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venerdì, Marzo 29, 2024

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la lettera di Kathy Sherak

Buon giorno,
sono una professoressa Americana. Ho studiato, lavorato, e viaggiato molto in Italia e parlo l’Italiano. Voglio raccontarvi un’esperienza che ho vissuto ad Ischia il 28 ottobre perché potrebbe avvisare i vari enti ed ufficiali che si occupano del turismo e trasporti ad Ischia di un problema molto serio.
Dopo essere sbarcati a Porto d’Ischia, io e mio marito ci siamo diritti immediatamente alla biglietteria per acquistare i biglietti di andata e ritorno dell’autobus. Siamo saliti sull’autobus che andava al Castello Aragonese e oltre, il quale era pieno di gente con i loro zaini e valige.

Ci siamo seduti e non appena l’autista ha chiuso le porte, il controllore ha cominciato a controllare i biglietti dei passeggeri. Nei primi secondi, ha chiesto i documenti di due turisti Italiani e li ha fatti pagare una multa in contanti. Noi non sapevamo che cosa stava succedendo. E venuto subito da noi e dopo aver visto i nostri biglietti, ha chiesto i nostri documenti e ci ha detto semplicemente che dovevamo subito pagare una multa di Euro 46.50 a testa perché i biglietti non erano stati convalidati. Il controllore ha usato un tono estremamente brusco e severo con una maniera prepotente per dire che questo fatto era scritto sia vicino alla macchinetta che sul biglietto stesso e noi dovevamo conoscere le regole o pagare le conseguenze. Abbiamo spiegato che non si vedeva né la macchinetta né lo scritto a causa della folla, e che questo è stato un semplice errore umano.

Lo dico nella maniera più chiara che non avevamo nessun’intenzione di evadere le regole. Siamo due persone oneste che seguono le regole ovunque andiamo. Avevamo pagato i biglietti e non eravamo consapevoli del fatto del timbro. Invece il controllare ci ha trattato come due criminali davanti a tutti e ci ha anche fatto scendere in mezzo all’itinerario insieme a lui ed un altro ufficiale, insistendo ad alta voce che dovevamo conoscere le regole e pagare subito, e addirittura, se non pagavamo subito, ci avrebbe aumentato la multa.

Ischia e un posto che vive di turismo e non credo che un ufficiale a bordo di un autobus colmo di turisti appena arrivati che bruscamente esige una multa per un semplice errore sia il benvenuto all’isola appropriato. Nel giro di 3 minuti, questo controllore ha raccolto più di 186 Euro, e siano le persone multate che le tante persone che osservavano hanno capito subito che Ischia e ostile e inospitale. Anche se non sarà vero, e difficile vivere o quanto meno osservare questa scena e non pensare che 1) l’autobus di Ischia e una trappola per scuotere dei soldi dai turisti in poco tempo e che 2) il controllore stava svolgendo un semplice lavoro di ricatto, visto la sua velocità e la sua maniera minacciosa, e non credo che nemmeno questo avanzi l’accoglienza desiderata.

Non e in discussione il fatto che abbiamo sbagliato e non pretendiamo un trattamento speciale. Lo sappiamo bene che la legge non ammette ignoranza. Pero, c’è modo e modo per trattare la gente, come abbiamo visto al pomeriggio vicino a Borgo Sant’Angelo quando un’autista ha indicato a una straniera che ha appena comprato un biglietto a bordo di rivolgersi alla macchinetta per convalidarlo.

Temo che questa vicenda si ripeti ogni giorno, e quindi significa che tanti turisti rimangono colpiti non dalla bellezza e il fascino dell’isola, ma dal suo maltrattamento dei visitatori. Difatti, a questo punto noi non abbiamo nessun’intenzione di tornare ad Ischia visto che siamo stati trattati cosi al primo impatto. Chiederei solo che i responsabili pensino un po’ alla maniera in cui vengono trattati i turisti all’arrivo. E assolutamente vero che i biglietti vanno convalidati.

Però è anche vero che molti stranieri non lo sanno. In questo caso, perché non aiutare tutti a seguire le regole? Per esempio, perché non fare vedere in più posti nell’autobus in lettere molto più visibili il fatto della convalida? Oppure i responsabili in biglietteria e l’autista a bordo potrebbero ogni tanto ricordare ai passeggeri di andare alla macchinetta a convalidare i biglietti. Certo e un piccolo sforzo in più, ma risulterebbe in visitatori contenti e non amareggiati del loro soggiorno ad Ischia.

L’Italia è bellissima per tanti motivi: il mare, le montagne, la cucina, l’arte, le città grandi e paesi piccoli, ma l’Italia `e anche amatissima in tutto il mondo per la sua accoglienza calda e il suo popolo generoso. Mi auguro che i responsabili dell’autobus di Ischia si diano da fare e che l’isola può riguadagnare questa stessa stima e ammirazione.
Grazie tanto per l’attenzione,

Kathy Sherak, San Francisco, California, USA

3 COMMENTS

  1. Come prima cosa avrei cercato di registrare tutto con un cellulare, (anche se mi rendo conto che in frangenti del genere diventa difficile!), ma sicuramente avrei chiamato i carabinieri. Purtroppo le cattive amministrazioni degli ultimi decenni (di tutti e sei i Comuni!!!!!), e l’arroganza, la maleducazione, l’ignoranza e la spocchia delle persone come appunto il personale del trasporto pubblico (quantomeno una parte), o i tassisti, stanno facendo letteralmente scappare i turisti. Ischia sarà anche piena di bellezze naturali, (secondo me non più !!!), ma se il turista nn viene accolto bene e “coccolato e curato”, tempo pochissimi anni ci ritroveremo con un’isola senza turisti!!!. E a quel punto ci vorranno molti anni affinché l’isola si risollevi! Pensiamoci….. forse siamo ancora in tempo!!!! ……FORSE

  2. cara kathy, non fartene un dramma, noi comuni cittadini siamo tutti dalla tua parte,io non sono di ischia, ma credo sia il posto piu’ bello al mondo in assoluto, continua a venire a visitarla. detto questo, nessuno fa nulla x denunciare queste cose, non me ne voglia nemmeno questo giornale, ma alla prima letterina di qualche amministratore, gli darete tanta enfasi, da sembrare, e da far sembrare la SALVEZZA DEL MONDO.

  3. Gent.ma sig. Kathy
    Forse sarà l’effetto percentuale sulle multe che certe persone hanno fretta di multare, ma Lei adesso se vuole giustizia deve andare dai carabinieri e denunciare l’accaduto senza perdere tempo, cosi da dimostrare la sua buona fede.
    Questa estate un mio amico salito sul bus, stava trovando il biglietto nel borsello, a il controllore non gli ha dato nemmeno il tempo di poterlo prendere, che gli ha fatto la multa.

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