Riceviamo e pubblichiamo

Gentile direttore,
in merito all’articolo dal titolo “Pericolo: aliscafo tra i sub!” pubblicato dalla testata giornalista online “Il Dispari” in data 8 luglio 2019, si rappresenta – richiamando il diritto di replica ai sensi dell’art. 8 della Legge 47/1948 – che quanto denunciato – il presunto transito di una nostra unità veloce in zona in cui vi era la presenza di sub in immersione – è privo di veridicità.

Nel dettaglio, la denuncia, veicolata da un diving attraverso un video condiviso sui social e ripreso dalla sua testata giornalistica, riguarda la rotta dell’unità Angelina Lauro Jet (in partenza il giorno 07.07.2019 dal porto di Ischia alle ore 13.20) durante la navigazione a sud di Procida Canale di Ischia.
Il comandante dell’unità, notando due gommoni posizionati all’ancora ed apparentemente intenti ad effettuare operazioni di diving a scopo turistico in un’area ad intenso traffico diportistico, ha effettuato le manovre evasive ottenendo una distanza di sicurezza dalle spiagge del versante nord dell’Isola di Ischia così come richiesto da Circomare Ischia in modo da evitare che il moto ondoso provocato dall’unità e che si riversa su detti lidi fosse stata minima; ha assunto una rotta di 160° garantendo il passaggio libero dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno e ad una distanza di circa 0,8 mg dal lungomare di Ischia, in uno stretto e limitato corridoio di sicurezza.
Si precisa altresì che l’Area Marina protetta dovrebbe essere delimitata da boe di segnalamento marittimo ma di quest’ultime risulta mancante la boa che dovrebbe essere ubicata  in posizione  40° 44’,398 N 013° 58’,498  rendendo vago il riconoscimento dei limiti previsti. Inoltre il gommone posizionato più a sud di dette coordinate, a causa dello scarroccio (vento da NW forza 2) veniva rilevato fuori posizione quindi non all’interno dell’area protetta. In secondo luogo di certo non vi era la presenza di sub in immersione.
Riservandosi ogni azione opportuna per difendere la sua immagine, Alilauro Spa esprime, in virtù di quanto rappresentato, il suo più profondo disappunto: la ripresa e la diffusione del video – alterato dai commenti non veritieri – ha arrecato notevoli danni a una società che adempie puntualmente al proprio servizio di trasporto marittimo in ottemperanza alle normative vigenti in termini di sicurezza della navigazione.