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giovedì, Marzo 28, 2024

E’ iniziato il processo per don Giovanni

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I nodi iniziano a venire al pettine. E così, anche per Don Giovanni Trofa, il parroco della Parrocchia Primaria di Santa Maria della Mercede a Fontana dovrebbe iniziare la discesa. Per il parroco, professore prima dell’Alberghiero e poi del Liceo Ischia è iniziata la fase processuale che, volendo, in un clima di condanna facile, specialmente quando viene alimentato dalle penne pagate dagli accusatori, gente senza scrupoli pronta a tutto pur di soddisfare i propri complessi e la propria frustrazione, riporta i fatti nell’alveo di una valutazione più oggettiva.

Con una relazione di quattro preti ischitani (appartenenti soprattutto al “nuovo ordine” locale dei focolarini) il parroco di Fontana e canonico della Cattedrale (gli interessi economici mietono più vittime delle guerre) ad aprile è stato allontanato dalla sua comunità per le gravi accuse che gli erano state rivolte e per quello che potremmo definire come un “rinvio a giudizio” insieme con un altro prete ischitano, don Nello Pascale, parroco dello Schiappone.
Per entrambi le accuse sono varie e, dopo aver ascoltato più di un esperto, sembra che l’indagine locale sia farcita di “si dice” e si “sente” e si presenta povera di prove reali. Secondo qualche esperto vicino agli ambienti non solo diocesani ma anche “vaticani” il processo contro Don Giovanni dovrebbe prendere una piega decisamente diversa da quella che gli nemici ischitani del prete di Fontana avevano prospettato. Secondo questi esperti, infatti, secondo l’inquisizione romana non si sarebbe nemmeno andati a processo e, come prova, stando alle indiscrezioni (che in questo caso sono le uniche che ci sono) sembra che il processo a carico di Don Nello non inizierà nemmeno. Il castello indiziario e solamente quello, non sembra abbastanza per iniziare il rito.
Alcuni amici di Don Giovanni, si sentono fiduciosi e dopo la prima udienza e le prime indiscrezioni che arrivano da Roma sembra si intraveda di un “percorso” processuale molto meno grave di quanto fatto ipotizzare ad Ischia attraverso fughe di notizie e soffiate domenicali agli ex addetti stampa.

@gadmeischia

6 COMMENTS

  1. È , invece, perché non apprezzare un primo tentativo di pulizia all’interno di un ambiente spesso omertoso e ipocrita? Chi decide di abbracciare il mestiere del prete deve essere un modello per la comunità e se ha altre esigenze materiali può benissimo dedicarsi ad altre professioni.

  2. Pulizia? E se assolti, chi li ripagherà del fango ( per essere educati…) gettato a piene mani; forse i 4 preti,( tra cui tale don Agostino Iovene, vicario generale della diocesi, il cui ruolo dovrebbe essere come per il. Vescovo super partes) che li hanno accusati senza prove?

  3. Presunzione di innocenza e’ questa. Li dove c’e’ esiste l’ipotesi di reato e quindi sarà pur vera qualche cosa altrimenti sarebbe fumus persecuzionis. Gli avvocati oratori che incantano sono bravi a far carte per tirare fuori dai guai i colpevoli ma io provo sempre la sensazione che se uno si trova nei guai almeno un po se li e’ cercati e quindi stare alla larga e’ meglio

  4. vi devo confessare che al di lá del baccano suscitato sulla stampa e tra le comari della chiesa bigotta che ha trovato terreno fertile in un vescovado anti storico e lontano anni luce dal nuovo corso di papa francesco, non sono riuscito a
    capire di quale colpa si sono
    macchiati don giovanni e don nello.
    la societá é piena di persone che fanno outing della loro diversitá, molto spesso queste stesse persone rappresentano il top nei propri settori e nessuno li ghettizza

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