Primo successo sulla panchina isclana per Nello Di Costanzo. L’ex tecnico di Messina, Venezia ed Aversa, ha conquistato alla guida di Kanoutè e compagni la bellezza di cinque punti in tre gare. Non male per una squadra in piena crisi. Il primo successo è giunto, inoltre, su una delle squadre più attrezzate del girone: il Catania di Pippo Pancaro, piuttosto deludente nei novanta minuti giocati al “Mazzella”. Se la squadra ospite non ha disputato una prestazione positiva, ben altro discorso va fatto per l’Ischia Isolaverde. Concreta, cinica e attenta. La squadra di Di Costanzo sembra aver imboccato la via giusta. Quella che conduce dritti dritti alla salvezza.
Vittoria meritata per l’Ischia Isolaverde. Avete concesso molto poco e vi siete fatti preferire per la vostra concretezza.
“La squadra è stata concreta e molto pratica. Abbiamo badato al solo. Inizialmente loro avevano un bel possesso ma noi abbiamo chiuso bene gli spazi, abbiamo aspettato il momento giusto. Volevamo vincerla ma sapevamo che non dovevamo essere presuntuosi anche tatticamente, e cioè spregiudicati. Volevamo attaccare anche con i terzini, ogni tanto ci siamo anche riusciti. Siamo stati compatti, quadrati ed organizzati, se non ci fossimo aiutati l’uno con l’altro il Catania avrebbe avuto degli spazi importanti per farci male. Sappiamo tutti che il Catania possiede calciatori molto importanti. Noi non abbiamo concesso nulla, ad eccezione di un’occasione nel finale di gara. Poi, eravamo anche consapevoli che la partita potevamo vincerla. Il gruppo ha lottato anche grazie all’incitamento dei tifosi che ci ha dato un’energia tale da permetterci di essere concreti. Ogni tanto ci siamo concessi anche qualche bella giocata, ma soprattutto siamo stati concreti”.
Da tallone d’Achille a punto di forza. Le situazioni su palla inattiva oggi sono state capitalizzate al massimo in occasioni delle due reti realizzate
“Era anche ora.Tutti hanno capito l’importanza delle palle inattive a sfavore ed anche a favore. È difficile perforare le difese avversarie e quindi alle volte bisogna sfruttare bene le palle inattive e in questo senso siamo cresciuti”.
Kanoutè ha segnato e ricevuto l’applauso del pubblico. Perché è uscito? Lei era intenzionato a sostituire Armeno.
“Kanouté è uscito perché ci ha chiesto la sostituzione perché affaticato, ma ha fatto una grande partita. È un giocatore importante e lo ha dimostrato con le sue accelerazioni, anche in fase di non possesso è stato bravo Insieme a Gomes si sono sacrificati molto per la squadra ed è cio che occorre ad una squadra che deve lottare per la salvezza”.
Gomes-Kanoutè è, considerando le caratteristiche dei due giocatori, una coppia che si sposa molto bene.
“ Vero. Gomes è un calciatore con un gran fisico mentre Kanoutè è più rapido e attacca meglio gli spazi. Si abbinano bene”.
In passato l’Ischia spesso è andata in difficoltà nella ripresa. Oggi invece la sua squadra mi è sembrata gestire meglio la parte conclusiva della gara.
“Sicuramente stiamo un poco meglio. Ma direi una bugia se affermassi che, nell’arco di appena due settimane,la squadra ha avuto un gran miglioramento sul piano atletico. Il secondo tempo principalmente a livello nervoso non volevamo concedere nulla all’avversario, come successo in passato. La settimana scorsa abbiamo buttato via due punti quando sembrava che la vittoria fosse già in tasca”.
Impeccabile nelle sfide casalinghe con Messina e Catania, ma imprecisa a Martina Franca. Come si spiega il doppio volto mostrato dal suo pacchetto arretrato?
“A Martina sono stati gli episodi a condannarci ed anche un pizzico di sfortuna. Anche in terra pugliese non abbiamo concesso chissà cosa. Ma qualche piccola disattenzione l’abbiamo compiuta. Oggi siamo stati molto più attenti e concentrati. Non abbiamo avuto problemi fisici ad eccezione di Kanoute. Fortunatamente non avevo ancora effettuato alcuna sostituzione, sapevo che qualche giocatore poteva avere qualche problema. Come successo anche ad Armeno, costretto a chiedere la sostituzione per crampi. Ho aspettato appositamente”.
Il mercato invernale non mi sembra abbia, nonostante il ridimensionamento, indebolito la rosa. Però il grande problema della prima parte della stagione è ancora presente: la rosa è troppo esigua.
“Sono d’accordo. La società è vigile sul mercato degli svincolati per completare la rosa. Nel frattempo ci coccoliamo gli atleti presenti in rosa ed attendiamo il migliore Blasi. E facciamo crescere i nostri ragazzi in attesa di completare la rosa. Ma effettivamente potrebbero essere utili alcuni calciatori, anche perché c’è qualcuno dei nostri che tira la corda”