fbpx
venerdì, Aprile 19, 2024

Crisi a Serrara Fontana. Roberto Iacono: “Nè Cesare, né Caruso”

Gli ultimi articoli

Si apre una terza via. Il ritorno di Luigione? “Invito ed appello a tutti quelli che amano Serrara Fontana”

Gaetano Di Meglio | Le dimissioni di sette consiglieri comunali e la conseguente sfiducia del sindaco Rosario Caruso merita un nuovo approfondimento. Questa vola lo facciamo con chi non ha bisogno di motivi per sfiduciare Caruso, il capogruppo di “Progetto Ischia” in consiglio comunale, l’avvocato Roberto Iacono.
Con Roberto proviamo a fare il punto della situazione senza tener conto delle dimissioni dei consiglieri di maggioranza che, senza ombra di dubbio hanno dimostrato il loro lato animalesco. Ma da certa gente bisogna attendersi questo e altro. Pensate un rumors, ancora echeggia e racconta di voti richiesti in maniera “stupefacente”.

Ma veniamo “Progetto Ischia” e a Roberto Iacono che, come detto, rappresenta il gruppo consiliare “Progetto Ischia” che ha firmato per sfiduciare il sindaco Caruso. Prima di parlare di Caruso, però, credo che alla base di questa firma storica (le dimissioni) ci sia una visione diversa rispetto al litigio con Cesare Mattera…
“Noi già nei giorni scorsi abbiamo sottolineato questa nostra linea. Noi siamo voluti stare all’esterno di quelle che sono state le beghe dell’ex maggioranza per un motivo molto semplice: la popolazione ci ha chiamato ad essere opposizione.

Certo, da un punto di vista programmatico poteva anche aiutare questa divisione perché potevamo diventare l’ago della bilancia rispetto a alcuni punti che avevamo portato in consiglio comunale,ma non siamo voluti entrare in queste discussioni di maggioranza, ma abbiamo fatto capire che ci sarebbe stata la massima collaborazione qualora fossimo stati chiamati a discutere punti fondamentali per traghettare il comune fino alle prossime elezioni. Questo non è stato fatto ed è partita una campagna elettorale immediata. Siamo quindi stati costretti a dimetterci perché non si può governare un comune in minoranza.”

Serrara Fontana non ha offerto lo spettacolo che tante altre amministrazioni hanno offerto: non c’è stata la volontà di salvare l’amministrazione acquisendo altri esponenti e perdendone altri e giustificare salti della quaglia. Certo, che dalla vostra parte vi è stata la perdita di Tilde Trofa…
“Conosco bene Tilde. Lei, come tutti noi, eravamo contro, inizialmente, all’iniziativa di dimetterci. Chiaramente Tilde si trovava in una situazione più scomoda rispetto alla nostra perché era stata l’unica ad intraprendere, a seguito del litigio tra il sindaco Rosario Caruso e il suo vicesindaco Cesare Mattera, un dialogo con Caruso per cercare, per l’appunto, un avvicinamento per evitare quello che è poi stato il Commissariamento. Quello è stato un tentativo da parte di Tilde di far sedere tutti intorno ad un tavolo,ma non è stato possibile perché dall’altro lato si è alzato l’ennesimo muro davanti a noi che va da giugno 2016. Noi credo che in questi anni non ci siamo comportati come opposizione, ma come minoranza. Basta prendere i verbali consiliari per vedere che abbiamo approvato anche noi numerose iniziative che andavano nell’interesse del popolo di Serrara Fontana.

Dall’altro lato c’è sempre stato un muro anche e addirittura quando si è parlato di beneficenza. Rispetto a ciò che è accaduto lo scorso anno con una situazione di emergenza generale, dove noi immediatamente ci siamo attivati per renderci disponibili a collaborare in una situazione che ci ha colti tutti alla sprovvista, ora la situazione è diversa. Ci siamo trovati di fronte ad una crisi di maggioranza con una spaccatura totale in 3 gruppi da 4 più il sindaco.”

