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venerdì, Aprile 19, 2024

Daniela Scotti: “Il liceo di Ischia, la storia infinita!”

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Daniela Scotti* | Ciò che in questi anni accade al Liceo Statale Ischia sembra veramente frutto di narrazioni fantasy ed inverosimilmente surreali. La mia avventura presso il Liceo nasce circa 7 anni fa e negli anni ha avuto modo da genitore, da rappresentante di classe, da consigliere e successivamente da Presidente del Consiglio di Istituto di arricchirsi di scenari e personaggi, di eventi e di lotte, di confronti e scontri ed ognuno di essi ha fatto maturare in me la consapevolezza che la Scuola pubblica diventa sempre più un palcoscenico molto spesso privo di contenuti ma di tanta apparenza. Spesso riaffiora in me la famosa frase del Grandissimo Troisi: Grazie Mario!

E questa è una di quelle.
In queste settimane si è scritta , a mio avviso, una delle peggiori pagine della scuola isolana. Quelle che mai vorresti vivere o leggere. Quelle in cui la politica prende il sopravvento sulla libertà, il senso del dovere viene demandato e i ruoli vengono capovolti e strumentalizzati. Quelli in cui si spinge la comunità a creare fazioni, a scindersi e a mettere in scena la deplorevole esibizione “della guerra dei poveri”. Sebbene in questi anni post terremoto la comunità liceale ha dato atto di enorme senso di solidarietà, responsabilità e altruismo ospitando nella propria sede distaccata di Lacco Ameno dapprima un Istituto in difficoltà e dopo del quale ci si è visti costretti a rientrarne in possesso con non poca difficoltà, si è poi consentito ad altra scuola in emergenza di approfittare di alcuni spazi appositamente resi disponibili, ebbene pensare che tali gesti siano ripagati non con meriti ma addirittura con penalizzazioni, è veramente deplorevole. E pensare poi che tutto questo avviene in un momento storico come quello che abbiamo vissuto in cui la solidarietà e il patriottismo ci avrebbe dovuto rendere migliori mi indigna ancor di più.

I fatti ultimi sono i seguenti, nel rientro a scuola post covid vengo a conoscenza di una nota del Commissario Prefettizio del Comune di Lacco Ameno che revocando la precedente ordinanza di “temporanea e parziale” interdizione della sede di Lacco precisa che al temine dell’anno scolastico in corso la sede rientrerà in possesso del comune che ne disporrà dapprima per lavori relativi ad un piano straordinario di ricostruzione post sisma e successivamente utilizzata ad uso esclusivo della comunità scolastica lacchese del V. Mennella.
Tengo a precisare che con suddetta scuola c’è sempre stata la massima stima, collaborazione e disponibilità ma il provvedimento in questione lascia sconcertati e delusi. Come si può dopo aver cercato per anni soluzioni di fortuna per garantire il buon funzionamento di tutti essere addirittura “sfrattati” così?

Da qui la decisione da Presidente del Consiglio di Istituto di indire uno stato di agitazione e produrre un documento in cui ribadire e rivendicare i diritti di 1300 studenti, 2600 genitori, più di 100 docenti e del personale tutto. Documento che abbiamo inoltrato a tutti gli enti preposti e che ho firmato a nome del Consiglio fatta eccezione del Dirigente Scolastico che si è astenuto dall’azione. In seguito gli eventi precipitano.
Vengono apposti dal Comune di Lacco Ameno dei lucchetti all’ingresso della sede, nonostante la denuncia della Dirigenza del Liceo e la successiva diffida dei Dirigenti della Città Metropolitana di rimozione di tali lucchetti perché ritenuti illegittimi la situazione sembra non risolversi. Il Dirigente Calise mi riferisce che su indicazione della Città Metropolitana si reca presso gli uffici comunali ma le chiavi d’accesso gli vengono negate.

Deluso ed indignato si dice costretto ad arrendersi alle volontà superiori avendo fatto quanto possibile e dovendo contare solo sugli spazi a disposizione nel plesso di Ischia ed avendo una scadenza amministrativa da dover rispettare valuta e ritiene unica soluzione per il prossimo anno scolastico quella dei doppi/tripli turni. Ma la sottoscritta non ci sta!
A questo ennesimo sopruso decido di interagire nuovamente in prima persona e contatto direttamente i nostri rappresentanti metropolitani per provare ad ottenere risposte e soluzioni. Contattato quindi il Dirigente Dott.ssa Costa e il Delegato Avv. Marrazzo, che colgo l’occasione per ringraziare a nome di tutta la comunità liceale per il grande senso di responsabilità e l’ottimo lavoro svolto. E’ stato un colloquio rassicurante e proficuo, innanzitutto hanno disposto da subito l’immediata consegna delle chiavi al nostro Dirigente che questa volta si è concretizzata.

Nella giornata successiva del 3 c.m. i rappresentanti metropolitani e quelli del Comune di Lacco Ameno si sono riuniti dinnanzi al Prefetto per chiarire e definire “l’incresciosa” situazione.
Nel pomeriggio poi, il cortese e solerte Avv. Marrazzo mi confermava l’avvenuta rivendicazione della proprietà metropolitana ai sensi della L.23/1996, ritenendo irrilevante che il comune di Lacco Ameno avesse ottenuto i fondi per la ristrutturazione post sisma. Gli eventuali lavori in convenzione con la Città Metropolitana potranno avvenire solo dopo l’assegnazione di nuovi spazi al Liceo presso la sede di Ischia, e al termine dei quali la suddetta sede ospiterà le classi dell’Istituto Telese. Quindi la legittimità della proprietà e dell’uso sono state ristabilite, lo stato di diritto ha prevalso ed ora speriamo che in un futuro non troppo prossimo ogni studente possa rientrare nella propria scuola, godere degli stessi diritti e vivere con spensieratezza gli anni migliori della propria vita, quelli della scuola! Per quanto concerne il Liceo sono certa che la storia non finisce qui… la strada è ancora lunga e tortuosa ma io sono una sportiva, adoro le sfide, ho scarpe comode e fiato lungo!

Presidente consiglio di Istituto Liceo Ischia

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