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giovedì, Aprile 25, 2024

D’Ambrosio invita Arnaldo Ferrandino al capezzale del predissesto

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Debito pubblico, contenziosi e responsabilità. Casamicciola verso il baratro. L’ex sindaco declina l’invito: «Se avessi avuto la forza di risolvere il problema che hanno creato lo farei. Ora si prendano la responsabilità di ciò che hanno fatto, prima accumulando debiti e poi negli ultimi mesi di insensatezze». Al momento gli uffici sono impegnati a preparare il ricorso contro la decisione della Corte dei Conti. Municipio off limits per i cittadini, con i funzionari tutti impegnati sul caso predissesto in supporto del responsabile Tommaso Whitehead

Intervista di Ida Trofa | A febbraio 2013 il Sindaco di Casamicciola Arnaldo Ferrandino approvò il piano di riequilibrio economico e finanziario per far fronte ad un debito monstre figlio di falsi in bilancio e sperperi amministrativi. Più di 16milioni di euro. Ad Arnaldo Ferrandino sono poi succeduti secondo le note dinamiche un commissario prefettizio e l’attuale sindaco Giovanbattista Castagna, che prima in campagna elettorale aveva annunciato la revoca del piano e poi per oltre un anno e mezzo di sindacato, con la sua amministrazione, ha di fatto portato l’Ente ad un passo dalla dichiarazione di dissesto.

Una politica poco accorta e realista che ha snobbato il peso della massa debitoria e le conseguenze di una gestione cieca ed indifferente alla effettiva portata e pericolosità della situazione.

Una superficialità costata la bocciatura del Piano di Riequilibrio Finanziario. In ottobre la richiesta è stata respinta dalla Corte dei Conti. Caso eccezionale in Italia, solo due comuni, Casamicciola e Locri, tra gli enti che hanno aderito al predissesto hanno subito la bocciatura. Al momento gli uffici sono impegnati a preparare il ricorso contro la decisione della Corte .Municipio off limits per i cittadini con i funzionari tutti impegnati sul caso predissesto in supporto del responsabile Tommaso Whitehead.

La missione è di quelle improbe, ma da palazzo con la solita sicumera dichiarano al “bar” di aver assunto sempre con i soldi dei casamicciolesi altri tre soloni della materia, dopo i due precedenti che nonostante i lauti guadagni hanno portato al verdetto della Corte dei Conti.

Uno di questi sarebbe addirittura figlio di uno dei giudici membri della Corte che giudicherà il ricorso.

Quindi non atti, carte, basi solide su cui fondare la motivazione e le prove che ripianare i debiti di Casamicciola si può, ma i soliti stratagemmi, le trovate all’italiana.

Ma se da un lato si ostenta sicumera il presidente del consiglio comunale Vincenzo D’Ambrosio, rispettoso delle sue promesse in consiglio sulla propensione al colloquio istituzionale (o forse per altro), ha chiesto un appuntamento per questo sabato ad Arnaldo Ferrandino proprio per discutere del ricorso e dell’opposizione alla sentenza delle Corte dei Conti che ha indicato la via del dissesto.

Abbiamo chiesto all’ex sindaco, il dottor Arnaldo Ferrandino, se siederà a quel tavolo e perché.

«Se sapessi che ci sia una possibilità per uscire dal punto a cui siamo giunti lo farei. Ma ritengo che la situazione sia particolarmente ingarbugliata e grave e non voglio partecipare a quella che deve essere l’assunzione di responsabilità del disastro che è stato creato».

– Cosa intende?
«Il dissesto sarà una vera sciagura per il paese. Casamicciola non ha la forza di sostenere una cosa come 12 milioni all’anno di tasse. Il tessuto sociale non lo può supportare. Il paese non ha la forza».

