Domenico La Macchia, atleta di Ischia e tecnico del fitness, ha conquistato la vetta del mondo nello stacco da terra, una delle tre specialità del powerlifting, sollevando 292,5 kg in terza prova ai Mondiali WDFPF 2025, e vincendo la categoria Senior -110 kg.
La sua impresa, raccontata con precisione e passione, è frutto di anni di lavoro e di un approccio lucido: “Io ho partecipato alla gara mondiale di powerlifting, che si basa su tre alzate: squat, panca piana e stacco. Io mi sono specializzato nello stacco da terra. Per essere convocato dovevo superare un minimo: nella mia categoria erano richiesti 250 kg. Io ne ho portati 275. Così il presidente della Federazione italiana mi ha chiamato per rappresentare l’Italia.”
La gara è stata tesa e combattuta, come spiega lui stesso: “Ogni atleta ha tre tentativi, e si sceglie strategicamente quanto caricare. Se due sollevano lo stesso peso, vince chi pesa meno. Il mio avversario principale era un moldavo, molto forte e tre chili più leggero di me. Abbiamo giocato d’astuzia: l’ho indotto a sbagliare, ha chiamato un carico che non poteva sostenere. Io, invece, ho mantenuto la mia linea, tutto premeditato. E ha funzionato.”


Domenico sottolinea come il powerlifting non sia solo forza, ma anche intelligenza tattica. E questa vittoria è il frutto di una maturazione sportiva nata quasi per caso: “Due o tre anni fa mi sono detto: ‘Faccio bei pesi, perché non portarli in gara?’ Ho iniziato con le gare complete: squat, panca e stacco. Ho ottenuto buoni risultati, anche qualche primo posto. Ma nello stacco mi sento più forte, riesco a fare la differenza. Così ho deciso di specializzarmi.”
La passione per questo sport è cresciuta anche attraverso il suo lavoro quotidiano: “Faccio il personal trainer. Alleno le persone usando proprio questi movimenti: lo stacco, la panca, lo squat. Sono gesti funzionali, che facciamo nella vita di tutti i giorni. Io li faccio nella forma più difficile possibile. E quando un atleta migliora, gli dico: perché non provi a metterti alla prova come ho fatto io?”
Un altro punto chiave è l’ambiente di allenamento: “Mi alleno alla Gianni Gym, a Sant’Alessandro. Siamo fortunati: abbiamo l’attrezzatura identica a quella che trovi in gara. Bilancieri, pedane, pesi calibrati… è fondamentale per prepararsi al meglio. Il proprietario ci supporta molto, ci ha dato la possibilità di allenarci come veri agonisti.”
La Macchia non nasconde l’importanza della correttezza e del fair play nel powerlifting, anche in un ambiente dove il doping può essere tentazione: “La federazione è molto attenta. Subito dopo aver vinto, sono stato sottoposto a controllo antidoping. Non ho nemmeno avuto il tempo di realizzare che avevo vinto. Ma sono contento: controlli così severi danno valore alla prestazione. In questo sport il doping è subdolo, non si vede sul fisico come nel bodybuilding. Si nota dai carichi. E chi bara, lo capisci. Per questo è giusto che vengano fermati.”
Il momento della vittoria è stato surreale: “L’ho realizzato solo dopo, leggendo i messaggi di chi mi faceva i complimenti. Gente che mi seguiva da casa, amici, colleghi. È stato emozionante. Ma al ritorno… tutto normale: torno in palestra, torno alla mia routine. Solo un po’ più consapevole.”
E ora? L’obiettivo è chiaro: “A luglio ci sarà un’altra gara, sempre di stacco. Non è un mondiale, ma è un circuito nazionale importante. E poi… puntiamo ai 300 kg.”
Domenico La Macchia, con la sua determinazione e il suo approccio etico, rappresenta l’eccellenza di un’isola che continua a sfornare talenti. Insieme agli altri atleti ischitani, ha dimostrato che anche partendo da una piccola realtà si può arrivare in alto. Molto in alto.
Complimenti campione: hai sollevato più di un bilanciere, hai sollevato l’orgoglio di tutta Ischia.
