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venerdì, Marzo 29, 2024

«E’ possibile che per togliere il gesso a un bambino si debba andare a Napoli?»

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Leonardo Fiorentino, cittadino foriano impegnato nel sociale, aveva richiesto ai vertici della sanità isolana delucidazioni in merito alle “procedure trattamento bambini traumatizzati isola d’Ischia”, nell’ottica di porre un freno ai trasferimenti nelle strutture della terraferma. La relazione ricevuta ha soddisfatto in parte il Fiorentino, che nella sua risposta al direttore generale dell’Asl NA 2 Nord Dott. D’Amore, alle Direzioni Sanitarie dell’ospedale “Santobono” e del “Rizzoli” di Lacco Ameno, ai responsabili degli uffici competenti dell’Asl NA 2 Nord e della Regione Campania esprime ulteriori considerazioni. Inoltre chiede copia della delibera n. 834 del 26.07.2017, adottata successivamente alla sua richiesta datata 22 luglio.

«Le problematiche esposte, largamente condivise – scrive Fiorentino -, rientrano in “un’attività di cittadinanza attiva”, tale attività del “cittadino” termina laddove inizia il ruolo politico e manageriale di chi è preposto a creare condizioni di benessere sociale, pertanto si auspica che in un’ottica di “continuo miglioramento della qualità” vengano siglati accordi che tengano conto delle “urgenze” e delle “emergenze” ma anche delle cure, limitando l’esodo dei sofferenti in terraferma».

Quindi prosegue: «Si ritiene per mero senso logico, in relazione anche a quanto appreso circa la”non esistenza della specializzazione in ortopedia pediatrica”, che una “rimozione gesso” o una “valutazione di una frattura” (in pazienti bambini) con conseguente ipotesi di trattamento (chirurgico e non) possano anche avvenire presso il ” nostro ospedale A. Rizzoli”.

Ben vengano quindi incentivi a “Master e Corsi di Specializzazione in Traumatologia Pediatrica” per il personale in servizio, tutto ciò anche in un ottica di “formazione continua”, magari proponendo ulteriori incentivi per gli specialisti che intendono dare un valore aggiunto alla nostra Sanità, elevando così i livelli qualitativi del “nostro ospedale”, agendo così su principi meritocratici, fermo restante la politica di avere poli di specializzazione ed eccellenza per “accorpare e trattare” i casi clinici più seri “adeguatamente filtrati” dalle strutture sanitarie “generaliste” distribuite sul territorio».

In conclusione Fiorentino esprime gratitudine «ancora una volta per l’interesse accordato in un ottica di collaborazione tra cittadinanza e istituzioni ma soprattutto di miglioramento continuo».

1 COMMENT

  1. Che vergogna una società che non bada ai bisogni dei più piccoli e degli anziani non è da considerarsi tale. Sulla questione del Rizzoli la Asl Napoli 2 farebbe bene a tacere e mettere subito in atto azioni volte ad evitare il ripetersi del disservizio in futuro

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