– Saprebbe analizzare la genesi del disastro?
«Avevo creduto con forza nell’idea di aderire al Piano di Riequilibrio cogliendo l’occasione dataci per sanare il debito ed evitare proprio il fallimento. Operammo con la consapevolezza di doverci impegnare ed apportare i
dovuti correttivi dialogando con la funzione pubblica e la Corte dei Conti. Dopo di noi, di fatto, non si è fatto niente per due anni e di li alla bocciatura il passo è stato breve».

– In che senso?
«La Corte dei Conti ha fatto di tutto per evitare il dissesto, compulsato, scritto, teso la mano. Lo ha fatto perché è interesse di questi organismi trovare una soluzione al debito dei piccoli enti evitando i relativi grattacapi. Tra tutti i comuni che hanno aderito al predissesto, a quanto ne so, solo Locri ha dichiarato il dissesto. E’ chiaro secondo me che l’istituto del predissesto serviva proprio ad evitare la rogna del dissesto a chi lo aveva previsto per dare una opportunità ai comuni in difficoltà»,

– Prima il tentativo di salvare il debito pubblico, ora i colloqui interlocutori con i suoi carnefici politici. Sadismo o cosa?
«Proprio perchè ritengo che il dissesto sia un grosso male per la comunità, se avessi avuto la forza di risolvere il problema che hanno creato lo farei. Ma non lo credo possibile alla luce del punto in cui ci troviamo. Ho cosi risposto nel rispetto dei ruoli e delle parti alla proposta di incontro di Vincenzo D’Ambrosio, declinando l’invito. Ora credo che sia giunto il momento per loro di prendersi la responsabilità di ciò che hanno fatto, prima accumulando un mare di debiti e poi negli ultimi mesi scelte scellerate e disinteresse»,

– Castagna in consiglio comunale ha dichiarato che secondo lui alla luce della bocciatura del predissesto e delle responsabilità lei sarà fuori dal panorama politico per molto tempo…
«La situazione debitoria è in uno stato difficile e di difficile comprensione. La Corte dei Conti nel suo diniego al Piano non salva nessuno, ma certo non assolve il ruolo degli attuali amministratori e del commissario che li ha preceduti. Chiede cosa sia stato scritto da noi nel 2012 se poi le risposte conseguenti di questo governo sono in contrasto con quanto scritto prima, se non ci sono giustificazioni e atti comprovanti le risposte rese. La Corte dei Conti ha seguito passo passo l’amministrazione per evitare il dissesto, facendo richieste dettagliate, e loro invece rispondevano altro.

Il consuntivo fatto senza tenere conto della richiesta di predissesto, ad esempio. Sono convinto che non è possibile, al punto in cui siamo… credo sia impossibile evitare che sia dichiarato il dissesto. In ogni caso consapevole del peso che questo comporterebbe, spero vivamente che Casamicciola ottenga la sospensione del provvedimento».

Nel contempo con l’assalto alla diligenza in atto e la riquantificazione del debito casamicciolese sono state date specifiche disposizioni sulla “Approvazione dei criteri per la stipula di accorsi transattivi relativi a debiti del contenzioso legale del Comune di Casamicciola Terme”.

Si parla di ingenti transazione già predisposti per esimi esponenti del governo locale ed ex consulenti dal trascorso politico nella cittadina termale. Sono già state protocollate richieste dell’ordine dei 240 mila € per l’uno e circa 200mila per l’altro. A queste ci sono poi decine di “mazzate” legali sullo stesso ordine e sempre legati a personaggi vicini alla stanza dei bottoni.

Le ramificazioni del potere che piegheranno ulteriormente l’economia, distruggendone il poco che resta a suon di tassazioni.

2 COMMENTS

  1. Perchè vi preoccupate finchè c’è ancora un poco di zizzinella ?
    Tanto non hanno stanziato 150.000 euro per Natale ?
    Pare che le lampadine le costruiranno con le loro mani gli ingegneri della Nasa.
    Addirittura la pista del ghiaccio nel cesso… pardon nel monte della Misericordia !

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