fbpx
giovedì, Aprile 18, 2024

Covid tra isteria popolare e inutili allarmismi. Nessun incubo: “Nessuno tocchi don Giuseppe!”

Gli ultimi articoli

Gaetano Di Meglio | Ieri, all’improvviso, mi è sembrato di essere tornato indietro di un anno, anzi no di quasi 400! Mi è sembrato di camminare tra le pagine famose di Alessandro Manzoni e di vivere in un’isola che affronta, nuovamente, la Peste del 1630.
E’ trascorso un anno e, come se niente fosse successo, ad Ischia ha prevalso non tanto la paura, bensì la foga di accusare e indicare il contagiato. Mamme in piena crisi isterica che hanno offerto la loro miglior perfomance sui gruppi WhatsApp e moderni cattolici pronti a sparare sulla “messa zero” o qualche altra cosa… Assurdo.

Il contagio di Don Giuseppe Nicolella, confermato solo ieri dopo l’esito del tampone molecolare, è stata l’occasione, per molti, di sfogarsi. La possibilità di avere, un’altra volta, un bersaglio facile sul quale scaricare la propria depravazione da covid è stata troppo ghiotta per lasciarla passare come se niente fosse. Per di più che questa volta c’era la scusa della salute dei propri figli.
Un fenomeno, questo, che ha “costretto” Enzo Ferrandino alla “non apertura” delle scuole fino a sabato. Una scelta, che non condivido ma che, però, comprendo se inserite in questo contesto da 1600!
A Ischia è andata quasi bene. A Barano, invece, è andato in scena lo schifo totale. Uno schifo, così forte, che a stento riesco a non raccontarlo per intero.

Ci basta sapere che una famiglia intera è stata costretta, obbligata e violentata al punto da dover restare in casa nascosta. Senza motivo, ma solo perché l’isteria delle mamme e degli ignoranti ha avuto, ancora una volta, la meglio sulla ragione e sul buon senso.
Secondo gli accusatori, infatti, la famiglia in questione, avrebbe preso parte ad una celebrazione religiosa programmata e annunciata ampiamente e, per questo, certamente diventata contagiosa, nonostante il pubblico “passato”. Ma quali vette tocca l’ignoranza qui da noi?
Certe volte non basta aver pagato con la vita. Dopo, deve essere anche chi ti obbliga e violenta a dover mostrare le ferite che porti nel segreto!
Nel frattempo, il presidente di Istituto della Scuola Media Scotti, Maurizio Pinto difende Don Giuseppe Nicolella dalle accuse, ingiustificabili da sempre, di contagio.

«Quando gli “ultimi” hanno avuto bisogno di aiuto, primo tra tutti ho trovato sempre Giuseppe Nicolella, un prete “raro”. Non fa proclami, non ha mai pubblicizzato il suo essere sempre vicino ai più deboli, non ha mai voluto che si parlasse di lui, non ha mai voluto che io parlassi di lui per raccontare tutte le volte -da anni- che ha messo sempre la sua vita all’ultimo posto, buttandosi a capofitto in ogni situazione più disperata.
Dove c’era da sporcarsi di merda, non si è mai tirato indietro: ho sempre trovato lui disponibile e anche tante storie che mi hanno raccontato, mi hanno sempre parlato di lui… Senza entrare nel merito di tanti preti predicatori che sono in teoria ottimi religiosi ma vengono poi meno nelle pratica… lui è la versa essenza di una religione falsata dal dio denaro.

Non sono un uomo di chiesa e non la frequento, ma se la chiesa ha risorse come don Giuseppe abbiamo tutti il dovere di stringerci a lui e di salvaguardarlo, perché è una perla rara di umanità e carità. Un vero Uomo di Dio! E’ passata da poco la ricorrenza della Pasqua, ma continuiamo a preferire Barabba… utilizzando un linguaggio carico di odio e cattiveria. Nessuno tocchi don Giuseppe ! Il vero psicodramma è l’isteria popolare»

3 COMMENTS

  1. La malattia è una disgrazia non una colpa e ,purtroppo,contro i malati di mente che scatenano gazzarre non c’è un vaccino.Forse Giuseppe si è ammalato per aiutare i deboli.Vergogna

  2. Se sei malato, di un virus che NON uccide, sarai emarginato. La strategia del terrore funziona alla perfezione e cosi’ come ai tempi delle leggi raziali, anche oggi vediamo un nemico che non e’ il vero, ma quello creato ad arte!
    Auguri di pronta guarigione Don Giuseppe.

  3. Don Giuseppe è un ragazzo di gran cuore, molto vicino alle persone, ti saluta dove sia non manca mai di mostrare il suo animo gentile, veramente una perla! La notizia della sua positività al virus mi ha dispiaciuto tantissimo, ma dobbiamo pure svegliarci da questo cadaverico incubo, che dal virus si può guarire e che si sta facendo molto per andare avanti… il parente di quello l’amico di quell’altro, un giorno capiterà pure a noi e vedremo come ci si sente

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos