fbpx
venerdì, Marzo 29, 2024

Eliporto: ASL morosa, l’ira di Gibì. Si riapre lo scontro, Il Comune deve recuperare 610 mila euro

Gli ultimi articoli

Ida Trofa | Torna di prepotente attualità la questione dell’Elisuperficie di Casamicciola Terme e il suo ruolo predominante di infrastruttura destinata ad un servizio primario come i voli salvavita. Il 31 marzo scade la convenzione con l’ASL a seguito della proroga di tre mesi concessa dopo la scadenza originaria e per effetti dell’Emergenza Sanitaria in atto. Scadrà, neanche a dirlo, con lo scadere dello Stato di Emergenza.
Il Giovanni Paolo II, come è noto, assolve ad una doppia funzione. In primis è la pista d’atterraggio del 118 e dell’elisoccorso che assicura i trasferimenti in continente dei “malati” ischitani e, in seconda battuta, serve per i voli turistici gestiti dalla Marina di Casamicciola Terme. Se questo ultimo aspetto può ritenersi di interesse relativo nel quadro complessivo, senza ombra di dubbio la vicenda sanitaria, legata alla gestione comunale e ai pagamenti dei canoni ASLNA2, da sempre è il nodo cruciale.

L’Asl nel recente passato e anche in questi anni difficili di emergenza pandemica ha effettuato i pagamenti dovuti sempre più di rado, in maniera incostante al punto da mettere a dura prova la tenuta del servizio. Il direttore Generale Antonio D’Amore, poi, mostra di avere sempre una scarsa attenzione al tema.
In attesa della nuova convenzione col Comune di Casamicciola per la gestione del servizio, solo agli inizi di questo marzo è giunto, ad esempio, un primo acconto sui crediti complessivi vantati dall’ente. Parliamo di cifre blu attesa la condizione asfittica in cui versano le casse pubbliche e le condizioni di necessità in cui si trova una comunità calpita da molteplici catastrofi.
Non stiamo parlando di un pagamento autonomo da parte dell’ASL, ma la risposta alle reiterate e doverose richieste di pagamento del canone annuo avanzate dall’Ente del Capricho e dalla sua partecipata.

Il comune vanta crediti è per 610 mila euro. L’ASL ne paga solo 160 mila
L’Azienda sanitaria con i pagamenti è ferma al 2016 e deve a Casamicciola Terme una cosa come 610 mila euro. Fino ad oggi con tutti i guai capitati all’ente terremotato il servizio è stato completamente a carico della comunità. Per il servizio di elisoccorso presso l’elisuperficie intitolata a Giovanni Paolo II, la convenzione tra Comune e Asl Napoli 2 Nord è scaduta lo scorso dicembre con una proroga COVID al 31 marzo. Al culmine delle reiterate richieste municipali la struttura di Frattamaggiore ha versato un acconto in partita provvisoria di una cifra pari a 160mila euro a saldo dell’anno 2021, a fronte del servizio di elisoccorso che il Comune di Casamicciola ha garantito dal 2019. Un triennio difficile. Inoltre, come si legge agli atti, lo stesso campanile vanta un credito di 100mila euro per il triennio 2016-2018 e di 350mila euro per il triennio 2019-2021. Sommando a tali cifre gli sforzi e gli investimenti affrontati con il coronavirus sull’isola, con il ricorso pedissequo e continuo a trasferimenti salvavita che hanno reso necessario l’anticipo di somme ingenti per fronte del servizio ed affrontare le emergenze territoriali in questione. Si attende la nuova convenzione tra Asl e Comune. Marina di Casamicciola, che materialmente gestisce l’elisuperficie, ha già annunciato che l’importo annuo per le spese del servizio assolano a cifre di poco superiori ai 200mila euro all’anno. È nell’attesa il comune che fu termale ha avviato tutte le procedure per il recupero dei crediti.

Missione recupero crediti ASL
Il 9 marzo la Giunta in presenza con il segretario Li Pizzi e il Sindaco Castagna, in streaming il Vice Sindaco Silvitelli e l’Assessore Stanislao Senese. Assenti l’assessore Filomena Senese e l’assessore Filomena Carotenuto ha stabilito di approvare la proposta del segretario comunale per il “Recupero credito Convenzione Delibera ASL n° 258 del 14/03/2016 e Delibera ASL n° 507 dell’11/04/2019”

Come si legge “il servizio di elisoccorso costituisce la risposta territoriale all’emergenza-urgenza in ambito sanitario laddove, come nel caso dell’Isola d’Ischia, trattasi di isole minori distaccate dalla terraferma e che, peraltro, sono stati istituiti dei livelli regionali di coordinamento, facenti capo alle Aziende sanitarie territorialmente competenti le quali devono garantire lo svolgimento del servizio medesimo”.
Ebbene nonostante questo ruolo sensibile il Comune di Casamicciola Terme vanta un credito nei confronti dell’ASL come di seguito specificato: in riferimento alla convenzione stipulata con Delibera ASL n. 258 del 14.03.2016 residua un credito di Euro 50.000; in riferimento alla convenzione stipulata con Delibera ASL n. 507 dell’ 11.04.2019 residua un credito pari a 400.000 Euro dal momento che sono stati erogati soltanto Euro 80.000. A queste vanno aggiunte le somme dovute sino ai giorni nostri per oltre 600 mila euro.
Pertanto, viste le molteplici inottemperanze dei vertici aziendali che dovrebbero garantire la nostra sanità e vista la sordità istituzionale, Casamicciola ha dato mandato ad un legale per recuperare le somme dovute e garantire la sopravvivenza dell’Elisuperficie.

L’ASL è sorda alle esigenze isolane
Il Comune ha più volte sollecitato il pagamento delle somme debenze
(note prot. n. 664 del 19.01.2022 e prot. n. 1763 del 17.02.2022). Solleciti ai quali non è stato dato riscontro e soprattutto nono è stato dato ricostruire alle PEC trasmesse alla ASL a partire dall’ottobre 2021 fino al gennaio scorso per la consegna della documentazione necessaria al fine della liquidazione, il calendario degli incontri per la stipula della nuova convenzione, i solleciti amministrativi per il pagamento dei crediti vantati. Insomma, l’Azienda di D’Amore se ne fotte di garantire le unità sanitarie locali, ossia le strutture attraverso le quali le regioni assicurano i livelli essenziali di assistenza definiti dal piano sanitario nazionale, si costituiscono, in funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali.

Casamicciola prova a farsi sentire, disposta l’esecuzione forzata
La natura di ente pubblico non economico della ASL, rende a questo punto ammissibile l’esecuzione forzata in danno delle ASL per la tutela, le ragioni ed interessi dell’Ente e dunque per provvedere al recupero delle somme
vantate quali crediti derivanti dalle convenzioni adottate con le Delibere ASL del 2016 e del2019. In tal senso è stata disposta con apposito provvedimento dell’esecutivo di Giovan Battista Castagna la modalità di costituzione e
di rappresentanza legale dell’Ente in giudizio.
Basterà? Una cosa è certa: i territori isolani sono costretti da sempre a combattere per il rispetto dei propri diritti, ad elemosinare interventi è previsioni economiche degne, a fronte di una classe dirigente regionale ed aziendale sempre e più distratta e l’ondata a dalle reali esigenze del paese.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos