sabato, Novembre 15, 2025

Edilizia, Enzo si gioca la carta “110”. Ischia, uffici caldi a Via Iasolino

Lunedì i colloqui per affidare l’ufficio più delicato del Comune a un tecnico esterno. Dopo Iacono e De Angelis, il sindaco punta su una nomina ex articolo 110. Sullo sfondo la pressione della Procura, le demolizioni d’autunno e il rimpasto di giunta con tre assessori nel mirino.

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Il sindaco prepara l’esternalizzazione. Lunedì la selezione per un nuovo dirigente, chiamato a reggere tra Procura, demolizioni e interessi trasversali. Intanto si disegna la nuova giunta con De Maio, Di Meglio e Di Vaia a rischio

Nell’edizione di ieri vi abbiamo raccontato delle determinazioni assunte dal sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, nella gestione dei dirigenti comunali. Una proroga generalizzata fino al 31 dicembre che rappresenta, in realtà, la più lunga mai firmata nel suo secondo mandato. Ma dalla lettura del decreto emerge con chiarezza una casella mancante, ed è proprio quella che oggi vogliamo analizzare insieme a un’altra scelta cruciale per il futuro assetto amministrativo: l’edilizia privata e l’ufficio del paesaggio. Due deleghe pesanti, destinate a due figure differenti, ma che da anni mettono in difficoltà qualsiasi amministrazione.

Per l’ufficio del paesaggio il rebus sembra risolto con il ritorno dell’ingegnere Franco Fermo, dirigente storico e di comprovata affidabilità, un tecnico che conosce i meccanismi comunali e che negli anni ha garantito stabilità. Tutt’altra storia, invece, per l’edilizia privata, settore strategico e delicatissimo, al momento privo di un nome in pianta organica.

Dopo l’esperienza di Francesco Iacono, finita per incompatibilità caratteriale e per una linea di rigore mal digerita dai “piani alti”, e la parentesi con l’ingegnere Luigi De Angelis, compromessa dal ben noto conflitto d’interessi legato al “dossier Pagoda”, Enzo Ferrandino si trova ora senza alternative interne. E così, la soluzione è stata individuata nell’esternalizzazione dell’ufficio attraverso un incarico ex articolo 110, un passaggio già preparato nei mesi scorsi con un avviso pubblico per la selezione di un tecnico esterno a cui affidare la responsabilità di quello che da sempre è il settore più “caldo” di via Iasolino.
Chi prenderà in mano l’ufficio dovrà muoversi in un terreno minato: le pressioni dei tecnici locali, le influenze della politica e, soprattutto, lo sguardo vigile della Procura della Repubblica di Napoli. È la stessa Procura che negli ultimi anni ha fatto tremare più di un dirigente comunale, imponendo un’attenzione quasi ossessiva su pratiche urbanistiche complesse e spesso borderline. I casi emblematici del parcheggio della Siena e dell’Hotel Pagoda raccontano meglio di ogni discorso la portata di queste pressioni.

Lunedì mattina, nei colloqui già fissati per la selezione ex articolo 110, Ferrandino cercherà dunque un profilo con spalle larghe, capace di reggere l’urto delle demolizioni annunciate per l’autunno, un tema che dagli uffici giudiziari già si annuncia rovente. Ma questa nomina non può essere letta solo in chiave tecnica: incrocia inevitabilmente anche la più ampia partita politica della nuova giunta.

L’edilizia privata, infatti, non è una semplice delega dirigenziale. È una pedina politica pesante, quasi un assessorato aggiunto, una leva di potere in grado di spostare equilibri e di attrarre consenso. Per questo la scelta del sindaco si lega a doppio filo con l’ipotesi di un rimpasto che potrebbe coinvolgere la vicesindaco Ida De Maio, l’assessore Feliciana Di Meglio e Gigi Di Vaia. Tre caselle che, sommate alla nuova nomina in edilizia privata, disegnano un puzzle di potere che Enzo Ferrandino sta provando a ricomporre in vista della fase autunnale.

Dalle nostre parti il consenso raramente si costruisce sul bilancio o sulle grandi opere. Molto più spesso si misura sulla capacità di “intermediare” pratiche: una SCIA, una CILA, un permesso a costruire o una domanda di condono. È qui che si annida il vero terreno di scambio politico, fertile per chi non sa immaginare una visione diversa del governo locale e riduce tutto a calcestruzzo e mattoni.

Ed è proprio per questo che la partita dell’edilizia privata si intreccia con quella della giunta: consente di rafforzare chi nomina e, nello stesso tempo, di allargare la base elettorale attraverso nuovi ingressi. Settembre, per Enzo Ferrandino, si preannuncia bollente. Per fortuna, almeno nel tragitto verso il municipio, il sindaco può concedersi un po’ di refrigerio sulla sua nuova bicicletta elettrica.

  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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