E la nuova zona portuale è piena di rischi. Il comune di Ischia si è risvegliato nel dejavu di un progetto super-datato, pensato da Paolo Ferrandno e realizzato a Enzo, Fino ad oggi, nessun sindaco, da Enzo Mazzella e Giosi Ferrandino aveva mai dato la stura a questa follia. Poi, per equilibri politici, mancanza di visione e una cieca voglia di dimostrare di essere capaci, il 22 luglio, in piena alta stagione, si parte con gli esperimenti.

La realtà dei fatti ci racconta che l’operato dell’amministrazione è già fallito. Con l’intervento diretto del comandante del porto, assessore ombra dell’amministrazione Ferrandino, il nuovo piano orari è stato modificato in base alle vere esigenze dell’approdo ischitano. Una modifica che a gennaio, però, il Sindaco non aveva neanche ipotizzato allorquando si presentò insieme con Caruso e Dionigi in Regione senza nessuna soluzione e nessuna proposta al tavolo di ascolto convocato dalla dirigenza regionale. Ebbene, nei week end scorsi abbiamo già avuto la dimostrazione che la soluzione comunale è un fallimento. Gli orari dilazionati (grazie a Meloni, ndr), hanno già eliminato l’accavallarsi di auto in sosta per la partenza e di auto che sbarcano. Una soluzione intelligente che non ha necessitato di un nessuna rivoluzione ma solo di buon senso.

Ma da questa mattina parte del porto si è risvegliato nell’immenso blu strisce da parcheggio. Eggià, perchè al posto dei taxi il comune ha previsto una zona parcheggio a pagamento con strisce blu. Una mossa che serve sia a limitare i danni con i gestori del sistema di parcheggio sia per dare una risposta, poco efficace, alla grave crisi di parcheggio che ha creato la decisione di eliminare il parcheggio ExGuerra (ora trasformato in bar a servizio della “folle” stazione marittima).

Con la nuova piazza Trieste, invece (e lo si evince bene dalle foto) si è creata una nuova area taxi adiacente ai bus. Guardate la foto, la linea gialla e la vicinanza con il bus. Già immaginiamo qualche “tozza tozza” al capolinea….