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giovedì, Aprile 25, 2024

Elezioni, elezioni, elezioni ed ancora elezioni

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Anna Fermo | Se così non fosse ci sarebbe davvero di che meravigliarsi: di questi tempi ogni ben che minima iniziativa attivata dal Comune di Ischia reca con se il retropensiero elettorale di chiecchessia, addetti ai lavori e non.

Si attivano i concorsi per i vigili urbani? C’è odore di rincorsa ai consensi.

Si attivano i concorsi per i funzionari? C’è ancora odore di rincorsa ai consensi.

Si assume personale ad Ischia Ambente? Ancora accaparramento di consensi.

Si assumono funzionari temporanei nell’UTC? Ancora consensi.

Si assume personale presso lo staff del sindaco? Altri consensi.

Come la giriamo giriamo per chiunque è ormai  tutto un interessamento motivato da consensi, ma, per gli addetti ai lavori, utile davvero anche a comprendere come si stanno delinenando gli accordi sotto banco in vista delle elezioni del prossimo maggio? Non ne sarei affatto così certa.

Circa l’attivazione dei concorsi, ho avuto già modo di esternare le mie considerazioni e confermo quanto sostenuto: è stato un atto di coraggio se non anche di ammissione di colpe rispetto ad un nulla di fatto perpetrato fino al dissossamento della pianta organica del comune capofila dell’isola. Volenti o nolenti bisognava pertanto interrompere il nefasto fenomeno che in meno di un anno, per chi non lo sapesse, avrebbe decretato la polverizzazione definitiva di ogni servizio comunale. Carte alla mano, ulteriori 17 pensionamenti entro il 2017, su un organico di 60 unità, senza alcuna previsione assunzionale, a chi avrebbero potuto o potrebbero mai lasciar presagire un buon andamento della macchina amministrativa? Suppongo, davvero a nessuno, nemmeno a quella opposizione consiliare che per anni ha fatto la voce grossa rispetto al personale esterno in dotazione al comune, richiedendone ripetutamente il licenziamento “perché” a suo dire “il personale interno poteva bastare da solo a sopperire ad ogni servizio”(vedi articoli stampa e le innumerevoli proposte in seno al Consiglio comunale). Una opposizione  che oggi, come nulla detto e messo per iscritto, prende atto e seppur non mancando di critiche (“ verranno assunti solo per tre ore al giorno: è ridicolo!”), reclama comunque e finalmente una svolta assunzionale al comune di Ischia seria e rivolta ai giovani. Non ho mancato di un plauso al coraggio della maggioranza e non mancherò nemmeno di un plauso ad una minoranza che finalmente asserisce qualcosa di condivisibile. D’altronde essere coerenti in politica non porta a nulla, specie in clima preelettorale!

Oltre i concorsi, ma comprendendoveli, sono comunque convinta che nessuna azione amministrativa messa in campo oggi dalla maggioranza del comune di Ischia possa davvero essere letta univocamente come mossa elettorale in vista dell’appuntamento del prossimo maggio. Ci sono circostanze che possono essere decise e determinate da volontà politico-amministrative ed altre circostanze che vi sfuggono e che come tali vengono a determinarsi per forza di inerzia rendendo il quadro ancor più confuso di quanto possa realmente apparire.

Diciamolo chiaramente e senza tergiversare: l’attuale maggioranza al comune di Ischia è tutto fuorchè un nucleo compattato su di un’unica posizione elettoralmente parlando. Seppur attualmente non ci sia alcun intendimento manifesto di rottura tra maggiorenti, in uno sguardo oltre l’attualità e catapultato di qui a qualche mese, la rottura è più che evidenziata. Difficile dunque fare la conta dei consensi adesso!

Si sente parlare di liste: Giosi ha due liste pronte, Gianluca Trani altre due, Enzo Ferrandino ancora due, Domenico De Siano sempre due, Salvatore Mazzella o Giuseppe Di Meglio ancora due, Carmine Bernardo ne cerca una che lo accolga, etc etc etc. Oltre i nomi che sono sempre gli stessi, le liste camminano a coppia di chiacchiere delineandosi attorno a quali papabili sindaci? Fin quando non verranno fuori i candidati Leader, coppie di liste o meno, si starà parlando solo ed esclusivamente del nulla e di circostanze che autodeterminandosi per inerzia creeranno solo ed immancabilmente ulteriore confusione.

Va da se che nessun concorso può significare consensi per uno piuttosto che per un altro, che nessuna mossa della maggioranza attuale possa significare una strategia elettorale certa.

L’impressione che umilmente non mi sento di nascondere all’opinione pubblica è che oggi davvero si sia giunti ad un punto di non ritorno per non pochi politici locali. Alcuni hanno fatto il loro corso e se ne sono resi conto facendo un passo indietro, altri invece non ancora e con stolta caparbietà insistono a volersi imporre in un contesto che non fa più per loro, proprio per quelle circostanze di fatto che non hanno saputo determinare.

Non avere contezza dei propri limiti, non avere l’umiltà di ammettere una sconfitta politica sul campo amministrativo è un errore che rischia di compromettere ulteriormente la partecipazione del nuovo alla vita politico-amministrativa ischitana. Se ci siamo fatti un’idea sbagliata della politica locale e del modus administrandi probabilmente una responsabilità non di poco conto ce l’hanno proprio questi irriducibili che, ancora, avranno il coraggio di proporsi come alternativa, a cosa, visto che l’alternativa è solo a se stessi?

Elezioni, elezioni, elezioni ed ancora elezioni.

La notte in cui le vacche sono tutte nere non ci consente di distinguerne una che porti una macchia bianca e che faccia la differenza.

Attenderemo il giorno, quello che non si delineerà di certo dopo i concorsi, ma che almeno renderà chiaro se tra queste vacche tutte nere ce ne sarà almeno una con una macchia bianca che ad oggi non c’è stato dato ancora modo di scorgere.

 

 

 

 

 

 

 

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