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venerdì, Aprile 19, 2024

Ecco come De Luca impoverisce Ischia. Di Scala: “1 milione e mezzo per l’isola”

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Le isole di Ischia e Procida sono state completamente dimenticate dalla Regione Campania nell’adozione dei programmi di investimento per supportare il turismo e lo sviluppo, sfruttando fondi nazionali e dell’Unione Europea! Lo denuncia il consigliere di Forza Italia Maria Grazia Di Scala, che in proposito ha presentato una interrogazione al presidente De Luca.

La Di Scala innanzitutto ricorda al governatore della Campania, che evidentemente se n’è dimenticato, l’importanza delle due isole, che «rappresentano nello scenario turistico campano e internazionale alcune delle più importanti realtà italiane per la loro caratterizzazione termale, balneare e culturale che ne fanno, dal punto di vista dell’offerta turistica, realtà interessantissime vista anche la loro capacità ricettizia che le mettono in condizione di accogliere oltre il 30% del turismo termo-balneare regionale».

C’era bisogno dell’intervento del consigliere regionale di F.I. per ribadire la tradizione termale di Ischia? Evidentemente sì: «Le terme di Ischia, in particolare – prosegue la Di Scala -, sono protagoniste di una lunga storia che inizia in età greco-romana, viene ripresa in età moderna a partire dal XVIII secolo e, a partire dagli anni intorno al 1900, si ridefinisce più volte, contribuendo prepotentemente all’affermazione del sistema di “cure dolci”, nel quale le prestazioni hanno valore terapeutico ma anche di prevenzione e promozione della salute degli individui, intesa in senso psico-fisico e sociale. L’attività termale, dunque, non è solo un mezzo per il raggiungimento della salute individuale e familiare, ma assume un contenuto che sfocia nella più ampia concezione di benessere. Proprio per questi motivi l’isola d’Ischia rappresenta il vero punto di riferimento del turismo termale, con un’importanza ed una rilevanza che va ben oltre i confini nazionali».

Ebbene, tutte queste peculiarità non contano per De Luca, a quanto pare. Ischia e Procida non sono meritevoli di alcun programma di investimento. Infatti la Di Scala ricorda gli atti finora licenziati dalla Giunta regionale e in particolare i Piani operativi FSE, Piano di Sviluppo Rurale, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Chi si attendeva almeno qualche spicciolo per le due isole del golfo, è rimasto deluso: «In nessuno dei documenti di Programmazione strategica regionale menzionati nel precedente punto, al contrario di altri territori campani per i quali sono stati previsti importanti programmi di investimento a valere su risorse nazionali ed europee (tra gli altri la strategia per le Aree interne, il programma Via Francigena, gli interventi previsti nell’Allegato al Patto per la Campania, PON Cultura, PON infrastrutture e Reti, ecc.) le isole Ischia e Procida non sono risultate essere destinatarie di specifici interventi; il PDC Cultura e Beni culturali approvato con DGRC 90/2016 ugualmente non ha previsto alcuna misura specifica per queste due fondamentali destinazioni turistiche campane».

De Luca ha elargito investimenti a pioggia per altre località che gli sono care, dando un vero schiaffo ad ischitani e procidani. Una discriminazione pesantissima, che rischia di aggravare la crisi tuttora in atto, come osserva Maria Grazia Di Scala: «Anche nelle isole di Ischia e Procida la crisi economica fa ancora sentire i suoi effetti ed ha determinato la perdita di quote significative del mercato turistico nonché l’abbassamento degli standard di offerta, con un conseguente circolo vizioso di calo dei margini di profitto delle imprese, spingendo verso una ulteriore dequalificazione dell’offerta che richiedono interventi specifici necessari ed urgenti».

Per poi rincarare la dose: «L’apertura di nuove rotte turistiche sul territorio regionale ha un valore importante da tutti condiviso e che occorre perseguire con ogni mezzo disponibile, a condizione che esso riguardi tutto il territorio e non penalizzi realtà consolidate nell’economia del territorio campano come le isole del Golfo di Napoli; le Isole di Ischia e Procida non possono essere “offese” da un’incomprensibile logica di ingiusta esclusione da interventi infrastrutturali prioritari e, segnatamente, nel settore culturale che ha un impatto diretto sul settore turistico, poiché innalza il livello di attrattività territoriale, facendo notare a tal fine, che nei PDC di cui alla DGRC 90/206 non è prevista alcuna azione specifica per queste zone, che potranno solo partecipare a bandi, a differenza di quanto stabilito, ad esempio, per Pozzuoli e Campi Flegrei ed altri territori campani per i quali sono previsti finanziamenti specifici».

Il consigliere di Forza Italia impartisce poi una lezione di strategia di sviluppo al presidente De Luca, suggerendo le iniziative urgenti da adottare: «Istituzionalizzazione di un’attività di spettacolo consolidata come l’Ischia Summer Festival, con la previsione di un apposito capitolo di bilancio dedicato, a valere sulle risorse della LR. 6/2007 con una dotazione annua non inferiore a 200.000 euro; l’aumento del contributo previsto nella Legge di bilancio 20l6 sul capitolo SI 13 della Missione 5, programma 2, tit. macroaggregato 104, dedicato a Villa Arbusto in Lacco Ameno di Ischia, per il potenziamento delle attività di promozione e valorizzazione del Museo di Archeologico di Pithecusae, assoluta eccellenza poiché riguarda il primo avamposto strategico dei Greci nel Mezzogiorno in età risalente all’VIII secolo a.C., con una dotazione annua non inferiore a euro 300.000 per il triennio 2016-2018 (elevando il miserrimo contributo attuale previsto nella Legge di bilancio 2016 sul capitolo 5113 della Missione 5, programma 2, tit. I, macroaggregato 104); istituzione di capitoli di bilancio dedicati a contributi per le attività di recupero, manutenzione, promozione e valorizzazione: a) della Torre di Guevara, conosciuta anche come Torre di Michelangelo ubicata nel Comune di Ischia, con una dotazione annua non inferiore ad euro l50.000 annui per il triennio 20l6-2018; b) degli scavi archeologici paleocristiani di S. Restituta nel Comune di Lacco Ameno con una dotazione annua non inferiore ad euro 150.000 annui per il triennio 2016-2018; contributi per il restauro e la manutenzione del Castello Aragonese di Ischia, con una dotazione annua non inferiore ad euro 200.000 per il triennio 2016-2018».

Questo per quanto riguarda le maggiori eccellenze dell’isola d’Ischia. Per la vicina isola di Graziella, invece: «Istituzione di opportuni capitoli di bilancio dedicati a contributi per la manutenzione e valorizzazione dei beni culturali di Procida, ossia: I) Abbazia di San Michele con una dotazione annua non inferiore ad euro 70.000 annui per il triennio 2016-2018; 2) Monastero di Santa Margherita con una dotazione annua non inferiore ad euro 70.000 per il triennio 2016-2018; 3) Premio Elsa Morante, dotando il capitolo del bilancio regionale dedicato, con un importo non inferiore ad euro 100.000 annui per il triennio 2016-2018».

Investimenti complessivamente inferiori al milione e mezzo di euro annui. Da prelevare dal «capitolo 542 riferito alla L.R. 8/2004, art. 6 sufficientemente dotato per finanziare le attività descritte», evidenzia la Di Scala.

Di qui l’interrogazione per conoscere se De Luca sia «disponibile ad aprire un tavolo di confronto per le Isole di Ischia e Procida per elaborare un piano di azioni infrastrutturali strategiche; condividere il piano di valorizzazione delle realtà culturali descritte mediante una variazione compensativa alla legge di bilancio».

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