi e 10 unità veloci nuove quando, nel solo golfo di Napoli, operano abitualmente oltre 25 unità?».

A questo punto Federalberghi è intenzionata a far sentire la propria voce affinché l’intero comparto venga tenuto nella giusta considerazione. «L’Italia deve ripartire ma con il piede giusto e con l’attenzione adeguata alle attività produttive trainanti anche se allocate in contesti territoriali come le isole minori, a cui il Recovery Plan non ha dato la considerazione necessaria e che la nostra associazione invece reclama: non accetteremo elemosine dal governo».

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