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giovedì, Aprile 18, 2024

E ancora, sul risultato delle elezioni a Ischia… | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 16 giugno 2022

D’accordo che “con i se e con i ma, la storia non si fa”. Tuttavia:

  • Avete provato ad immaginare cosa sarebbe successo, con la bagarre creatasi nella maggioranza uscente-rientrante, se anziché ottenere tutti e sedici i consiglieri comunali disponibili ne avesse dovuti cedere cinque all’opposizione?
  • Un vicesindaco uscente che ha esultato sui social per la sua rielezione e che nonostante l’assenza di avversari ha totalizzato sei voti in meno di cinque anni fa, va considerato trombato dall’elettorato o incapace di andare oltre la conservazione dei suoi elettori di riferimento?
  • Se una candidata alla prima esperienza convoglia su di sé i grandi elettori di famiglia, aggiungendovi tanti nostalgici del vecchio partito ed alcuni grandi elettori a riposo e, ciononostante, non riesce a sfondare, la ragione va ricercata nella sua inadeguatezza o in quella di chi l’ha sostenuta?
  • Se una famiglia si spacca per motivi d’impresa e un componente di una delle due fazioni decide di candidarsi comunque, rimediando una magrissima figura anche in barba ai tantissimi dipendenti, si può dire “se l’è proprio meritata” oppure è il caso di limitarsi al più classico dei “ma chi cacchio gliel’ha fatto fare?
  • Serve necessariamente una laurea in scienze delle elezioni per capire che qualsiasi capolista di riferimento, giunto a quarantott’ore dal voto, abbandona senza pietà ogni tipo di accordo in accoppiata e comincia a dispensare in proprio moduli fac-simile solo con il suo nome?
  • A che serve continuare a sostenere un’ideologia fuori dal tempo, perseguendo maldestramente un obiettivo squisitamente personale (e quindi egoistico) servendosi del nulla assoluto e continuando a fallire miseramente per poi lamentarsi con “la gente di Ischia” dandole la colpa?
  • Ci sarà, un giorno, un limite alla faccia tosta di chi, saltellando da un polo all’altro, raggiunge numeri importantissimi per poi essere costretto, per la seconda volta dopo dieci anni, a restare chiuso in casa per un bel po’ e respingere i titolari di tutte le sue promesse elargite in campagna elettorale?

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