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mercoledì, Aprile 24, 2024

“Dove inizia il mare”, viaggio nel mondo dei balneari

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Elena Mazzella | Ci siamo, la nuova stagione turistica è ormai alle porte dopo il lungo periodo di “letargo invernale”. Considerati i dati catastrofici delle presenze registrate lo scorso anno (per via delle restrizioni anti Covid), sperando in una loro rapida ascesa nella stagione 2021, abbiamo pensato di dar voce, con questa nuova rubrica, alla categoria dei balneari che gestiscono le tante spiagge presenti lungo le nostre variegate coste e motivo principale per cui tanti viaggiatori scelgono Ischia per le proprie vacanze. Inizieremo a raccontarvi come e quando è iniziata l’usanza di offrire ombrelloni e sdraio ai tanti avventori stranieri che si appollaiavano sui nostri lidi, sottile confine che delimita la terraferma dalla vastità delle acque, per farsi crogiolare dal sole cullati dalla musica delle onde del mare che si infrangono sulla battigia.
Iniziamo questo nuovo viaggio nel mondo della spiaggia, tra ombrelloni e lettini, sdraio e tramonti, tra onde e castelli di sabbia. Un viaggio nelle vite di uomini e donne che iniziano la loro giornata in quel tratto pezzo di terra che lascia spazio al mare e che hanno fatto grande la nostra isola.
Si alzano presto, quando il sole inizia a far capolino con i suoi primi raggi e iniziano i loro giorni fissando ombrelloni, rastrellando la spiaggia, posizionando lettini e aste.
E così, in questo nuovo mondo dopo il Covid, e con le grandi angosce della nuova stagione turistica, tra aspettative e desideri, tra paure e scelte coraggiose, ecco alcune storie della nostra isola. Storie che hanno inizio dal secondo dopoguerra, quel drastico periodo che segnò la ripresa dell’economia dell’isola e spianò la strada al turismo di massa.
Partiremo, in questi nostri racconti, dalla spiaggia del Lido di San Pietro, la prima ad accogliere con un caldo sorriso (dato dalla sua tipica forma semicircolare) il visitatore che si appresta ad imboccare il porto borbonico. Approderemo alla selvaggia spiaggia dei Maronti, la più estesa dell’isola, che per molti anni risultò di difficile accesso alle masse prima che si provvedesse all’attuale strada che tutti conosciamo, sino ad arrivare alle spiagge assolate e aride di Forio.
Capiremo che nulla era facile ma tutto da inventare e lo scopriremo in queste testimonianze che vi offriremo attraverso persone che portano scritta la loro storia sui volti, in quelle rughe scolpite dal vento e dal sole che al pari di righe di un intenso romanzo ci raccontano meglio di qualsiasi libro le vicissitudini, i sacrifici e i problemi che hanno dovuto affrontare molto spesso per istinto di sopravvivenza.

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