lunedì, Novembre 10, 2025

Demolizioni, a Barano si attivano i fondi per cinque gli abbattimenti sollecitati dalla Procura di Napoli

L’azione della Procura: «… l’Ufficio del la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – Sezione Urbanistica – Ufficio Demolizioni, deve procedere all’esecuzione dell’ordine di demolizione del seguente manufatto sito nel Comune di Barano d’Ischia in base alla sentenza irrevocabile…»

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Nonostante gli appelli che si susseguono da più parti e le prese di posizione ufficiale, come quella del Comune di Lacco Ameno, che ha chiesto al governo di differire le demolizioni degli abusi di necessità per i cittadini che non sono in condizione di reperire un alloggio alternativo, comprese quelle nell’ambito dei procedimenti RE.S.A., l’incubo resta. Sulla testa di tante famiglie isolane pende la spada di Damocle dell’abbattimento. La Procura della Repubblica di Napoli infatti va avanti e “pressa” i Comuni, che non possono opporsi. E anzi sono costretti ad assumere le anticipazioni dall’apposito Fondo previsto per le demolizioni istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti.

E’ il caso del Comune di Barano, la cui Giunta ha dovuto approvare l’assunzione per cinque demolizioni da RE.S.A. le cui sentenze irrevocabili risalgono nel tempo, come sempre in questi casi. Ma ora arriva “inesorabile” l’azione della Procura. Le anticipazioni da assumere ammontano complessivamente a oltre 450mila euro che poi l’Ente dovrà restituire dopo aver recuperato gli importi “in danno” dei destinatari della demolizione. Un’impresa che si è sempre rivelata particolarmente difficoltosa. In caso negativo, la restituzione peserà sulle casse comunali.

La Giunta presieduta da Dionigi Gaudioso si è dunque riunita per l’assunzione delle cinque anticipazioni per i lavori di demolizione dei cinque manufatti abusivi.

Il contenuto delle delibere è identico e nel testo sono oscurati i dati sensibili. Viene riportato che «l’Ufficio del la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli – Sezione Urbanistica – Ufficio Demolizioni, deve procedere all’esecuzione dell’ordine di demolizione del seguente manufatto sito nel Comune di Barano d’Ischia in base alla sentenza irrevocabile di cui al procedimento RE.S.A. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli».

Viene quindi richiamata la legge del 2003 istitutiva del Fondo rotativo per le demolizioni delle opere abusive, così come il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2004, che ha regolato le modalità e le condizioni di restituzione delle somme anticipate; nonché le varie circolari della Cassa Depositi e Prestiti che fissano le condizioni operative del Fondo.

I costi riferibili a ciascun intervento di abbattimento sono stati calcolati attraverso perizia completa di computo metrico estimativo predisposta a mezzo del CTU della Procura della Repubblica. E gli importi sono infatti tutti comprensivi delle competenze tecniche da liquidare al CTU.

DELIBERE IMMEDIATAMENTE ESEGUIBILI «ATTESA L’URGENZA»

Le delibere indicano che «il fine che s’intende perseguire con i contratti di prestito è quello di procurare le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione delle demolizioni dei manufatti abusivi di cui sopra, ad opera della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli» e che i contratti con la C.D.P. che hanno ad oggetto l’assunzione dei prestiti devono essere stipulati in forma scritta.

Vengono altresì richiamati il Regolamento Comunale di Contabilità, le delibere del Consiglio comunale che hanno approvato il Documento Unico di Programmazione 2025/2027 e il bilancio di previsione per il triennio 2025/2027. Richiami indispensabili in quanto il Comune assume un impegno contabile.

Viene dunque deliberato di esprimere la volontà di procedere all’assunzione con la Cassa Depositi e Prestiti di un’anticipazione complessiva che varia di caso in caso per far fronte agli oneri relativi all’ intervento di demolizione dei singoli manufatti. Gli adempimenti consequenziali sono demandati al responsabile del V Servizio Edilizia Privata e Lavori Pubblici e la persona delegata alla firma della documentazione istruttoria e dei contratti viene indicata nell’arch. Agnese Cianciarelli, responsabile del V Servizio. Tutte delibere dichiarate immediatamente eseguibili attesa l’urgenza…

Nel primo caso la demolizione è relativa a un procedimento RE.S.A. del 2008 e l’importo del prestito ammonta a 66.011,15 euro. Segue la “pratica” per una RE.S.A. del 2007 e in questo caso la somma è più sostanziosa, ovvero 173.945 euro. Per il terzo immobile da demolire la RE.S.A. risale addirittura al 1998, addirittura 27 anni fa. Il costo ammonta a 64.688,22 euro. Altra RE.S.A del 2007 e in questo caso la spesa sarà pari a 72.495,17 euro. Infine, per altro procedimento RE.S.A. risalente al 2008, l’esborso ammonterà a 78.587,60 euro.

Complessivamente l’importo preciso delle anticipazioni da assumere ammonta a 455.726 euro. Ma le lacrime dei cittadini che si vedranno abbattere l’abitazione non hanno prezzo…

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