La Struttura del Commissario straordinario per la ricostruzione nei territori dell’isola d’Ischia ha formalizzato l’affidamento dei lavori di demolizione degli edifici ricadenti tra via Montecito e via Cuccufriddo, nell’area di piazza Maio a Casamicciola Terme, uno dei fronti più sensibili e vulnerabili del post-sisma e del post-frana che sono stati avviati lunedì 6 ottobre.
Con la determina dirigenziale n. 887 del 18 settembre 2025, firmata dall’architetto Marco Raia in qualità di dirigente e RUP, è stato disposto l’affidamento diretto, ai sensi del decreto commissariale n. 1918 del 13 marzo 2024, all’operatore economico INFRATECH Consorzio Stabile s.c.ar.l., che ha presentato l’offerta ritenuta più adeguata alle finalità della stazione appaltante e conforme al quadro anti-infiltrazioni previsto dai protocolli vigenti. L’intervento rientra nel Piano generale di demolizione pubblica approvato con l’Ordinanza speciale n. 8 del 24 aprile 2024 e ne costituisce uno dei lotti operativi.
Il percorso amministrativo poggia sul perimetro normativo definito dal decreto-legge 109/2018, con particolare riferimento al capo III dedicato ai Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno colpiti dal sisma del 21 agosto 2017, e sulle successive ordinanze commissariali che hanno articolato regole, priorità e risorse. In questo solco si collocano l’Ordinanza n. 24 del 21 luglio 2023 sulle delocalizzazioni e, soprattutto, l’Ordinanza speciale n. 5 dell’8 agosto 2023 che ha istituito un vincolo di destinazione da 3 milioni di euro per l’avvio delle demolizioni e la gestione delle macerie, nonché l’Ordinanza speciale n. 9 del 13 settembre 2024 che ha incrementato quel fondo di ulteriori 4 milioni, a valere sulla contabilità speciale prevista dall’art. 19 del DL 109/2018.
A completare il quadro intervengono l’Ordinanza n. 32 del 28 marzo 2025, che estende agli interventi del Programma demolizioni le deroghe emergenziali dell’OCDPC 948/2022, e l’Ordinanza speciale n. 12 del 30 maggio 2025, che disciplina selezione e riutilizzo degli inerti sotto la vigilanza della Direzione lavori, richiamando il Decreto del Capo della Protezione civile n. 4353/2023.
Avvio lavori entro 20 giorni, conclusione entro i successivi 30
L’assetto decisionale è stato ulteriormente rafforzato dal decreto commissariale n. 1918 del 13 marzo 2024, con cui è stato nominato RUP l’architetto Raia e sono state previste modalità semplificate di affidamento, incluse acquisizioni di preventivi con ribassi minimi del 20 per cento e obbligo per gli operatori di avviare il cantiere entro 20 giorni dall’affidamento e ultimarlo nei successivi 30, salvo diversa pattuizione contrattuale. La determina a contrarre n. 821 del 21 luglio 2025 ha quindi dato copertura all’avvio della selezione in ragione dell’urgenza, nonostante fossero ancora pendenti i termini assegnati ai proprietari per procedere in proprio. La Struttura ha infatti accertato l’inottemperanza dei privati rispetto alla trasmissione del progetto, condizione che ha sbloccato l’intervento pubblico ai sensi dell’articolo 4, comma 4, dell’Ordinanza speciale n. 8/2024.
La short list, estratta dall’elenco fornitori della Struttura commissariale, comprendeva FD Costruzioni srl, INFRATECH Consorzio Stabile s.c.ar.l. e Consorzio Stabile Artemide. Alla richiesta di disponibilità, corredata dai modelli per le dichiarazioni sostitutive, dall’offerta economica e dalla sottoscrizione dei Protocolli di legalità 2021 e di intesa 2024, hanno risposto nei termini FD Costruzioni srl e INFRATECH. A valle dell’istruttoria, la proposta di INFRATECH è stata ritenuta prevalente, anche perché l’operatore concorrente non ha fornito adeguate prove sul possesso dei requisiti relativi agli obblighi antimafia. Infratech ha documentato l’iscrizione all’Anagrafe antimafia degli esecutori, risultata in corso di rinnovo ma efficace in continuità, come precisato dalla Struttura per la prevenzione antimafia nella nota prot. 5146E/CS/ISCHIA del 6 giugno 2024. Per la c.d. white list, la società ha dichiarato la domanda presentata presso la Prefettura di Milano e la presenza negli elenchi dei richiedenti per più sezioni.
La stazione appaltante ha inoltre attestato il rispetto del principio di rotazione di cui all’articolo 49 del Codice dei contratti.
Sul piano economico, l’affidamento recepisce il ribasso del 20,01 per cento sull’elenco prezzi posti a base, con un importo contrattuale di 200.498,04 euro, oltre IVA secondo legge. Di questi, 190.479,76 euro sono destinati a lavori e prestazioni connesse, 36.854,06 euro rappresentano i costi della manodopera e 10.018,28 euro sono i costi della sicurezza non soggetti a ribasso.
Il quadro economico rimodulato, approvato in determina, quantifica l’importo dell’appalto a 200.498,04 euro e porta l’importo complessivo dell’intervento a 380.176,94 euro, includendo le somme a disposizione dell’amministrazione per 128.504,96 euro e accantonando economie pari a 51.173,94 euro. Tra le voci di maggiore impatto figurano gli oneri di discarica per 51.474,06 euro, le spese tecniche per 29.777,73 euro, gli imprevisti per 12.407,39 euro e gli incentivi tecnici ex articolo 45 del Codice per 4.962,95 euro, oltre all’IVA sui lavori e sulle spese tecniche. È confermato anche l’incremento del 15 per cento delle lavorazioni applicato per l’insularità di Ischia, esclusi i trasporti sulla terraferma.
Dal punto di vista operativo, l’affidamento comprende, ove necessario, la redazione del progetto di cantierizzazione con particolare enfasi sulle misure di sicurezza. Le attività di selezione degli inerti e di ogni materiale riutilizzabile avverranno sotto la vigilanza della Direzione lavori, che ne attesterà la riutilizzabilità secondo il quadro regolatorio richiamato. La direzione lavori è stata già individuata con la determina n. 882 dell’11 settembre 2025, con riserva per il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione. Per la tracciabilità e la trasparenza, il provvedimento sarà pubblicato ai sensi del D.Lgs. 33/2013 in “Amministrazione Trasparente” e reca i codici identificativi CUP J36H25000000001 e CIG B84B154200.
Per Casamicciola Terme, e per piazza Maio in particolare, l’intervento ha un valore che trascende il perimetro contabile. Smantellare rovine pericolanti tra via Montecito e via Cuccufriddo significa ridurre il rischio residuo in un quadrante urbano ferito, ripristinare condizioni minime di sicurezza per residenti e passanti, preparare il terreno a una fase successiva di ricomposizione urbana e di ricostruzione.
Nei prossimi giorni l’operatore dovrà rispettare le tempistiche di mobilitazione fissate dal decreto commissariale n. 1918/2024. La Struttura, attraverso la Direzione lavori, dovrà garantire il controllo puntuale su sicurezza, gestione rifiuti, eventuale recupero di materiali e rispetto del cronoprogramma.









