Con un sontuoso secondo tempo, l’Ischia abbatte il muro del Saviano e si porta in testa alla classifica con un plotoncino a quota 4. Nessuna squadra a punteggio pieno dopo 180’, a conferma dell’equilibrio che c’è e ci sarà in questo girone, anche se prima o poi le corazzate dovranno confermare che gli investimenti fatti in estate non sono stati fini a se stessi. A fine partita, Enrico Buonocore è visibilmente soddisfatto.
“Secondo tempo OK? Nel primo ci sono stati degli episodi, secondo me non c’era né il rigore nostro né quello concesso nel secondo tempo al Saviano, ma il rigore negatoci ha dell’incredibile perché il fuorigioco è inesistente – spiega Buonocore -. Nella ripresa abbiamo fatto molto meglio. Nei primi 45’ dovevamo stare larghi e poi arrivarci lì davanti, sfruttando un taglio o un passaggio. Ci siamo fatti marcare stando così stretti. Però abbiamo avuto un paio di situazioni in cui è stato sbagliato l’ultimo passaggio, però alla lunga la squadra ha fatto quello che chiedo, mai rischiando. Il rigore del Saviano è arrivato in seguito ad un fallo non rilevato su Chiariello. Tutto sommato buona la nostra partita. I ragazzi sono stati bravi ma possiamo fare ancora meglio avendone le possibilità”.
Sul 2-0 la squadra ha smesso di giocare, adagiandosi un po’. “Il problema è che anche sotto di due gol, il Saviano non veniva mai avanti – prosegue Buonocore –. Facevamo girare palla aspettando che uscissero ma ciò non avveniva mai… E’ arrivato un momento in cui la partita si è rallentata. Sul 2-1 Simonetti di testa poteva chiuderla, abbiamo creato altre situazioni pericolose. Il risultato non è mai stato inn discussione”.
Buonocore si è arrabbiato alla fine del primo tempo per le decisioni arbitrali assai discutibili. “Secondo me l’assistente ha sbagliato due-tre volte, clamoroso l’errore su Ballirano che veniva da dietro. Rigore solare, fuorigioco impossibile. Errori così possono condizionare una gara. Non è stata una partita cattiva, giocata duro ma senza problemi in campo”.
Si può dire che sta venendo fuori l’Ischia che vuole Buonocore? “L’Ischia per anni ha giocato un tipo di calcio fatto di ripartenza perché c’era un giocatore come Castagna he aveva gamba per 40-50 metri e tre-quattro situazioni se le creava solo lui. Non abbiamo più Luigi, ma giocatori che vanno nei tagli a 20-30 metri dalla porta. Può darsi che abbiamo anche più qualità tecnica di Castagna ma si sa che sul nostro campo un giocatore co e lui dà tanto. Abbiamo fatto il possibile per trattenerlo. Non ci siamo riusciti – spiega il tecnico gialloblù – e quindi adesso dobbiamo sviluppare un tipo di calcio per arrivarci. Una squadra che vuole vincere, deve rischiare per fare gol. E’ finito il calcio con tutti dietro la linea della palla. Il calcio è cambiato e bisogna stare al passo”.
Domenica arriva l’Albanova: avversario di rango nel giorno del centenario della fondazione. Buonocore si aspetta un pienone al “Mazzella”? “Mi aspetto che la gente capisca che si è fatto qualcosa di importante. Due mesi fa c’era il rischio di non partecipare al campionato. I tifosi devono essere contenti di quello che è stato fatto, del lavoro di Taglialatela E’ normale che l’apporto della gente è importante. Bisogna abbonarsi, cento euro sono alla portata. Parlo ai tifosi di tutta l’isola: premiamo questa società che ha fatto tanto sacrifici per allestire questa squadra. E’ normale che voglio che domenica vengano in tanti. Poi lunedì ci sarà la grande festa”.