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venerdì, Aprile 19, 2024

Covid19 e ASL: tra sprechi e ritardi c’è anche qualcosa di buono: l’assistenza domiciliare ai positivi e test per i sanitari

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Terremo la polemica al minimo, ma non possiamo far finta di non sapere che l’ASL ha preferito spendere 30euro al giorno per un hotel nonostante avesse avuto in “dono” 12 stanze presso un altro hotel (identiche caratteristiche!) nelle vicinanze per consentire l’alloggio ai sanitari dell’Ospedale Rizzoli di Ischia.

Di questo, ne abbiamo già parlato, ma poco fa è stato diramato un comunicato stampa ufficiale dal quale si evince che “Dal 28 marzo fino al prossimo 30 aprile il personale dell’ospedale Rizzoli proveniente dalla terraferma potrà riposare in un hotel che si trova a pochi passi dai reparti, avvalendosi di un accordo che l’ASL ha chiuso con una struttura alberghiera, grazie alla collaborazione dell’Associazione Termalisti e di Federterme Ischia” il servizio a pagamento 30 euro al giorno, come detto, al posto di quello gratuito donato da un altro albergatore, forse, libero e non piegato alla casta degli “affamaischia”

“Il nuovo servizio – continua il comunicato – è stato attivato dall’Azienda Sanitaria per medici e infermieri del Rizzoli che, abitando sulla terraferma, nei giorni scorsi sono già stati costretti più volte a pagarsi una sistemazione alberghiera, a causa del prolungamento degli orari connesso all’emergenza COVID. Per poter fruire del servizio basterà che il personale che ne faccia richiesta sia autorizzato dalla Direzione Sanitaria dell’ospedale”

Ma il cuore del comunicato che merita di essere posto in evidenza è quello che viene riportato come una dichirazione del direttore D’Amore: “Proprio l’ospedale di Ischia, entro la settimana vedrà ampliarsi l’offerta di posti letto COVID di subintensiva che passeranno dagli attuali 6 ai 12, così da avere più possibilità di assistenza. Attualmente i ricoverati per COVID19 al Rizzoli sono otto e sono tutti trattati con gli stessi protocolli e le stesse attrezzature che si stanno utilizzando sulla terraferma.” Parole che trovano riscontro nella realtà e che fanno onore agli sforzi dellASl.

Diverso, invece, è il continuo della dichirazione di D’Amore: “Inoltre, rassicuro i cittadini circa il grande lavoro che sta effettuando il personale del servizio epidemiologico sull’isola; sono attualmente 160 i cittadini residenti in sorveglianza sanitaria attiva, mentre sono 24 i pazienti risultati positivi ai tamponi.” Ne parleremo più avanti, la storia di qualcuno dimenticato per 11 giorni sarà resa nota nei dettagli più profondi!

In merito al numero dei positivi, ovvero 24, D’Amore omette di conteggiare i cittadini “formalmente” residenti nei comuni dell’isola. Quattro cittadini di cui uno guarito che votano, pagano le tasse, usufruiscono dei servizi dell’isola, hanno la riduzione sui trasporti marittmi e tanto altro. Ischitani a tutti gli effetti. Il domicilio, infatti, non cambia la sostanza!

Operazione verità, poi, del direttore D’Amore in merito alle doglianze sollevate di sindaci dell’isola: “Proprio sull’effettuazione dei tamponi sappiamo esserci qualche criticità che ci impedisce di essere tempestivi; contiamo di superare tale situazione a breve, destinando un’ulteriore ambulanza esclusivamente a tale servizio.”

LA NOTIZIA. “Per seguire con la massima attenzione i cittadini positivi che sono in terapia a casa, l’ASL Napoli 2 Nord avvierà in via sperimentale un servizio di assistenza a domicilio dei pazienti COVID19. In questo modo un’equipe ospedaliera seguirà con la massima accuratezza i pazienti presso il proprio domicilio.” si legge nel comunicato. Una buona notizia!

“A tutela del personale sanitario – continua la nota evitando di sottolineare che è un protocollo regionale – e per il contenimento del virus, a partire da questa settimana il personale del Rizzoli, come quello di tutte le altre strutture dell’ASL Napoli 2 Nord sarà sottoposto al test rapido per verificare la presenza di anticorpi. Presso il Rizzoli sono già stati sottoposti a tampone 10 operatori che erano entrati in contatto non protetto con una persona risultata poi positiva”. 

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