Cresce la preoccupazione sull’isola d’Ischia per i disagi legati ai collegamenti marittimi con la terraferma. L’associazione AICOM Ischia, che rappresenta gli operatori del commercio, turismo e servizi, ha indirizzato un accorato appello ai sindaci dei sei comuni isolani, sollecitando un intervento immediato per fronteggiare le difficoltà emerse nelle ultime settimane, sia sul fronte del trasporto merci che in ambito ambientale.
Il presidente dell’associazione, Marco Laraspata, ha evidenziato una serie di criticità in una comunicazione formale inviata ai primi cittadini, mettendo in luce una “situazione delicata” presso il porto di Pozzuoli. I lavori di dragaggio e la preparazione per l’installazione dei pontoni hanno comportato la sospensione di corse pomeridiane fondamentali operate dalla compagnia Medmar, in particolare quelle delle 15:00 e 16:30. Orari strategici, sottolinea l’AICOM, per il rientro di autotrasportatori e commercianti isolani che rientrano dopo aver ritirato merci sulla terraferma.
L’interruzione di tali collegamenti sta causando “gravi disagi alla mobilità turistica e commerciale” e rischia di peggiorare ulteriormente con l’arrivo dell’alta stagione. Le corse notturne, peraltro insufficienti a compensare il ridotto servizio diurno, non riescono a sostenere l’afflusso di automezzi, congestionando i porti e penalizzando le attività economiche.
La proposta avanzata dall’AICOM è chiara: sollecitare le autorità competenti affinché le corse sospese siano ripristinate, anche con fasce orarie diverse, e aumentare i viaggi notturni per agevolare un flusso di trasporti distribuito e più sostenibile.
Non meno preoccupante è la questione legata alla sospensione del traghetto Giuseppina Prima, destinato al trasporto di rifiuti speciali e merci tra Ischia, Procida e la terraferma. Il sequestro del mezzo, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Guardia Costiera e dalla Polizia di Stato con il supporto della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha messo in crisi la gestione logistica dei rifiuti isolani. Senza un’alternativa operativa immediata, il rischio è quello di compromettere il delicato equilibrio ambientale del territorio.
Particolarmente emblematico è il recente episodio che ha visto il rifiuto dell’imbarco di un automezzo carico di bottiglie di plastica, con l’equipaggio del traghetto che ha classificato il carico come rifiuto speciale, nonostante la natura riciclabile del materiale. Una situazione che, secondo l’AICOM, richiede un chiarimento normativo urgente. Le compagnie di navigazione, infatti, applicano regolamenti stringenti che variano a seconda dell’operatore e della tratta, generando confusione e rallentamenti.
Laraspata propone un confronto operativo tra autorità, enti preposti e compagnie marittime, al fine di definire con chiarezza le categorie merceologiche e di evitare restrizioni ingiustificate, soprattutto per materiali riciclabili che, come nel caso delle bottiglie in plastica, vengono trattati alla stregua di rifiuti pericolosi.
“Confidiamo in un intervento tempestivo dei Sindaci dell’isola, affinché si facciano portavoce presso il Prefetto e gli organismi competenti – ha concluso il presidente AICOM –. È in gioco la sostenibilità operativa e ambientale di tutto il nostro territorio”.
La richiesta di AICOM si presenta come un grido d’allarme concreto che intercetta le preoccupazioni di numerose categorie produttive isolane, mentre l’isola si prepara ad affrontare la stagione estiva con un sistema di trasporti sotto pressione.