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venerdì, Aprile 19, 2024

È «giallo» sugli allenamenti nelle zone «gialle»

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Sta nascendo un vero e proprio “giallo” sugli allenamenti di gruppo nelle zone “gialle”.

Parliamo di sedute per gli sport di contatto e di squadra. Senza ancora la possibilità di usufruire delle docce, ma un deciso passo avanti rispetto ai mesi scorsi. Una situazione che, in assenza di un ministro dello Sport, non si chiarirà certamente tra oggi e domani.

La notizia sulle nuove regole per la riapertura dello sport sta facendo il giro delle redazioni dei giornali e dei siti specializzati.

E’ stata una nota del Comitato Tecnico Scientifico a scatenare la curiosità e l’interesse di chi da settimane si allena ma senza avere l’opportunità, ad esempio per il calcio, di effettuare un dribbling, un uno contro uno, un semplice tackle e finanche il “torello”. L’uscita del CTS, con questa proposta di ripartenza, dovrebbe fungere da base alla decisione che dovrà prendere il governo e che andrà a comporre il nuovo DPCM che andrà presumibilmente in vigore il 6 marzo. «Si valuta con molta preoccupazione, in questa fase dell’epidemia sostenuta il riscontro potenziale di aggregazioni tra persone all’interno degli impianti sportivi – scrive il Comitato Tecnico Scientifico – soprattutto in ambienti chiusi e confinati. Ma si ritiene particolarmente importante il ritorno alla fruizione delle attività fisiche, soprattutto nei soggetti in età evolutiva e negli individui con patologie croniche e negli anziani, nei quali il benessere psico-fisico acquisisce una dimensione fondamentale sullo stato di salute». Il CTS però parla di una «riapertura scaglionata delle diverse ed eterogenee discipline sportive di base, improntata al principio di massima cautela. In zona arancione, oltre alle attività consentite nelle aree “zona rossa” (jogging e attività individuale all’aperto, ndr), sono consentite nelle palestre, piscine e tensostrutture le attività sportive di base individuali, anche acquatiche, e le attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto; sono inoltre consentiti gli allenamenti per le attività sportive di contatto e per gli sport di squadra esclusivamente se svolti in forma individuale, nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento. In zona gialla, oltre alle attività consentite nelle aree “zona rossa e zona arancione”, sono consentiti gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistico e di base».

Una notizia forse inattesa per i praticanti di calcio e calcio a cinque che avrebbero così via libera per gli allenamenti collettivi, sia dilettantistico che di base, ma solo nelle zone gialle e permanenza del divieto di utilizzo delle docce.  Alla ripresa degli allenamenti di gruppo per gli sport da contatto andrebbe comunque fatto seguire un protocollo sanitario per le competizioni ufficiali, ma l’eventuale passaggio di colorazione di una regione, riporterebbe il divieto degli allenamenti di gruppo nella zona arancione e anche quelli individuali in quella rossa, bloccando quindi i campionati. Questo è un aspetto che potrebbe condizionare forse in maniera definitiva la ripresa del calcio dilettantistico, ad eccezione dell’Eccellenza, sempreché nel frattempo il massimo campionato regionale di calcio assuma un “interesse nazionale”. Infatti, è diverso il caso dei campionati regionali che hanno collegamenti diretti con i campionati nazionali che la LND ha già inserito nella lista CONI campionati di prevalente interesse nazionale che potranno quindi usare gli spogliatoi e continuare allenamenti e campionato anche in caso di cambio di colorazione delle regioni. Come riportato nei giorni scorsi, sia in sede di cronaca che di commento, da questo punto di vista i vertici calcistici sia a livello di Federazione che di Lega Nazionale Dilettanti, hanno molto da apprendere dai colleghi di pallacanestro e soprattutto pallavolo…

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