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giovedì, Aprile 18, 2024

Doppi turni al Telese, la rabbia del collegio dei docenti: l’indifferenza fa male!

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Con una nota al Sindaco della Città Metropolitana Prof. Manfredi Gaetano, ai sindaci dei comuni Ischia e Procida il collegio dei docenti del Telese protesta contro l’indifferenza che le istituzioni, continuano ad avere contro i doppi turni che, da oltre 20 anni, vengono sopportati dall’Istituto Professionale del preside Sironi e che, purtroppo, sono caduti nella totale indifferenza delle istituzioni.

“L’Istituto Telese -apre la nota – è un istituto professionale con l’ambizione di costruire la figura di un “professionista colto”, in grado di collocarsi in modo intelligente nel mondo del lavoro, costruendo un progetto di vita e di identità personale.  Su un territorio come il nostro, con una vocazione industriale così forte e determinata, legata al mondo complesso dell’accoglienza e del turismo, un istituto come il Telese, nelle sue diverse articolazioni, è il motore, spesso invisibile e non compreso, dell’innovazione del futuro. Molto è ancora da fare per far sì che il rapporto dell’istituto Telese con il mondo del lavoro, dell’impresa non solo locale si sviluppi in modo proficuo e che favorisca la crescita complessiva delle isole di Ischia e Procida, attraverso la presenza di professionisti colti pronti ad assumersi responsabilità e abilità di gestione e conduzione di imprese e di lavoro. Ma vogliamo ricordare le tante esperienze positive che abbiamo sviluppato: dall’esperienze degli stage ai tirocini formativi alla collaborazione con la Fondazione Leonessa per la valorizzazione di talenti ed eccellenze, al lavoro di programmazione di Unità didattiche e la sperimentazione di forme di valutazione formativa. “

Impegno e inclusione al centro. “Così – continua la nota – come è importante ricordare l’impegno per l’inclusione che fa dell’Istituto Telese un punto di riferimento per la quasi totalità di studenti e studentesse di Ischia e Procida. Resta però inevasa una grande fondamentale domanda: perché da oltre vent’anni mancano le aule necessarie all’istituto? Esiste una oggettiva contraddizione tra l’affermazione della centralità del Telese e l’assenza di scelte conseguenti per risolvere un problema noto, risaputo, da anni. In altri territori l’investimento nell’istruzione professionale e tecnica è considerata prioritaria proprio c’è la diffusa consapevolezza che questo tipo di istruzione è il volano per la produzione di ricchezza e di benessere. Purtroppo – chiosano i docenti – da noi un certo provincialismo arretrato  porta a privilegiare corsi di studi che soddisfano bisogni formativi superficiali e di moda.  Nel frattempo gli studenti e le studentesse dell’Istituto Telese sono obbligati a lunghe giornate di permanenza a scuola, uscendo alle ore 15,00, alternandosi con turni pomeridiani con uscita alle ore 18,40. Solo la disciplina, la forza d’animo dei nostri studenti e studentesse, il loro rigore professionale consente di affrontare una situazione francamente indecente e che dura da anni” chiariscono ed evidenziano le evidenti difficoltà che diventano, ovviamente, discriminanti rispetto ad altri studenti.

“Per la carenza di aule – attaccano ancora da Fondobosso – dell’Istituto Telese ogni tanto viene annunciata una qualche soluzione, troppo spessa condizionata da tanti fattori ed elementi che è legittimo lo scetticismo. Sui giornali locali, a scadenze più o meno scontate, appaiono notizie di finanziamenti ed acquisti per altre scuole del territorio: mai per il Telese. Soprattutto sembra sempre che la soluzione dei problemi del Telese sia subordinata – stizziti protestano – alla soluzione dei problemi di altri istituti, in una logica di priorità che sfugge alla comprensione –dei più. Non ci nascondiamo che, a volte, perpetuando antiche logiche, ci sembra che ci sia chi consideri le scuole divise tra quelle di serie A e quelle di serie B. Si ha come l’impressione che, al di là delle buone maniere di facciata, ci sia una sostanziale indifferenza verso le difficoltà dell’Istituto Telese che pure, lo vogliamo ripetere, sono lì da oltre vent’anni e non quindi il frutto di scelte contingenti o improvvide su ampliamenti di offerta formativa senza progetto.”

“Quando uno studente – scrivono ancora i docenti – od una studentessa ci chiede “perché venire a scuola” la risposta più semplice che mi viene da dare è: per studiare. Ci piacerebbe poter rispondere alla domanda “…ma quando ci daranno le aule, quando finiranno i doppi turni?” con la stessa semplicità e franchezza. Ci permettiamo di invitarla/invitarvi a venire nel nostro Istituto: saremmo ben lieti di accogliervi per degustare le lavorazioni in cucina e nel bar dei nostri studenti, per verificare la nostra accoglienza, per visitare i nostri laboratori e per vedere i lavori di grafica ed artistici degli studenti dell’indirizzo pubblicitario” si chiude la nota con tono più accondiscendente. “Vi attendiamo e speriamo che, insieme, si risolvano i problemi. Il collegio dei docenti dell’Istituto Telese “

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