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venerdì, Marzo 29, 2024

Disastro alla Bocca Vecchia. Enzo fa fuori la Baldino e arruola la “Geniale”

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Gaetano Di Meglio | Come era nell’aria, si è definito con una risoluzione contrattuale e una nuova aggiudicazione la vicenda della realizzazione dei lavori del cosiddetto primo stralcio funzionale per la realizzazione e/o adeguamento dei servizi minimi per il settore della pesca, in particolare di spazi per la vendita del pescato e opportuni ripari. Un progetto per il quale il Comune d’Ischia ha ricevuto dalla Regione Campania un finanziamento pari a 498.676,85 euro con fondi FEAM 2014-2020 finalizzati appunto alla riqualificazione delle aree portuali.
Un progetto di lavori alla Bocca Vecchia del porto la cui realizzazione sembra di là da venire, visti i presupposti.

Il Comune aveva affidato all’ing. Igino Cianciarelli l’incarico di progettazione esecutiva, direzione dei lavori, coordinamento per la sicurezza, per un compenso di 33.706 euro oltre Iva. Rup era stato nominato l’arch. Aniello Ascanio.
La gara d’appalto era stata aggiudicata ad ottobre 2019 all’A.T.I. Baldino Immobiliare Srl (capogruppo) – Impresa Di Maio Geom Francesco S.R.L, che aveva dato mandato collettivo speciale di rappresentanza alla ditta Baldino Immobiliare di Ischia. l’Ati aveva offerto un ribasso in percentuale del 3,330% e dunque, l’importo contrattuale ammontava a 332.874,63 euro più oneri di sicurezza ed Iva.

Ma poi, ad inizio di quest’anno, quando la Baldino aveva preso possesso del cantiere, erano venute alla luce le magagne del progetto, riassumibili in un errato calcolo della palificazione. Comportando un costo maggiore dei lavori rispetto alla cifra dell’appalto, di oltre 100mila euro. Di qui il contenzioso tra Comune e Baldino Immobiliare.
Ebbene, nonostante l’errore di progettazione sia addebitabile al Comune, da subito Enzo Ferrandino aveva deciso, di fronte al rifiuto della Baldino di iniziare i lavori a causa dell’evidente pasticcio e dei costi maggiorati, di procedere alla risoluzione contrattuale. In maniera secca e decisa. Come se la responsabilità fosse della ditta.
Ma così è stato, come ufficializza ora la determina del responsabile dei Lavori Pubblici arch. Consiglia Baldino. In parole povere, di fronte all’ennesimo progetto scellerato – Piazza degli Eroi docet – il Comune non trova niente di meglio da fare che cacciare la ditta vincitrice della gara. E con chi la sostituisce? Con la seconda classificata, la “Geniale” di Napoli. Ovvero l’impresa esecutrice dei lavori di riqualificazione al Pontile e Lungomare Aragonese con relativo scandalo dei basoli…

Il responsabile dei Lavori Pubblici richiama la sua precedente determina adottata il 23 marzo (in pieno lockdown), con cui approvava la proposta del rup Ascanio di procedere alla risoluzione contrattuale con l’Ati Baldino Immobiliare Srl (capogruppo) – Impresa Di Maio Geom Francesco S.R.L. «per grave inadempimento» e la revoca della Determina di aggiudicazione. Nonché di procedere all’escussione della cauzione provvisoria prestata dall’Ati, dell’importo di 7.084,23 euro. E ovviamente procedere «all’interpello in progressione degli operatori economici partecipanti alla procedura di gara per l’affidamento dei lavori».

L’IMPORTO CONTRATTUALE NON CAMBIA
Il responsabile dei lavori pubblici a questo punto ravvisa «la necessità di intraprendere tutte le azioni necessarie a completare e rendere operativa l’opera in tempo utile al fine di scongiurare la perdita del contributo Regionale». Ma come potrà essere completata rapidamente l’opera alla luce di un progetto sbagliato e visto che, come si evince da quest’ultima determina, ovviamente i termini contrattuali non cambiano. Anche perché ovviamente bisogna rimanere nei limiti del finanziamento erogato dalla Regione.

Scorrendo la graduatoria, guarda un po’ la seconda classificata è appunto la “Geniale”, che si è dichiarata disponibile «ad eseguire le opere dell’appalto di che trattasi alle medesime condizioni proposte dall’originario aggiudicatario in sede di gara». Mentre ovviamente il ribasso offerto in quella sede dalla “Geniale” doveva essere inferiore a quello proposto dalla vincitrice. Ma alla fine l’impresa accetta questo appalto solo apparentemente succulento.
La domanda che ci si pone è: come farà la “Geniale” a realizzare i lavori per quell’importo di 332.874,63 euro oltre oneri di sicurezza e Iva, se il reale costo, a causa dell’errore, è stato stimato maggiore di oltre 100mila euro? Come verranno eseguiti questi lavori?

La Baldino non si pone la domanda dovendo solo ufficializzare le volontà degli amministratori. E una volta verificati i requisiti della “Geniale”, ha proceduto all’aggiudicazione definitiva.
Siamo alle solite: finanziamenti pubblici sprecati, territorio distrutto. Senza contare che il Comune potrebbe anche andare incontro ad ulteriori guai e strascichi giudiziari per aver addebitato il «grave inadempimento» contrattuale alla Baldino Immobiliare. Quando la “Geniale” prenderà possesso del cantiere cosa accadrà? A questo punto salgono ancora di più le preoccupazioni per la Bocca Vecchia del porto, visto che ci si appresta a realizzare un progetto viziato sin dall’origine. E come al solito gli errori degli amministratori e dei loro progettisti ricadranno sui cittadini. Chi salverà il porto?

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