Boati, rumori e segnali, il professor Giuseppe De Natale spiega l’origine, tutta, racchiusa in un evento quasi certamente di origine artificiale. Al fisico napoletano, già Direttore INGV, le valutazioni di merito e la caratterizzazione di quanto avvenuto. “Ad un’analisi più approfondita non sembra un evento naturale ma piuttosto un’esplosione superficiale. Infatti è ben registrato anche dal microfono infrasonico di Casamicciola“
-Come lo spiega?
“ Le distanze temporali tra i segnali delle varie stazioni sono troppo grandi rispetto alle velocità tipiche delle onde sismiche. Sembrano in accordo con la velocità del suono (300 m/secondo, molto più bassa delle velocità sismiche in roccia). E questo spiega anche meglio il boato“.
-Di che si tratta allora?
“ Probabilmente è di natura artificiale, non un terremoto. Ad un’analisi più approfondita non è un terremoto. i tempi d’arrivo, anche se non si leggono bene, dicono che il segnale si propaga troppo lentamente da Forio alle altre stazioni. Sembra la propagazione di un’onda sonora in aria, perché la velocità del suono in aria è molto minore della velocità delle onde sismiche in roccia“.
– Avete avuto conferme da un incrocio di dati ?
“E poi c’è il segnale infrasonico, registrato molto nettamente dal microfono di Casamicciola, che sembra confermare tutto. Se venisse dal sottosuolo, difficilmente avremmo quel segnale infrasonico così netto.“