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Daily 4ward di Davide Conte del 5 giugno 2022

In tanti mi stanno chiedendo come mai ho limitato la mia denuncia all’AGCOM per il solo evento pubblicizzato dal sindaco/candidato d’Ischia al Liceo Buchner e non anche per l’inaugurazione del parcheggio in piazza a Piedimonte indetta dal sindaco/candidato Gaudioso. La risposta è molto semplice: Barano d’Ischia, a differenza di Ischia, ha uno schieramento d’opposizione con una candidata a Sindaco fin troppo qualificata e capace di valutare l’opportunità di un’azione del genere nel suo contesto cittadino. Ma soprattutto, vi è una sostanziale differenza e altrettanta gravità che caratterizza le due circostanze, una delle quali (quella di Ischia, appunto) è in odore di sanzione per il suo protagonista (Enzo Ferrandino).

Se infatti può essere tollerato lo slancio politico con cui un sindaco in carica approfitta dell’inaugurazione di una sua opera pubblica per acquisire ulteriore visibilità in campagna elettorale, è assolutamente fuori luogo, invece, che la scuola pubblica diventi teatro, ad anno scolastico ancora in corso, di un evento al servizio della politica che, ai sensi della normativa vigente in tema di par condicio, è assolutamente fuorilegge.

Se, come qualcuno ha ipotizzato, si trattava di un evento organizzato dall’assessorato regionale di cui la Fortini è titolare, sarebbe bastato che la stessa assessora (a loro piace così) avesse preteso dalla dirigente scolastica l’assenza del sindaco all’evento, magari chiamandolo direttamente visti i loro ottimi rapporti di partito e spiegandogli l’inopportunità di presenziare ed esporre la scuola ad essere complice di un comportamento fuorilegge di cui tutti erano stati messi a conoscenza un giorno prima attraverso i miei post social e dalla conseguente eco stampa.

A ciò va aggiunto il buon peso di un’altra inopportunità che, a onor del vero, doveva essere oggetto di esclusiva valutazione da parte della dirigente scolastica Assunta Barbieri: la vicenda di Marco Trofa (io faccio nome e cognome in barba ai segreti di Pulcinella) è stata volutamente messa sotto silenzio, quasi per far passare inosservata la punizione esemplare che qualcuno ha già deciso da tempo di infliggerli attraverso una bocciatura data per certa. Orbene, mi chiedo: per i fatti ben noti, Marco è stato sospeso fino al termine delle lezioni del corrente anno scolastico (quindi senza alcuna possibilità di recuperare le sue insufficienze), salvo imporgli di partecipare a lezioni di educazione civica il 6 e 7 giugno “sui temi della tolleranza, inclusione, sulla conoscenza e sul rispetto della Costituzione italiana”, per poi tornare ad attendere passivamente l’esito degli scrutini di due giorni dopo. Della serie, il danno e la beffa: invitato a conoscere la tolleranza e rispettare la Legge da chi, invece, pur preventivamente avvertita e noncurante della stessa, ospita la passerella elettorale contra legem del sindaco e della sua assessora di riferimento, continuando a calpestare insieme ai suoi ospiti, a studenti voltafaccia, a genitori compiacenti e allo stesso artista intollerante il dramma e il pentimento di un ragazzo di diciassette anni che da quanto accaduto, se non fosse stato dotato di sufficiente intelligenza, anziché trarne una lezione di vita avrebbe forse potuto compiere qualche sciocchezza.

Non credo ci saranno ulteriori occasioni, da qui al 9 giugno, per riparlare pubblicamente -vivaddio- del murale, di Jorit e di Marco. Di certo c’è ancora un tempo sufficiente per farci tutti un esame di coscienza (tutti, nessuno escluso) e lasciare che il buon senso prenda finalmente il posto del clamore e del giustizialismo di facciata.

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