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venerdì, Aprile 19, 2024

Decine di morti tra i migranti la strage degli innocenti da fermare

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Luciano Venia | Basta strage di uomini e donne, vecchi e bambini. L’Europa deve essere maggiormente consapevole che l’Italia è confine del continente e la questione della immigrazione clandestina e illegale è questione di tutti i 27 paesi e non solo del nostro governo.

Occorre che l’Europa destini risorse di personale, mezzi, alimentari, medicinali, strutture di ricovero per ospitare e censire i migranti. Il costo immenso del tentativo di arginare 300 milioni di persone da africa e medio oriente che cercano migliore fortuna non può essere scaricato solo sulla Repubblica Italiana. Da soli non possiamo allestire tutte le risorse sanitarie, umanitarie, logistiche e giuridiche per cercare di garantire a tutti i diritti e l’assistenza essenziale. Si muova il Presidente Letta e chieda l’intervento della Unione Europea. Lo faccia oggi stesso mentre si allunga la lista di innocenti bruciati, annegati, dispersi in mare. Perchè quel bimbo che muore è lo stesso Cristo che diciamo a chiacchiere di amare. Ricordiamoci che la nostra stessa civiltà è nata almeno mitologicamente con lo sbarco di Enea, Iulo e Anchise sulle rive del Lazio. Siamo stati tutti noi, prima ancora di esserlo nuovamente in america, in argentina, in germani, in francia e in svizzdera nell’ottocento, nel novecento e nel duemila, i primi migranti del mondo. La stessa civiltà di Ischia (prima colonia della Magna Grecia con l’arrivo dei greci si dice di Eubea), la stessa civiltà americana moderna (con Colombo, Vespucci o i padri pellegrini sui vascelli inglesi) sono civiltà di migranti, frutto nobile di migrazioni.

Non possiamo rimanere indifferenti a migliaia di morti nel nostro mare. O crediamo veramente nella democrazia, nella libertà e nei diritti umani sanciti dalla Dichiarazione Universale dell’Onu, della CEDU e della Costituzione oppure dobbiamo prendere atto che sono solo precetti programmatici inattuati.

Il mio giudizio poi sulla legge sulla immigrazione è totalmente negativo in quanto farraginosa, vecchia, desueta, inattuabile.

Lo vediamo anche dagli esiti dei tanti procedimenti di espulsione che restano lettera morta.

occorre riorganizzare il quadro normativo coniugando i diritti civili e le prassi di tutela dell’ordine pubblico ma sia chiaro con risorse ingenti fornite dalla UE in quanto il problema non è nostro ma di tutti i paesi europei.

Le scene di persone che muoiono a tre metri dalla riva sono indegne di un paese civile.

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