Ieri ho letto sul profilo di “Progetto Ischia” quasi una estraneazione alla campagna elettorale. Questo passaggio indietro, questi tentativo di prendere un po’ le distanze dai fuoriusciti dalla maggioranza e dalla minoranza, come Umberto Di Iorio, vi lascia un po’ come terza pedina sullo scacchiere che si è aperto?
“Progetto Ischia in realtà non è un partito politico o una lista elettorale. E’ un laboratorio di idee che è composto da ragazzi di tutti i comuni dell’isola. Noi, se in un promo momento abbiamo condiviso le idee, il modo di operare e il metodo, una volta che noi abbiamo avanzato le dimissioni, è chiaro che ad oggi Progetto Ischia si ferma a Serrara Fontana e il gruppo dovrà decidere cosa fare del proprio futuro. E’ chiaro che progetto Ischia, se vogliamo entrare nel merito di una visione di Serrara Fontana del futuro, dobbiamo dire che era seduto ai banchi dell’opposizione e la linea è sempre stata molto chiara. Programma, Persone Poltrone. Fino a quando non ci sarà questa linea di pensiero e non si metterà la cittadinanza al cento dei progetti, si individueranno le persone per realizzarli e dopo si pensa agli accordi… noi non entriamo in trattative. Gli altri sono liberi di scegliere e fare ciò che vogliono.”

L’idea di Roberto Iacono candidato sindaco?
“No, Roberto Iacono è un giovane di 35 anni, un ragazzo di Sant’Angelo che ha svolto questi 5 anni davvero con orgoglio e con modo di pensare ai miei cittadini. Durante la pandemia sono stato a telefono fino a tarda notte per aiutarli a compilare moduli per i bonus e altro.

Onestamente oggi non ricordo nemmeno chi ho aiutato perché non l’ho fatto mai in funzione di una eventuale rielezione futura, l’ho fatto con uno spirito di volontarietà.
Oggi dire “candidarsi a sindaco” dico no, perché significa stare quotidianamente sul territorio e io in questo momento non lo posso garantire.”

Come abbiamo vissuto a Lacco Ameno il richiamo alla politica come il Sen. Domenico De Siano, non è che qualcuno dal nord Italia (il riferimento all’ex sindaco Luigi Iacono), sta sentendo questa voglia di ritornare a prendersi cura del proprio comune?
“La domanda è un po’ complicata. Dovrei rispondere da figlio o da altro? Da figlio ti posso dire che mio padre non ha mai smesso di preoccuparsi delle sorti di Serrara Fontana. Da ex consigliere dico che l’invito che io oggi faccio, e lo faccio a tutti quelli che sentono di poter dare qualcosa al comune di Serrara Fontana e all’isola tutta perché dobbiamo uscire dai confini, è rivolto a tutti quanti possono contribuire per risollevare l’isola in un momento complicato.

Bisogna risolvere la questione del lavoro con la stagionalità sempre più ridotta; abbiamo il problema dei giovani che non trovano lavoro; abbiamo un problema di depurazione; abbiamo il problema di come andare a captare i fondi del recovery fund… non sarà una situazione semplice e sarà necessario l’aiuto di tutti. Se sarà necessario anche l’aiuto di Luigi Iacono, ben venga, ma come ben venga l’aiuto di tutti quelli che come mio padre hanno intensione di dare una mano all’isola di Ischia.”

C’è un motivo particolare per cui avete firmato contro Caruso arrivando alla nomina del Commissario Prefettizio, a prescindere dalla posizione di minoranza. Quale è stato il casus belli?
“A noi pervenivano quotidianamente voci legate ad un inizio di campagna elettorale che faceva allontanare quelli che sono i veri problemi del paese. Abbiamo atteso un mese, ci è stato catapultato addosso il deposito del bilancio senza spendere nemmeno una telefonata… cosa avremmo dovuto fare? Attendere la diffida del Prefetto al 30, ci saremmo presi i 20 giorni per l’approvazione, saremmo arrivati a metà giugno per l’approvazione del bilancio in consiglio comunale e avremmo trascorso due mesi di campagna elettorale nell’attesa di altri due mesi.

Io non posso immaginare che il sindaco Caruso si aspettava l’approvazione da noi del bilancio comunale dopo 5 anni in minoranza senza essere mai coinvolti. Mi hanno riferito che il sindaco Caruso sia stato già accolto dal commissario Prefettizio e abbia portato delle proposte che devono essere terminate. Ciò significa che anche lui è consapevole che anche se con il Commissario Prefettizio, le opere che sono in itinere possono essere completate, altrimenti si tratta solo di fare campagna elettorale.”

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos