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venerdì, Marzo 29, 2024

E’ la paura di perdere che ti fa attaccare gli altri

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Questione personale di Gaetano Di Meglio.
Solo i consiglieri uscenti e i candidati della coalizione di Enzo Ferrandino alimentano la macchina del fango contro Gianluca. Lisa Di Iorio chiama i consiglieri: “mettete mi piace e condividete”

 

Ho letto diversi commenti su questa campagna elettorale, la prima dell’era social e, come avevo ben pronosticato, siamo arrivati ad un punto di svolta. Una svolta che, purtroppo, lascia attoniti. Enzo Ferrandino ha smesso di fare la sua campagna elettorale (la sua pagina facebook non riporta notizie da giorni) e ha deciso di continuare nel denigrare gli avversari Gianluca Trani e Domenico De Siano.

Una scelta social, quella del candidato alla carica di sindaco espresso dalla maggioranza di Ischia, che risulta davvero poco comprensibile. Gli stessi consiglieri comunali (lo hanno detto direttamente al sottoscritto, ndr) candidati si lamentano delle pressioni che arrivano da Lisa Di Iorio, il dirigente del comune che ha firmato il dubbio bando di gara per l’affidamento del museo della Torre di Michelangelo, che chiede con insistenza di spingere l’iniziativa ischiaincammino e di mettere il famoso “mi piace” a quanto prodotto sul social network facebook.

Tant’è che ai vari post pubblicati, i “mi piace” e le condivisioni sono solo dei consiglieri di maggioranza con Enrico Iovene (il revisore dei conti del CISI rinnovato ultimamente da Ghirelli senza bando insieme agli altri due) e Lisa Di Iorio in testa. Certe volte si vede anche il “mi piace” di Giosi.

Un’iniziativa chiaramente voluta dallo staff di Enzo Ferrandino che, come vi ho detto ieri, mi avevano mostrato il logo e il progetto oltre un mese fa. Peccato che la maggioranza che si presenta nuovamente alle elezioni debba alimentare questi processi social di basso livello.

Entrare nel merito delle scelte di questo o di quell’altro candidato è l’ultima cosa che ci preme fare, ma a questo punto, è necessario capire dove ci porta in questa campagna elettorale.

Se i consiglieri di maggioranza uscenti e i candidati della loro coalizione si preoccupano di condividere e mettere mi piace ad una macchina del fango anonima (che dopo il mio articolo ha specificato la propria mission) e non alle loro “pubblicità” il ragionamento diventa facile: è una loro creatura. Sono talmente impegnati a diffondere il fango su Gianluca e Domenico che diffondono le immagini del loro candidato sindaco con i simboli sbagliati.

Che un gruppo di persone scelgano di attaccare tizio e caio e lo facciano in maniera anonima è una delle opzioni che offre il web. Di esempi ce ne sono tanti. Quando però, questa tecnica viene utilizzata e alimentata in maniera evidente e trasparente (perché poi la condividono con i loro profili ufficiali) solo da un gruppo di persone (oltre a loro, non c’è nessuna altra reazione) allora l’effetto “anonymous” viene annullato.

Ma perché? Ho provato a rispondere.

La prima motivazione, quella meno importante, è che qualcuno aveva il bisogno di sfogare. Anni interi ad incassare tutto il fango che la cronaca offriva giorno per giorno, tra processi, lavori fatti male, strade crollate e pisciazza in faccia doveva arrivare il tempo della vendetta. Piccola soddisfazione, mettere un “mi piace” e condividere un meme “fatto e pensato”.

Un’altra motivazione, più seria, è che Enzo Ferrandino e i suoi hanno la sensazione di perdere e che hanno la necessità di criticare gli altri. E’ paradossale che Luca Montagna, ad esempio, condivida l’accusa a Domenico De Siano di mettere le mani su Ischia Ambiente quando la sua gestione della partecipata è nel mirino della Guardia di Finanza e quando il presidente del gruppo di valutazione si è dovuto dimettere per gli evidenti imbarazzi.

Un atteggiamento da minoranza e da opposizione. Non si è mai visto che la maggioranza uscente avesse la necessità di demonizzare l’avversario e, invece, di puntare sul quanto fatto (compito lasciato solo a Pasquale Saurino che nel frattempo ha “salvato” l’albergo ai Maronti con una manovra un po’ politica e un po’ giudiziaria last minute) nei suoi cinque anni di amministrazione.

Il movimento anonimo di supporto ad Enzo Ferrandino è la novità di questa campagna elettorale. Un fenomeno durato 24 ore o poco più che, ormai, ha prodotto solo danni al suo candidato e non agli avversari. E, pensate un po’, è un movimento anonimo anche un po’ distratto che non coglie neanche le occasioni che gli vengono offerte dalla cronaca di questi giorni.

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