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martedì, Aprile 23, 2024

Covid. Mamma e neonato ancora al Policlinico. Sono positivi, ma facciamoli tornare a casa!

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Guariti ma ancora positivi, non si sa come trasferirli. Due posti letto occupati senza necessità e sottratti a chi ha realmente bisogno di cure

L’odissea di una mamma e del suo piccolo di appena un mese prosegue. Come vi abbiamo raccontato, sabato 21 novembre entrambi, positivi al Covid-19, non senza problemi e vari tira e molla, erano stati trasferiti dal “Rizzoli” al Policlinico di Napoli. Un trasferimento necessario in quanto l’ospedale isolano non è attrezzato per curare o quanto meno tenere sotto osservazione un neonato così piccolo.

Sull’isola un marito e padre in angosciosa attesa. Ebbene, da mercoledì sia la madre che il bambino, nonostante ancora positivi, sono stati dichiarati guariti, nonostante il piccolo avesse sviluppato una lieve polmonite laterale. Dunque in attesa di essere dimessi, ma ecco che sono nati i soliti problemi che non dovrebbero verificarsi. Inizialmente, infatti, si era pensato ad un trasferimento in idroambulanza, ma subito questa soluzione era stata scartata a causa del conseguente problema del trasferimento dal porto di Ischia alla residenza dei due pazienti.

In realtà, come riferito poi dai medici alla signora e da questa al marito, il vero problema è un altro: a causa delle dimensioni non è possibile trasportare la barella di biocontenimento in idroambulanza. Morale della favola (si fa per dire): madre e figlio sono ancora ricoverati al Policlinico nonostante dichiarati guariti. E il marito e padre, anche se non li potrebbe riabbracciare, comprensibilmente non può stare tranquillo sapendo che sono ancora in ospedale a Napoli, invece che a Ischia nella loro casa. L’ennesima immagine negativa offerta dalla sanità campana. E questa vicenda pone anche un’altra questione. Proprio in un momento in cui vi è tanta richiesta e penuria di posti letto, addirittura con priorità ai neonati, si tengono inutilmente in ospedale due persone guarite precludendo la possibilità di curarsi a chi ne ha bisogno.
Si riuscirà a risolvere il problema? A quanto pare le alternative sono due.

La prima è di effettuare un trasporto “normale”, come del resto già fatto all’atto del trasferimento a Napoli, ovvero imbarcandoli sul traghetto in ambulanza senza barella di biocontenimento in traghetto. E se questa soluzione non è stata scartata il 21 novembre, quando la carica virale era molto alta e comunque maggiore di oggi, evidentemente si potrebbe fare anche adesso. L’altra alternativa è che madre e figlio restino ricoverati fino a quando non risultino entrambi negativi, in modo da poter tornare senza problemi sull’isola. Ma in questo caso aumenteranno i costi a carico della sanità e, lo ribadiamo, verranno sottratti due posti letto a chi ne ha davvero bisogno.

Intanto il marito e padre resta in ansiosa attesa di conoscere le sorti dei suoi cari. Si riuscirà in questa “missione impossibile”? Mamma e neonato potranno tornare a Ischia? Speriamo che qualcuno si impegni affinché gli ostacoli vengano superati e i due possano lasciare il Policlinico.

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